L’Italia accede alle Final Four della Nations League per la seconda volta consecutiva: decisivo il successo per 2-0 sul campo dell’Ungheria nell’ultima giornata della fase a gruppi. Agli Azzurri bastano le reti di Raspadori, già a segno nel convincente successo con l’Inghilterra per 1-0 a San Siro, e Dimarco per infliggere ai magiari il secondo ko nel gruppo 3 e scavalcarli in vetta alla classifica.
https://twitter.com/azzurri/status/1574449535300112389?s=46&t=Mf1JJj8k6NLO2IaLW7hBJw
La compagine guidata dal nostro connazionale Marco Rossi (compagno di squadra di Mancini alla Sampdoria dal 1993 al 1995), vera e propria rivelazione del girone di ferro con Italia e le deludenti Germania e Inghilterra, chiude più che dignitosamente al secondo posto, sfiorando soltanto lo storico approdo alle Final Four. Queste ultime, probabilmente, si disputeranno dal 14 al 18 giugno 2023 in Olanda. Tra le squadre che hanno già staccato il pass per la fase finale, insieme all’Italia, figurano Croazia e Olanda, mentre Portogallo, già campione nel 2019, e Spagna, finalista lo scorso anno, si giocheranno il primo posto nel gruppo 2 nella sfida di domani in programma a Braga.
L’Ungheria sostanzialmente ripete quanto fatto agli Europei, conclusi contro ogni pronostico con una qualificazione agli ottavi sfumata soltanto a sei minuti dal termine dell’ultima gara di un girone composto dalle due ultime vincitrici del Mondiale (Germania e Francia) e dal Portogallo campione d’Europa nel 2016. L’Italia, dal canto suo, può guardare con fiducia al futuro e tornare a lottare per un obiettivo degno di nota.
https://twitter.com/azzurri/status/1574483540481146880?s=46&t=Mf1JJj8k6NLO2IaLW7hBJw
Se è vero che la delusione e l’amarezza per il mancato approdo ai Mondiali per la seconda volta consecutiva non svaniranno nemmeno in caso di trionfo in Nations League, è altrettanto vero che vincere aiuta a vincere e per riprendersi da un flop di tale portata la miglior ricetta è ritrovare in fretta le certezze smarrite in precedenza. Mancini, che dopo l’Europeo vinto sembrava aver perso le redini del gruppo, ha ridato spirito e identità alla Nazionale, lanciando numerosi talenti interessanti, tra cui il diciottenne Gnonto e il ventenne Cancellieri, e ha permesso ai suoi di tornare a esprimere un calcio tanto bello da vedere quanto pratico ed efficace.
Tra poco più di un mese, il mondo intero si focalizzerà sulla competizione più amata dagli appassionati di calcio: i Mondiali. Dopo Russia 2018, anche Qatar 2022 rappresenta una grande occasione persa per gli Azzurri, che avrebbero potuto presentarsi alla rassegna iridata da campioni d’Europa in carica e, dunque, tra le favorite per la vittoria finale. Il flop nel playoff con la Macedonia, però, ci relega al ruolo di semplici spettatori.
https://twitter.com/azzurri/status/1574498762445275141?s=46&t=Mf1JJj8k6NLO2IaLW7hBJw
Tra la Francia detentrice del torneo, l’Argentina, il Brasile e l’Inghilterra che si sentono pronte a tornare sul tetto del mondo, la Germania e la Spagna in cerca di riscatto e il Portogallo a caccia del suo primo successo, non ci sarà l’Italia. Il percorso più che positivo in Nations League, peraltro in un girone tutt’altro che semplice e col rischio di accusare il colpo dopo un post Europeo da dimenticare,non fa che aumentare il malumore per il mancato approdo ai Mondiali, in quanto certifica la solidità e la forza di un gruppo che aveva dato l’impressione di essersi definitivamente sfaldato dopo la cavalcata trionfale agli Europei, quasi come se il serbatoio degli stimoli e della voglia di vincere si fosse improvvisamente esaurito.
Al contempo, le sensazioni in ottica Final Four di Nations League e Euro 2024 non possono che essere positive: sta tornando lo spirito e l’atteggiamento sulle cui basi nacque, nel 2018, mattoncino dopo mattoncino, un’Italia capace di dominare le qualificazioni a Euro 2020 e di vincere contro ogni pronostico la rassegna continentale, battendo la concorrenza di big che sembravano più attrezzate, quali Belgio, Spagna e Inghilterra. Il tutto inanellando ben 37 risultati utili consecutivi tra tutte le competizioni, record tuttora imbattuto.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Nazionale italiana
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”