La stagione NBA 2020-2021 sta per cominciare. Nella notte tra il 22 e il 23 dicembre, infatti, ripartirà ufficialmente la caccia all’anello, con due gare di cartello: prima i Brooklyn Nets di Durant e Irving affronteranno i Golden State Warriors di Curry, quindi sarà la volta del derby di Los Angeles tra i campioni in carica dei Lakers e i Clippers allo Staples Center.
La regular season NBA avrà dieci partite in meno (72) e si concluderà il prossimo 16 maggio. Tra il 18 e il 21 maggio ci sarà il play-in tournament, che decreterà l’ultima partecipante ai playoff e quest’anno coinvolgerà anche la decima squadra in classifica. I playoff, invece, avranno il via il 22 maggio e termineranno entro il 22 luglio, data di un’eventuale gara-7 delle NBA Finals. Appena in tempo per le Olimpiadi di Tokyo, che cominceranno il 23 luglio.
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Una novità importante riguarda l’All-Star Game, inizialmente in programma ad Indianapolis: quest’anno, infatti, il classico appuntamento con la partita tra le migliori stelle della NBA non si disputerà e la città dell’Indiana lo ospiterà nel 2024.
Le trenta squadre della lega scaldano i motori e si preparano a vivere un’altra stagione. La pallacanestro NBA non è una scienza esatta ed è proprio per questo che è amata in tutto il mondo. L’imprevedibilità regna sovrana e tante cose potranno cambiare nel corso dell’annata, ma la griglia di partenza a poche ore dalla prima palla a due del 2020-2021 è abbastanza chiara: di seguito la guida alla stagione NBA 2020-2021, con le trenta squadre suddivise per fasce in base alle rispettive possibilità di mettere le mani sul Larry O’Brien Trophy.
LOS ANGELES LAKERS – Reduci dalla vittoria del titolo NBA nella bolla di Orlando per 4-2 alle Finals contro i Miami Heat, i gialloviola partono con l’obiettivo di ripetere l’impresa di pochi mesi fa. Migliorare il roster a disposizione di coach Vogel non era affatto semplice, ma Pelinka ci è riuscito alla grande, blindando Anthony Davis con un contratto quinquennale da 190 milioni e assicurandosi giocatori importanti quali Harrell e Schröder, che l’anno scorso si sono contesi il premio di Sesto uomo dell’anno, e veterani come Matthews e Marc Gasol (già campione NBA coi Toronto Raptors nel 2019). Le altre contender sono avvisate: i Lakers non sono affatto sazi.
CONFERME: James, Davis, Caldwell-Pope, Caruso, Kuzma, Morris, Horton-Tucker, Cook, Dudley, K. Antetokounmpo, Cacok.
ACQUISTI: Schröder (Thunder), Harrell (FA), M. Gasol (FA), Matthews (FA), McKinnie (Cavaliers), Bell (Cavaliers).
QUINTETTO: Schröder, Matthews, James, Davis, Gasol. COACH: Frank Vogel (confermato).
LOS ANGELES CLIPPERS – Se i Lakers sono reduci da una stagione da incorniciare, lo stesso non vale per i rivali cittadini dei Clippers, che hanno deluso e non poco le aspettative, uscendo di scena al secondo turno contro i Denver Nuggets dopo essersi portati sul 3-1 nella serie. Per riscattarsi, i Clippers hanno cambiato guida tecnica, affidandosi a Tyronn Lue, e aggiunto validi tiratori al roster (Kennard e Batum su tutti) e un lungo d’esperienza del calibro di Ibaka, protagonista con Leonard del titolo NBA vinto dai Toronto Raptors nel 2019. Da segnalare anche il rinnovo di Paul George, che ha recentemente firmato un contratto da 190 milioni fino al 2025.
CONFERME: Leonard, George, Beverley, Williams, Morris, Patterson, Jackson, Zubac, Mann, Kabengele, Coffey.
ACQUISTI: Ibaka (FA), Kennard (Pistons), Batum (FA), Bowman (FA), R. Tucker (FA), Oturu (Rookie), Scrubb (Rookie).
QUINTETTO: Beverley, George, Leonard, Morris, Zubac. COACH: Tyronn Lue (nuovo).
DENVER NUGGETS – Dopo alcuni anni in tono minore, la franchigia del Colorado ha incantato tutti lo scorso anno, confermandosi tra le migliori certezze della regular season e dando filo da torcere a squadre più forti sulla carta in post-season. Il cammino degli uomini di Malone si è interrotto soltanto in finale di Conference, al cospetto dei futuri campioni dei Lakers (4-2): nei due turni precedenti, i Nuggets avevano eliminato Utah Jazz e Los Angeles Clippers, in entrambi i casi in gara-7 e dopo essere stati sotto 3-1. L’obiettivo è riconfermarsi tra le prime forze ad Ovest, ma senza fretta: Denver non è in modalità win now, ma quel momento sembra sempre più dietro l’angolo.
