A dare il via alla 33ª giornata di Serie A è l’anticipo del venerdì tra Genoa e Lazio alle 18:30. In avvio di gara, i rossoblu vanno vicini al vantaggio con Retegui, che al 13’ calcia di poco alto sopra la traversa. Nel finale della prima frazione di gioco, tocca a Ekuban impensierire Mandas, con l’attaccante classe ‘94 che la mette di poco a lato. Nella ripresa, i biancocelesti rispondono con Luis Alberto, che al 53’ trova l’opposizione di Martínez.
All’ora di gioco, Martín salva in scivolata su un tentativo di Felipe Anderson. Cinque minuti più tardi ci prova anche Romagnoli, che di testa sfiora l’1-0. Il gol è nell’aria e arriva al 67’, con Luis Alberto che riceve da Kamada e batte Martínez da distanza ravvicinata. Quinto gol in campionato per il centrocampista spagnolo, che a fine stagione lascerà il club capitolino. Finisce dunque 1-0 per la Lazio, che può continuare a inseguire un posto in Europa.
Alle 20:45 scendono in campo Cagliari e Juventus, duello tra i due ex in panchina, Claudio Ranieri da una parte e Massimiliano Allegri dall’altra. Il primo allenò i bianconeri dal 2007 al 2009, il secondo fu alla guida dei rossoblu dal 2008 al 2010. Reduce da sette risultati utili, di cui tre consecutivi, nelle ultime otto partite, il Cagliari parte forte e produce due occasioni degne di nota in meno di 10’: al 2’, Luvumbo calcia di poco alto sopra la traversa, mentre all’8’ Shomurodov va vicino al vantaggio con un mancino a giro che termina di poco sul fondo.
Al 28’, i sardi guadagnano un calcio di rigore per un fallo di mano di Bremer in area. Dal dischetto va Gaetano, che batte Szczęsny e segna il suo quinto gol in campionato. Poco dopo, Luvumbo ha la palla del raddoppio, ma calcia fuori al volo. Al 35’, l’angolano viene steso da Szczęsny in area. Altro penalty per il Cagliari, della cui trasformazione stavolta si incarica Yerry Mina, che trova il suo primo gol in Serie A. La reazione della Juve porta la firma di Vlahović, che al 43’ si vede annullare un gol per posizione di fuorigioco di Chiesa.
Al 62’, il centravanti serbo trova comunque il modo di finire sul tabellino dei marcatori, andando a segno direttamente su calcio di punizione. Nel finale di gara, i bianconeri trovano anche il pari, con un cross di Yildiz che viene deviato nella propria porta da Dossena. Punto molto importante in ottica salvezza per il Cagliari, imbattuto da poco più di un mese (addirittura da più di due mesi tra le mura amiche).
L’esultanza di Diego Coppola, match winner al fotofinish nella gara vinta 1-0 dal Verona contro l’Udinese. (Fonte: Lega Serie A).
Nell’anticipo del sabato, alle ore 18, il Napoli cade per 1-0 in casa dell’Empoli, incassando il secondo ko in altrettante partite giocate contro i toscani, proprio come due anni fa. Se nel 2021-2022 i sei punti persi contro l’Empoli costarono agli azzurri di Spalletti la possibilità di giocarsi lo Scudetto fino in fondo, quest’anno non fanno altro che irradiare la cattiva stella sotto cui è nata la stagione dei partenopei campioni in carica. Decisivo un gol in avvio di gara di Cerri, che dopo 4’ batte Meret con un colpo di testa su cross di Gyasi dalla destra.
Primo gol in campionato per l’attaccante classe ‘96, che non segnava in Serie A dal 17 aprile 2021. Al 35’, Cambiaghi ha sui piedi il pallone del raddoppio, ma colpisce il palo esterno a tu per tu con Meret. Il Napoli non riesce mai a dare l’impressione di poter mettere in difficoltà l’Empoli, bravo a difendere l’esiguo vantaggio nella ripresa. Finisce dunque 1-0 per gli uomini di Nicola, che centrano tre punti pesantissimi in ottica salvezza. I campioni in carica, dal canto loro, si allontanano sempre di più dalla zona Champions League.
