In vista dell’All-Star Game che si terrà nella notte tra il 16 e il 17 febbraio allo United Center di Chicago, la NBA ha annunciato un cambiamento piuttosto significativo nella formula della sfida tra le stelle, un provvedimento attuato per onorare la memoria di Kobe Bryant, tragicamente scomparso domenica scorsa a causa di un incidente in elicottero insieme alla figlia Gianna Maria-Onore e altre sette persone. Il commissioner Adam Silver ha infatti deciso che i primi tre quarti della partita delle stelle cominceranno sempre sullo 0-0 e dureranno 12′, mentre nel quarto quarto il cronometro (non quello di ogni azione, che durerà sempre 24 secondi) verrà azzerato e il risultato finale sarà determinato dall’aggiunta di 24 punti a quelli segnati dalla squadra con più punti al termine del terzo periodo.
Ad esempio, se il risultato al termine del terzo quarto sarà di 100-95, il Final Target Score sarà 124 (100+24, il punteggio più alto sommato al numero di maglia indossato nella seconda parte di carriera da Kobe Bryant): in questo modo, la squadra in vantaggio avrebbe bisogno di segnare 24 punti per vincere la partita, mentre gli avversari dovrebbero arrivare a toccare quota 29. Oltre a ciò, un’altra novità importante riguarda la possibilità per la squadra vincente di donare 100.000 dollari in beneficenza per ogni quarto vinto e ci sarà un altro tributo speciale per Kobe Bryant, che in carriera è stato convocato per ben 18 volte all’All-Star Game, la prima nel suo anno da sophomore, nel 1998, a soli 19 anni e 175 giorni (più giovane All-Star di sempre), vincendo in quattro occasioni il premio di MVP della manifestazione (2002, 2007, 2009 e 2011).
Per il terzo anno consecutivo, la formula prevede due squadre scelte dai capitani, ossia i due giocatori più votati dai tifosi, uno per ogni Conference, che avranno la possibilità di fare le loro scelte il prossimo 6 febbraio. Sarà ancora una volta duello tra LeBron James e Giannis Antetokounmpo, con la squadra del primo che lo scorso anno si impose per 178-164 allo Spectrum Center di Charlotte, con Kevin Durant capace di portarsi a casa il premio di MVP dell’All-Star Game per la seconda volta in carriera. Per ciò che concerne i convocati di quest’anno, non mancano le novità, a partire dai giovanissimi Luka Dončić e Trae Young, che stanno facendo faville in regular season e saranno titolari, così come le esclusioni eccellenti (Devin Booker, Bradley Beal, Karl-Anthony Towns, Zach LaVine e Derrick Rose su tutti). Di seguito la lista completa dei giocatori che prenderanno parte al terzo All-Star Game disputato in quel di Chicago, il primo a distanza di 32 anni, nonché sessantanovesima partita delle stelle della storia.
Coach: Frank Vogel (Los Angeles Lakers, 2x All-Star)
Coach: Nick Nurse (Toronto Raptors, 1x All-Star)
Dennis Izzo
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