CONFERME: Jokic, Murray, Harris, Porter jr., Millsap, Bol, Barton, Morris, Dozier, Cancar.
ACQUISTI: JaMychal Green (FA), Campazzo (Real Madrid), Hartenstein (FA), Whittington (Galatasaray), Hampton (Rookie), Howard (Rookie), Nnaji (Rookie)
QUINTETTO: Murray, Harris, Porter jr., Millsap, Jokic. COACH: Mike Malone (confermato).
DALLAS MAVERICKS – I Mavericks sono una delle squadre più giovani e interessanti della lega e lo scorso anno hanno dimostrato di poter dire la loro ai piani alti della Western Conference, creando non pochi problemi ai Clippers al primo turno dei playoff. La coppia Doncic-Porzingis promette ottime cose in vista della stagione che sta per iniziare e la conferma di gran parte degli elementi del roster lascia intendere la volontà di Dallas di continuare in questa direzione. I texani hanno tutte le carte in regola per fare un percorso più lungo ai playoff. Molto passerà dalla definitiva consacrazione di Doncic e dalle condizioni fisiche di Porzingis e Powell, spesso alle prese con infortuni più o meno gravi.
CONFERME: Doncic, Porzingis, Powell, Hardaway jr., Brunson, Burke, Finney-Smith, Kleber, Marjanovic, Cauley-Stein, Lee.
ACQUISTI: Richardson (Sixers), Johnson (Thunder), Iwundu (FA), Gillespie (FA), Hinton (FA), Patterson (FA), Josh Green (Rookie), Bey (Rookie), Terry (Rookie).
QUINTETTO: Doncic, Richardson, Hardaway jr., Porzingis, Powell. COACH: Rick Carlisle (confermato).
GOLDEN STATE WARRIORS – Quella che sta per iniziare avrebbe dovuto rappresentare la stagione del ritorno ad alti livelli per i Warriors, chiamati a tornare a competere per il titolo dopo un anno ai margini della lega, a causa degli infortuni di Thompson e Curry e degli addii di Durant e Iguodala. L’ultimo posto a Ovest è valso a Golden State la seconda scelta assoluta al Draft, ma il grave infortunio occorso a Thompson poche settimane fa rischia di compromettere seriamente anche l’annata 2020-2021 per gli uomini di Steve Kerr. I playoff saranno un obiettivo raggiungibile con il gruppo attuale (privo di Thompson) attorno a Curry e Green?
CONFERME: Curry, Thompson, Green, Wiggins, Paschall, Looney, Chriss, Lee, Smailagic, Poole.
ACQUISTI: Wiseman (Rookie), Mannion (Rookie), Oubre jr. (Thunder), Bazemore (FA), Wanamaker (FA), Toupane (FA), Wesson (FA), Sutton (FA).
QUINTETTO: Curry, Poole, Wiggins, Green, Wiseman. COACH: Steve Kerr (confermato).
HOUSTON ROCKETS – La rivoluzione (quasi) totale in quel di Houston ha portato via tanti dei protagonisti degli ultimi anni, tra campo, panchina e staff: Westbrook saluta dopo appena un anno per andare ai Wizards, Morey e D’Antoni approdano a Philadelphia e Brooklyn. A far particolarmente rumore, però, è la richiesta di trade di James Harden, uomo franchigia e simbolo della squadra dal 2012. In attesa di conoscere il suo futuro, i Rockets puntano sul riscatto di Wall e Cousins, reduci da gravi infortuni, e sul talento di Wood: basterà per centrare la nona qualificazione consecutiva ai playoff NBA?
CONFERME: Harden, Gordon, Tucker, House, McLemore, Nwaba, Caboclo, Clemons.
ACQUISTI: Wall (Wizards), Wood (Pistons), Cousins (FA), Brown (FA), Tate (FA), Jones (FA), Thomas (FA), Martin jr. (Rookie).
QUINTETTO: Wall, Harden, Gordon, Tucker, Wood. COACH: Stephen Silas (nuovo).