Alle 20:45 è il turno dello scontro diretto per la salvezza tra Verona e Udinese, entrambe a quota 28 punti in classifica. Buono l’avvio dei friulani, che sfiorano il vantaggio con Lucca, sulla cui conclusione è attento e reattivo Montipò. Ci prova poi Samardžić su calcio di punizione, senza successo. La reazione dei padroni di casa arriva nel finale della prima frazione di gioco e porta la firma di Noslin. L’attaccante olandese classe ‘99 viene fermato prima da Ehizibue e poi dal palo, su cui si infrange un suo colpo di testa.
Nella ripresa, l’Udinese ha un’occasione importante per sbloccare il match, con Lucca che spreca clamorosamente da ottima posizione. Dopo il palo di Noslin nel primo tempo, gli scaligeri colpiscono un altro legno di testa (traversa di Folorunsho). Proprio quando la gara sembra destinata a concludersi a reti bianche, Coppola svetta più in alto di tutti su un calcio d’angolo battuto da Duda e batte Okoye di testa, siglando il suo secondo gol in Serie A, senza dubbio il più importante. Il Verona si impone 1-0, tornando così a vincere dopo quattro partite e scavalcando proprio l’Udinese in classifica.
Ottima prestazione di Charles De Ketelaere, che apre i conti in quel di Monza, ritrovando il gol dopo due mesi. (Fonte: Lega Serie A).
Il lunch match tra Sassuolo e Lecce alle 12:30 inaugura la domenica targata Serie A. All’11’, Gendrey batte Consigli con un imperioso colpo di testa su cross su calcio di punizione di Oudin. Quattro minuti più tardi, Gallo con un bel cross rasoterra pesca Dorgu tutto solo nel cuore dell’area. Per il giovane esterno danese è un gioco da ragazzi siglare il gol del raddoppio, che taglia le gambe al Sassuolo. In avvio di ripresa, Dorgu sfiora la doppietta, con Ferrari che salva sulla linea. I padroni di casa appaiono confusi e allo sbando e Piccoli ne approfitta al 61’.
L’ex Atalanta, mandato in porta da un gran suggerimento di Krstović, cala il tris. Il 3-0 con cui il Lecce passa a Reggio Emilia permette agli uomini di Gotti di assicurarsi la seconda vittoria consecutiva e di salire a 35 punti in classifica, a +7 sulla zona retrocessione. I neroverdi, dal canto loro, restano al penultimo posto e rimandano l’appuntamento con la vittoria, che manca da ben cinque partite.
Alle 15, il Torino riceve il Frosinone, in un match che si rivela avaro di emozioni. Nel primo tempo, l’unica occasione degna di nota capita sui piedi di Zapata, che da distanza ravvicinata calcia di prima intenzione, non riuscendo a inquadrare la porta di Turati. Nella ripresa, dopo poco meno di un’ora di gioco, Cheddira approfitta di un errore di Rodríguez e conclude verso la porta di Milinković-Savić, che devia in calcio d’angolo. Al 71’ ci prova anche Soulé, che non trova la porta con un destro al volo.
Lo 0-0 finale è la fotografia perfetta di una partita con poche occasioni, peraltro non concretizzate a dovere da entrambe le squadre. Secondo pari a reti bianche consecutivo per il Toro dopo quello maturato nel derby con la Juventus nella scorsa giornata. Quarto pareggio di fila, invece, per i ciociari, che non vincono dallo scorso 21 gennaio (sei pareggi e altrettante sconfitte nelle ultime dodici giornate) e non riescono ad abbandonare il terzultimo posto.
Alle 18, all’Arechi va in scena il duello tra Salernitana e Fiorentina. I padroni di casa, a un passo dalla retrocessione, hanno ottenuto soltanto due vittorie in questo campionato, di cui l’ultima il 30 dicembre sul campo del Verona. La prima frazione di gioco è particolarmente scialba. L’unica vera chance per sbloccare il match capita a Ikoné, che non riesce a battere Ochoa da ottima posizione. A poco meno di un quarto d’ora dal fischio finale, il portiere messicano si oppone a Kouamé, mandato in porta da Barak.