PORTLAND TRAIL BLAZERS – Solidità è la parola chiave in quel di Portland. I Blazers, infatti, vogliono evitare gli errori commessi lo scorso anno, quando rischiarono di interrompere la propria striscia di partecipazioni consecutive ai playoff, riuscendo a qualificarsi al fotofinish grazie a un super Lillard e all’innesto di Carmelo Anthony, tornato a divertirsi nell’Oregon. L’arrivo di Covington, una garanzia su entrambi i lati del campo, è senza alcun dubbio uno dei colpi migliori del mercato NBA. Non sono da meno Derrick Jones jr., Giles e Kanter, che rendono decisamente più profondo un roster che nella passata stagione ha mostrato notevoli carenze anche e soprattutto sotto quest’aspetto.
CONFERME: Lillard, McCollum, Anthony, Nurkic, Trent jr., Hood, Collins, Little, Simons.
ACQUISTI: Covington (Rockets), Jones jr. (FA), Giles (FA), Kanter (FA), Blevins (FA), Elleby (Rookie).
QUINTETTO: Lillard, McCollum, Anthony, Covington, Nurkic. COACH: Terry Stotts (confermato).
UTAH JAZZ – L’eliminazione al primo turno dei playoff in rimonta contro i Nuggets non è stata affatto digerita dai Jazz, che da anni sono costretti ad accontentarsi di risultati non certo esaltanti in post-season. In quel di Salt Lake City, però, si sogna ad occhi aperti grazie soprattutto a Donovan Mitchell, che lo scorso anno è stato a dir poco leggendario ai playoff. Sul mercato, i Jazz sono stati una delle squadre meno attive, ma al contempo hanno confermato tutte le pedine fondamentali dello scacchiere di coach Snyder. Nell’anno in cui molte contender “classiche” potrebbero stentare, Utah è chiamata a fare un ulteriore passo in avanti.
CONFERME: Mitchell, Gobert, Conley, Clarkson, Bogdanovic, Ingles, O’Neale, Niang, Morgan, Brantley, Oni.
ACQUISTI: Favors (FA), Harrison (FA), Bluiett (FA), Gill (FA), Forrest (FA), Scott (FA), Toolson (FA), Azubuike (Rookie), Hughes (Rookie).
QUINTETTO: Conley, Mitchell, Bogdanovic, O’Neale, Gobert. COACH: Quinn Snyder (confermato).
PHOENIX SUNS – Dopo l’ottimo finale di stagione nella bolla, i Suns si sono regalati uno dei migliori giocatori sul mercato, assicurandosi Chris Paul via trade dagli Oklahoma City Thunder e bruciando la folta concorrenza per il dieci volte All-Star, chiamato a risollevare le sorti della franchigia dell’Arizona dopo svariate annate da dimenticare e a far crescere i tanti giovani talenti presenti nel roster dei Suns, su tutti Ayton. Degno di nota anche l’arrivo di Jae Crowder, uno dei migliori 3-and-D in circolazione in NBA. Con un gruppo rinforzato e un CP3 in più nel motore, Phoenix è pronta per tornare ai playoff?
CONFERME: Booker, Ayton, Bridges, Carter, Saric, Johnson.
ACQUISTI: Paul (Thunder), Nader (Thunder), Crowder (FA), Galloway (FA), Moore (FA), Jones (FA), Payne (FA), Alexander (FA), Smith (Rookie).
QUINTETTO: Paul, Booker, Bridges, Saric, Ayton. COACH: Monty Williams (confermato).
NEW ORLEANS PELICANS – Quella che sta per iniziare potrebbe essere la stagione in cui i giovani e ambiziosi Pelicans spiccheranno il volo. La consacrazione di Brandon Ingram, la crescita di Zion Williamson e Lonzo Ball, gli arrivi di giocatori del calibro di Adams e Bledsoe e la scelta di puntare su un coach navigato qual è Stan Van Gundy sono tutti elementi che lasciano pensare che New Orleans abbia intenzione di fare sul serio sin da subito. A Ovest non sarà affatto scontato centrare la qualificazione ai playoff NBA, vista la folta concorrenza, ma la franchigia della Louisiana sembra essere la classica mina vagante in grado di impensierire chiunque.
CONFERME: Ingram, Williamson, Ball, Redick, Hart, Hayes, Alexander-Walker, Melli, Thornwell.
ACQUISTI: Adams (Thunder), Bledsoe (Bucks), Magnay (Brisbane Bullets), Gabriel (FA), W. Hernangomez (FA), Anigbogu (FA), Uthoff (FA), Marshall (FA), Lewis jr. (Rookie), Carr (Rookie).
QUINTETTO: Bledsoe, Ball, Ingram, Williamson, Adams. COACH: Stan Van Gundy (nuovo).
MINNESOTA TIMBERWOLVES – L’arrivo di D’Angelo Russell lo scorso febbraio ha portato tanto entusiasmo a Minneapolis, ma i Timberwolves non sono riusciti a centrare l’approdo ai playoff, restando fuori dalla post-season NBA per il secondo anno consecutivo. Gli ultimi posti della Western Conference cominciano a stare stretti a una squadra che ha mostrato di avere tanto talento, non ancora sufficiente però per competere per obiettivi importanti. Con Edwards, prima scelta assoluta al Draft di quest’anno, al fianco di Towns, Russell e dei tanti giovani validi, i presupposti per divertirsi e stupire ci sono tutti.
CONFERMATI: Towns, Russell, Beasley, Okogie, Layman, Hernangomez, Reid, Vanderbilt, Nowell, McLaughlin.
ACQUISTI: Edwards (Rookie), Rubio (Thunder), McDaniels (Thunder), Davis (Knicks), Murkey (FA), Brown jr. (FA), Cook (FA), Hagans (FA),
QUINTETTO: Russell, Edwards, Okogie, Hernangomez, Towns. COACH: Ryan Saunders (confermato).
MEMPHIS GRIZZLIES – Sfiorato il ritorno ai playoff, con la sconfitta contro i Portland Trail Blazers al play-in, dopo aver a lungo occupato l’ottavo posto a Ovest, i Grizzlies si preparano a vivere una stagione fondamentale per il presente e il futuro. Il Rookie of the Year Ja Morant sarà chiamato a salire ulteriormente di livello e dimostrare di poter essere il trascinatore assoluto di cui Memphis ha bisogno per tornare in fretta ai vertici della Western Conference. Sono chiamati a dare preziose conferme anche i vari Jackson, Valanciunas, Brooks e Clarke. Proseguendo sulla scia di quanto fatto vedere nella passata stagione e correggendo alcuni difetti, i Grizzlies potrebbero seriamente competere per un posto ai playoff.
CONFERMATI: Morant, Jackson, Valanciunas, Clarke, Brooks, Winslow, Dieng, Jones, Melton, Anderson, Allen, Konchar, Buchanan.
ACQUISTI: Tillman (Kings), Bane (Celtics), Boatwright (FA), Porter (FA), Tillie (FA), McDermott (FA).
QUINTETTO: Morant, Brooks, Anderson, Jackson, Valanciunas. COACH: Taylor Jenkins (confermato).
SAN ANTONIO SPURS – Dopo ventidue qualificazioni consecutive ai playoff NBA, gli Speroni hanno dovuto fare i conti con la realtà e accettare un’amara uscita di scena che rappresenta la fine di un ciclo. Nonostante Popovich sia ancora saldamente al comando della guida tecnica e gli Spurs possano ancora contare sull’apporto di DeRozan e Aldridge, infatti, la ricostruzione in quel di San Antonio è dietro l’angolo e difficilmente la squadra lotterà per i playoff nella stagione che sta per iniziare. Negli anni, però, gli Spurs ci hanno dimostrato di essere in grado di fare qualsiasi cosa, per cui potrebbero essere una mina vagante da tenere d’occhio.
CONFERME: DeRozan, Aldridge, Murray, White, Mills, Gay, Walker IV, Johnson, Lyles, Samanic, Poeltl, Eubanks, Weatherspoon.
ACQUISTI: Bates-Diop (FA), Jones (Rookie), Vassell (Rookie).
QUINTETTO: Murray, Walker IV, DeRozan, Gay, Aldridge. COACH: Gregg Popovich (confermato).
OKLAHOMA CITY THUNDER – Andati oltre le più rosee aspettative lo scorso anno, in cui sono stati eliminati soltanto in gara-7 al primo turno dei playoff contro gli Houston Rockets, i Thunder hanno ufficialmente iniziato un rebuilding che era nell’aria da più di un anno. Persi Chris Paul, Gallinari, Adams e Schröder, OKC ha deciso di puntare sui giovani, su tutti Gilgeous-Alexander e Lu Dort, affiancando loro veterani ideali per farli crescere, tra cui in particolar modo Horford. A meno di miracoli, i Thunder non lotteranno per i playoff, ma possono guardare al futuro con ottimismo: oltre a tanti giovani e contratti in scadenza, infatti, il gm Sam Presti si è assicurato una decina di prime scelte al Draft da qui al 2026.
CONFERME: Gilgeous-Alexander, Bazley, Dort, Diallo, Muscala, Roby, Hervey.