Proprio l’attaccante ivoriano si rende autore del gol che sblocca l’incontro, battendo Ochoa con un bel colpo di testa su cross di Ranieri all’80’. In pieno recupero, tocca a Ikoné siglare il raddoppio. L’ex Lille riceve nel cuore dell’area da Mandragora e segna la rete che archivia definitivamente la pratica Salernitana. I gigliati, che non vincevano in campionato dal 26 febbraio scorso, rilanciano le proprie ambizioni europee, mentre i campani nel prossimo turno potrebbero retrocedere aritmeticamente in Serie B.
La domenica di Serie A termina con la sfida delle 20:45 tra Monza e Atalanta, reduce da una storica qualificazione alle semifinali di Europa League e in piena corsa per un posto in Champions League. Dopo 8’, Kolašinac scambia con Lookman e impegna Di Gregorio, che salva i suoi. Al 36’, i padroni di casa rispondono con Zerbin, che chiama in causa Carnesecchi con un destro da fuori. Cinque minuti dopo, Di Gregorio non si fa cogliere impreparato su una conclusione di sinistro di De Ketelaere.
Al 44’, il belga sblocca la partita con un gran colpo di testa su cross da calcio d’angolo di Lookman. Settimo gol in campionato per il giocatore arrivato l’estate scorsa a Bergamo in prestito con diritto di riscatto dal Milan. All’inizio del secondo tempo, l’Atalanta va a caccia del raddoppio, ma Di Gregorio si oppone su un tentativo di Lookman. Il raddoppio arriva al 72’, con El Bilal Touré che piazza il pallone sotto la traversa con un destro imparabile per Di Gregorio. All’89’, Daniel Maldini rende meno pesante il passivo con un bel destro da fuori area (quarto gol in questa Serie A per il figlio d’arte). Finisce dunque 2-1 in favore dell’Atalanta, che continua legittimamente a puntare al quinto posto.
Il Bologna di Thiago Motta supera per 3-1 la Roma di Daniele De Rossi nello scontro diretto per il quarto posto in classifica. (Fonte: Lega Serie A).
Nel penultimo match della 33ª giornata di Serie A, la Roma ospita il Bologna all’Olimpico. Con una vittoria, i giallorossi si porterebbero a -1 dai felsinei, attualmente quarti in classifica. Al 9’, una sanguinosa palla persa dall’ex di turno Calafiori dà a El Shaarawy la possibilità di sbloccare la sfida da due passi, ma il tiro del classe ‘92 termina alto sopra la traversa. Cinque minuti dopo, El Azzouzi la sblocca con una splendida rovesciata su cross di Calafiori. Al 20’, altra occasione degna di nota per la Roma, con Paredes che non riesce a inquadrare la porta di Skorupski. Nel finale del primo tempo, Saelemaekers colpisce la traversa su punizione. In pieno recupero, Zirkzee scambia con El Azzouzi e batte Svilar sul primo palo, raddoppiando il vantaggio degli uomini di Thiago Motta.
In avvio di ripresa, Posch si oppone a un tentativo da fuori di El Shaarawy. Il gol che riapre la partita arriva al 56’, con Azmoun che batte Skorupski dopo che il polacco si era opposto a ben due tentativi in serie dell’attaccante iraniano. La rete che dimezza lo svantaggio scuote i padroni di casa, ma al 65’ il Bologna ristabilisce le distanze. Zirkzee manda in porta Saelemaekers, che con un bel tocco sotto supera Svilar e firma il gol del 3-1 per i suoi. A 3’ dal termine, Pellegrini calcia al volo di sinistro, andando vicino alla rete. Finisce 3-1 per il Bologna, che allunga a +7 sulla Roma e si porta a soli due punti dalla Juventus terza.
Nel posticipo delle 20:45, lo stadio San Siro è teatro dell’attesissimo derby della Madonnina tra Milan e Inter. Una vittoria o un pareggio permetterebbero ai nerazzurri di laurearsi campioni d’Italia con cinque giornate d’anticipo. Al 18’, Acerbi sblocca la gara con un colpo di testa su sponda aerea di Pavard. Poco più tardi, Lautaro Martínez spreca la chance del raddoppio. L’argentino, pescato da Dimarco tutto solo nel cuore dell’area, colpisce male di prima e non inquadra la porta. Al 38’, un destro di Thuram accarezza il palo alla sinistra del connazionale Maignan e termina la sua corsa sul fondo.