ACQUISTI: Horford (Sixers), Ariza (Detroit Pistons), Williams (Pelicans), Jackson (Pelicans), Miller (Pelicans), Jerome (Suns), Jackson (Mavericks), Leaf (Pacers), Schofield (Wizards), Micic (Sixers), Brown (FA), Hall (FA), Pokuševski (Rookie), Maledon (Rookie).
QUINTETTO: Hill, Gilgeous-Alexander, Dort, Bazley, Horford. COACH: Mark Daigneault (nuovo).
SACRAMENTO KINGS – La franchigia californiana non partecipa ai playoff NBA da ben quattordici stagioni e l’anno scorso, nonostante sia stata a tratti vicina all’impresa, non è riuscita a strappare nemmeno un posto al play-in, piazzandosi al dodicesimo posto a Ovest e mostrando numerose lacune da colmare. Se Fox e Hield sono ormai delle certezze, Bagley non ha ancora reso da seconda scelta assoluta al Draft e Barnes ha un contratto a cifre elevate fino al 2023. Gli innesti di Whiteside e Robinson aggiungono armi importanti all’arsenale di Sacramento, ma la sensazione è che la striscia di stagioni senza playoff sia destinata ad allungarsi.
CONFERME: Fox, Hield, Bagley, Holmes, Barnes, Bjelica, Parker, Joseph, James, Jeffries.
ACQUISTI: Whiteside (FA), Robinson III (FA), Metu (FA), Haliburton (Rookie), Ramsey (Rookie), Woodward II (Rookie).
QUINTETTO: Fox, Hield, Barnes, Bagley, Holmes. COACH: Luke Walton (confermato).
MILWAUKEE BUCKS – Nonostante il tonfo nei playoff appena passati, la compagine di Budenholzer si appresta ad iniziare la stagione regolare come una delle favorite per la testa della Eastern Conference. Le acquisizioni di giocatori come Holiday, forse la migliore two-way guard della lega, e di role players garantiti come Craig, Portis e Bryn Forbes potrebbero risultare ancor più congeniali allo strapotere di Giannis Antetokounmpo e al talento di Middleton rispetto agli innumerevoli tiratori presenti lo scorso anno.
CONFERME: DiVincenzo, Middleton, Connaughton, G. Antetokounmpo, T. Antetokounmpo, Wilson, B. Lopez.
ACQUISTI: Holiday (Pelicans), Augustin (Magic), Forbes (Spurs), Stauskas (FA), Merrill (Rookie), Craig (Nuggets), Graham (FA), Portis (Knicks), Nwora (Rookie), Patton (FA).
QUINTETTO: Holiday, DiVincenzo, Middleton, G. Antetokounmpo, B. Lopez. COACH: Mike Budenholzer (confermato).
MIAMI HEAT – Come lo scorso anno, il potenziale dei singoli e la lunghezza delle rotazioni non sembrerebbero da contender, ma Butler è un leader assoluto e gli Heat hanno giocato semplicemente la miglior pallacanestro vista nella “bolla” ad Orlando. Roster riconfermato quasi in toto con l’aggiunta di due 3&D come Bradley e Harkless e la promessa Precious Achiuwa. Perdita da non sottovalutare quella di Jae Crowder, con Herro e Robinson chiamati alla stagione della consacrazione.
CONFERME: Dragic, Nunn, Herro, Butler, Robinson, Iguodala, Olynik, Okpala, Adebayo, Silva, M. Leonard, Haslem.
ACQUISTI: Bradley (Lakers), Harkless (Knicks), Achiuwa (Rookie).
QUINTETTO: Dragic, Bradley, Robinson, Butler, Adebayo. COACH: Erik Spoelstra (confermato).
PHILADELPHIA 76ERS – Con l’arrivo di Doc Rivers in panchina, i Sixers sembrano voler fare un ultimo tentativo per fare coesistere la coppia Simmons-Embiid. Organico ampio e potenziale sempre da top 3 ad Est. Persi Josh Richardson e Horford (mai sembrati troppo adatti al sistema Brown, sempre che ne esistesse uno), rimpiazzati con i freschi campioni Danny Green e Dwight Howard e con il tiratorissimo Seth Curry, sembrano essere molto probabili delle trade già nella prima parte di stagione che potrebbero portare una nuova star (Harden?) più adatta alla “città dell’amore fraterno”.
CONFERME: B. Simmons, Milton, Korkmaz, T. Harris, Thybulle, Scott, Embiid.
ACQUISTI: Maxey (Rookie), Joe (Rookie), Seth Curry (Mavs), Da. Green (Thunder), Ferguson (Thunder), P. Reed (Rookie), D. Howard (FA), T. Bradley (Jazz), Poirier (Celtics).
QUINTETTO: B. Simmons, Milton, Da. Green, T. Harris, Embiid. COACH: Doc Rivers (nuovo).
BROOKLYN NETS – Recuperate le star Irving e Durant, quelli del ponte risultano essere la squadra col maggiore talento offensivo ad Est per quanto riguarda gli esterni. LeVert e Dinwiddie sono altri due attaccanti di razza, Shamet e Harris tiratori affidabili, e difensivamente compensano con due rim protectors di sostanza come Jordan e Jarrett Allen. Incognite potrebbero essere la difficoltà nel ritorno alla condizione ottimale di KD unita alla mancanza di comprimari navigati tra gli esterni, ma il trio di coach Nash-D’Antoni-Stoudemire potrebbe valorizzare ulteriormente le qualità dei propri interpreti e lanciare da subito una squadra esaltante.
CONFERME: Irving, Dinwiddie, J. Harris, Ty. Johnson, Luwawu-Cabarrot, LeVert, Durant, T. Prince, Kurucs, Claxton, D. Jordan, J. Allen.
ACQUISTI: B. Brown (Pistons), Shamet (Clippers), Bowden (Rookie), Jeff Green (FA), Sestina (Rookie), Perry (Rookie).
QUINTETTO: Irving, J. Harris, LeVert, Durant, Allen/Jordan. COACH: Steve Nash (nuovo).
BOSTON CELTICS – I verdi del Massachussets sono ad un bivio. L’ennesimo mancato approdo alle NBA Finals ha tolto un po’ di stabilità al sistema di coach Brad Stevens, sembrato ancora poco incline ad adattarsi ai cambiamenti repentini molto frequenti in quello strano mondo chiamato post-season NBA. Persi pezzi importanti della rotazione come Hayward e il solido Wanamaker, sono arrivati due veterani come Teague e Tristan Thompson. I molti giovani giocatori di ruolo (Langford, Ojeleye, Grant e Robert Williams) dovranno dare una mano, e occhio ai rookie Nesmith e Pritchard, entrambi potenziali tiratori affidabili.
CONFERME: K. Walker, C. Edwards, Waters, Smart, Langford, Tatum, J. Brown, Ojeleye, G. Williams, JaV. Green, Theis, R. Williams, T. Fall.
ACQUISTI: J. Teague (Hawks), Pritchard (Rookie), Nesmith (Rookie), T. Thompson (Cavs).
QUINTETTO: K. Walker, Smart, J. Brown, Tatum, Theis. COACH: Brad Stevens (confermato).
TORONTO RAPTORS – I canadesi, vincitori del titolo NBA nel 2019, sembrano aver perso ancora altro terreno sulle prime della classe, e i problemi mostrati lo scorso anno potrebbero incrementare viste le perdite dei due lunghi di fatto “titolari” Gasol e Ibaka, rimpiazzati con profili di livello tecnicamente inferiore come Baynes e Len. Resteranno un cliente scomodo in ottica playoff, data la grande esperienza dei propri leader (Lowry in primis), ma recitando un ruolo da “underdog” e non più di contender nella strada verso le Finals. Importante la permanenza di VanVleet.
CONFERME: Lowry, VanVleet, N. Powell, McCaw, M. Thomas, T. Davis, Anunoby, S. Johnson, Siakam, Brissett, Boucher.
ACQUISTI: Flynn (Rookie), Bembry (Hawks), Ellenson (G-League), Baynes (Suns), Len (Kings).
QUINTETTO: Lowry, VanVleet, Anunoby, Siakam, Baynes. COACH: Nurse (confermato).
WASHINGTON WIZARDS – Dopo anni di stallo, la compagine della capitale sembra aver invertito la rotta con la cessione di John Wall (mai sceso in campo praticamente nelle ultime due stagioni), acquisendo via trade una star molto efficiente come Russell Westbrook che, unita alla scelta al Draft NBA dell’ israeliano Avdija (miglior giovane dell’ultima Eurolega), potrebbe riportare entusiasmo ad un roster che può sicuramente divertire. Molte lacune sono ancora presenti, ad esempio tra i lunghi, ma la solidità di un realizzatore accanito come Beal unita ai nuovi innesti lanciano i Wizards per un posto quanto meno al play-in.
CONFERME: Beal, I. Smith, J. Robinson, Bonga, Bertans, Hachimura, T. Brown Jr, T. Bryant, Wagner, Pasecniks.
ACQUISTI: Westbrook (Rockets), Neto (Sixers), Avdija (Rookie), Gill (Khimki), R. Lopez (Bucks).
QUINTETTO: Westbrook, Beal, Avdija, Bertans, Bryant. COACH: Scott Brooks (confermato).