Due minuti dopo si vede anche il Milan, con un tiro potente di Calabria su cui Sommer risponde presente. Sul capovolgimento di fronte, Maignan si oppone a Mkhitaryan. All’inizio della ripresa, Thuram va a segno con un bel destro rasoterra dal limite dell’area. Secondo gol consecutivo per l’attaccante francese. La reazione del Milan non si fa attendere, ma Sommer è attento sul potente mancino di Theo Hernández e Loftus-Cheek non riesce a trovare il tap-in vincente. Al 58’, l’ex della serata Çalhanoğlu chiama in causa Maignan con un gran destro da fuori.
All’80’, il Milan riapre il match con Tomori, a segno con un tap-in di testa da due passi, dopo che Gabbia aveva colpito il palo, sempre di testa. Nel finale, i nervi tesi portano alle espulsioni di Theo Hernández e Dumfries prima e Calabria poi. Al triplice fischio, l’Inter conquista ufficialmente lo Scudetto, festeggiando proprio in occasione del derby. In virtù del ko rimediato, infatti, il Milan non ha più modo di raggiungere gli 86 punti dei nerazzurri. Se dovessero vincere tutte e cinque le partite rimanenti, i rossoneri toccherebbero quota 84 punti.
COPPOLA − Dopo il gol segnato sul campo del Napoli lo scorso 4 febbraio, il difensore classe 2003 mette a referto la sua prima rete in carriera al Bentegodi. Il suo colpo di testa in pieno recupero regala al Verona tre punti preziosissimi per continuare a inseguire la salvezza. Oltre a ciò, il 20enne veronese dà sicurezza alla retroguardia gialloblu e si aggiudica il duello con Lucca. PERSONALITÀ DA VETERANO
DORGU − Il giovane esterno danese si rende autore di una prestazione da incorniciare, impreziosita dal gol del 2-0 che taglia le gambe al Sassuolo dopo appena un quarto d’ora di gioco. In avvio di secondo tempo sfiora la doppietta, con Ferrari che salva sulla linea di porta. Costante spina nel fianco per la retroguardia neroverde, che non riesce mai a contenerlo quando mette il turbo. IMPRENDIBILE
ZIRKZEE − Illumina la manovra offensiva del Bologna con le sue giocate d’alta scuola. Ritrova il gol su azione dopo poco più di due mesi nel finale del primo tempo, permettendo ai rossoblu di andare a riposo con un confortante doppio vantaggio, e serve uno splendido assist a Saelemaekers per la terza rete del Bologna, quella che taglia definitivamente le gambe alla Roma. MAGICO
INTER − La squadra nerazzurra aveva a disposizione due risultati su tre per fregiarsi dello Scudetto. Nel derby arriva una vittoria tanto netta quanto meritata, frutto delle reti di Acerbi e Thuram, che rappresenta la fotografia perfetta del campionato degli uomini di Inzaghi. Qualità a profusione, dominio in lungo e in largo e spirito di squadra: queste le armi con cui l’Inter affossa il Milan e mette in bacheca il campionato. CAMPIONI D’ITALIA
BREMER − Prestazione a dir poco negativa per il centrale brasiliano, protagonista in negativo in occasione delle azioni che portano alle due reti del Cagliari. Al 28’ concede un calcio di rigore ai rossoblu in seguito a un fallo di mano in area, mentre poco più di cinque minuti dopo si fa trovare impreparato e i padroni di casa guadagnano un altro tiro dal dischetto, realizzato da Yerry Mina. SOTTOTONO
LUCCA − Un solo gol in 13 partite nel 2024 per l’attaccante classe ‘99, che non riesce a sbloccarti nemmeno nel derby del Triveneto sul campo del Verona, crocevia fondamentale per la salvezza. L’ex Pisa e Ajax ha due ottime occasioni per tornare a segnare, ma le spreca entrambe malamente. Serata decisamente da dimenticare per lui e per la sua Udinese, sconfitta in extremis e incapace di rilanciarsi. Gli manca cinismo in zona gol.
PELLEGRINI − Giornata da dimenticare per il capitano della Roma, che sbaglia in occasione del gol del vantaggio di El Azzouzi e nel finale getta clamorosamente alle ortiche l’occasione che avrebbe potuto riaprire l’incontro. L’unica nota lieta della sua partita è il cross dal quale nasce il gol del momentaneo 1-2 di Azmoun. PROVA DELUDENTE
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Inter
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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