ATLANTA HAWKS – Il puzzle di coach Lloyd Pierce inizia a prendere forma. Le acquisizioni di veterani come Rondo e Gallinari, del tiratore Bogdan Bogdanovic (vicenda più unica che rara la sua) e il ritorno in campo di Clint Capela rendono molto interessante la squadra della Georgia. Trae Young è una star e Collins (squalificato per doping lo scorso anno) un’ala bidimensionale in grado di difendere su più ruoli. In più, come dichiarato dalla dirigenza, il Gallo uscirà dalla panchina così come il ruvido rookie Okongwu. Bel mix di giovani e vecchie volpi per puntare ai playoff.
CONFERME: Young, Huerter, Goodwin, Hunter, Reddish, Collins, Fernando, Capela.
ACQUISTI: Bogdanovic (Kings), Dunn (Bulls), Rondo (Lakers), Mays (Rookie), K. Thomas (Pistons), S. Hill (Heat), Gallinari (Thunder), Snell (Pistons), N. Knight (Rookie), Okongwu (Rookie).
QUINTETTO: Young, Bogdanovic, Hunter, Collins, Capela. COACH: Lloyd Pierce (confermato).
INDIANA PACERS – Praticamente immutata la struttura del roster dei gialloblu che, nonostante l’exploit di T.J. Warren “in the bubble”, sono reduci da un sonoro cappotto al primo turno di playoff per mano degli Heat, che hanno scoperto definitivamente le mancanze della squadra di Indianapolis. Restano una squadra fastidiosa e quadrata che potremmo trovare in lotta per un posto al play-in, con una certezza al nome di Victor Oladipo e l’augurio di una steal of the Draft come Cassius Stanley da Duke, oltre alla scommessa di un coach esordiente.
CONFERME: Brogdon, McConnell, A. Holiday, Sumner, Lamb, Bowen, Mitrou-Long, Oladipo, Warren, McDermott, J. Holiday, Sampson, M. Turner, Sabonis, Bitadze.
ACQUISTI: Lecque (Thunder), K. Martin (Wolves), Stanley (Rookie).
QUINTETTO: Brogdon, Oladipo, Warren, Sabonis, M. Turner. COACH: Nate Bjorkgren (nuovo).
ORLANDO MAGIC – Il team di coach Clifford, partecipante ai playoff come ottava nella ultime due stagioni, rischia di scivolare nelle gerarchie della Eastern Conference, visti gli upgrade di molte compagini che sembrano più esperte e compatte dei blu della Florida. Molte le conferme di giovani che non si sono ancora espressi al meglio (Bamba, Fultz, Gordon) e da cui ci si augura un passo avanti, almeno per qualcuno di questi. I Magic potrebbero sorprendere riconfermandosi tra l’ottava e la decima piazza, ma difficilmente riusciranno a fare di più con questo roster invariato.
CONFERME: Fultz, Carter-Williams, Fournier, Ross, Aminu, A. Gordon, Isaac, Ennis III, G. Clark, Vucevic, Bamba, Birch.
ACQUISTI: Bacon (Hornets), Anthony (Rookie), Okeke (Rookie).
QUINTETTO: Fultz, Fournier, Ross, Gordon, Vucevic. COACH: Steve Clifford (confermato).
DETROIT PISTONS – Al di là del buon innesto di Jerami Grant, le idee della franchigia del Michigan sembrano poco chiare. Situazione salariale pesante, con il contratto di Blake Griffin difficile da scambiare e l’aggiunta di un comprimario come Mason Plumlee a cui è stato offerto un contratto probabilmente più ricco del dovuto. Si salvano la continuità ritrovata di Derrick Rose e i prospetti su cui si punta, come Killian Hayes e Isaiah Stewart appena scelti al draft di novembre scorso. Due teste calde, ma talentuose, come Josh Jackson e Jahlil Okafor potrebbero trovare spazio e continuità per dare una mano alla squadra.
CONFERME: Rose, Mykhailiuk, Griffin, Doumbouya.
ACQUISTI: Hayes (Rookie), Lee (Rookie), McGruder (Clippers), Wright (Mavs), Ellington (Knicks), Bey (Rookie), Jerami Grant (Nuggets), Jo. Jackson (Grizzlies), Sirvydis (Rookie), Stewart (Rookie), Okafor (Pelicans), Plumlee (Nuggets).
QUINTETTO: Hayes, Rose, Grant, Griffin, Plumlee. COACH: Dwane Casey (confermato).
CHICAGO BULLS – La linea verde adottata da anni da parte della franchigia della città del vento cambia in cabina di regia. Billy Donovan, prima dell’esperienza ai Thunder degli ultimi anni, si è fatto un nome nel college basket come allenatore dei Florida Gators ed è riconosciuto per la sua capacità di far crescere compagini giovani. LaVine è il leader offensivo di una squadra ancora acerba ma con vari punti di interesse, tra cui la matricola Patrick Williams, e che attende la definitva esplosione di Lauri Markkanen, considerato ancora troppo “soft” in ottica NBA.
CONFERME: Satoransky, White, Arcidiacono, Valentine, LaVine, Mokoka, Hutchison, Porter, Markkanen, Th. Young, Carter Jr, Gafford, Felicio, Kornet.
ACQUISTI: Norvell (G-League), Temple (Nets), De. Dotson (Rookie), P. Williams (Rookie).
QUINTETTO: Satoransky, LaVine, Porter, Markkanen, Carter Jr. COACH: Billy Donovan (nuovo).
CHARLOTTE HORNETS – La compagine del North Carolina del proprietario Michael Jordan sembra aver fatto una scelta chiara con Lamelo Ball. Il terzo dei fratelli Ball, probabilmente il più forte, avrà minuti e responsabilità da subito, vista anche la molto probabile partenza di “Scary” Terry Rozier (in ogni caso in scadenza a giugno). Il figlio di LaVar forma con Devonte’ Graham una bella coppia di esterni con punti nelle mani e capacità di creare per gli altri, mentre Gordon Hayward è una garanzia nonostante il contrattone che ha strappato sia sproporzionato rispetto al suo valore, soprattutto considerando il recente infortunio (frattura al quinto metacarpo della mano destra). Panchina corta e inesperta.
CONFERME: Graham, Rozier, Monk, Miles Bridges, Caleb Martin, Cody Martin, Washington, J. McDaniels, Zeller, Biyombo.
ACQUISTI: Lamelo Ball (Rookie), Riller (Rookie), Hayward (Celtics), Carey Jr. (Rookie), Richards (Rookie).
QUINTETTO: Lamelo Ball, Graham, Hayward, Washington, Zeller. COACH: James Borrego (confermato).
CLEVELAND CAVALIERS – In Ohio si richiede pazienza, vista la grande opera di rebuilding attuata dalla partenza di LeBron James nell’estate 2018. Sexton e Garland avranno possibilità di fare meglio, ma sembra che molte speranze siano riposte nella prossima free agency e nella lottery del prossimo Draft NBA che i Cavs sperano regali loro una gioia. Inoltre, Kevin Porter jr. sembra aver mostrato solo in parte il suo potenziale, e il rookie Okoro potrebbe essere un elemento molto importante in ottica futura. JaVale McGee e Thon Maker ingaggiati per sopperire alla partenza di Tristan Thompson e a quella molto probabile di Love a stagione in corso (via trade).
CONFERME: Sexton, Knight, Garland, Dellavedova, Exum, Kevin Porter Jr., Osman, Windler, Love, Wade, Drummond, Nance Jr.
ACQUISTI: Dam. Dotson (Knicks), Okoro (Rookie), Maker (Pistons), McGee (Lakers).
QUINTETTO: Sexton, Garland, Osman, Love, Drummond. COACH: J. B. Bickerstaff (confermato).
NEW YORK KNICKS – I tifosi del Madison Square Garden pare dovranno pazientare (ancora?!) per vedere una squadra in grado di soddisfare le loro aspettative. I newyorkesi hanno lasciato andare Allonzo Trier, rimasto free agent, risultato l’unico beniamino dato il suo modo di giocare da playground. Roster ampio ma con pochi elementi di spicco e di conseguenza con basse aspettative, anche se le due pick al Draft (Toppin e Quickley) e Barrett potrebbero tirare un po’ su il morale dell’ambiente e alimentare qualche speranza per la squadra appena affidata a Thibodeau. L’obiettivo sembra essere quello di firmare addirittura due giocatori con max contract nella prossima free agency.
CONFERME: Payton, Smith Jr, Ntilikina, Barrett, Bullock, Knox, Brazdeikis, Randle, M. Robinson.
ACQUISTI: Quickley (Rookie), J. Evans (Wolves), Burks (76ers), Rivers (Rockets), M. Powell (Rookie), J. Harper (FA), Labissiere (FA), Toppin (Rookie), Spellman (Wolves), Noel (Thunder).
QUINTETTO: Payton, Barrett, Knox, Randle, M. Robinson. COACH: Tom Thibodeau (nuovo).
Dennis Izzo – Antonio Adamo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”