I New York Knicks battono i Philadelphia Sixers per 118-115 in gara-6 al Wells Fargo Center e approdano al secondo turno dei playoff NBA per il secondo anno consecutivo per la prima volta dal 2000. Un successo propiziato dal grande valore del collettivo di Thibodeau, con cinque giocatori in doppia cifra. Il miglior realizzatore della serata è Jalen Brunson, autore di almeno 40 punti per la terza partita di fila. Per lui 41 punti con 12 assist e il 48% dal campo (13/27).
Bene anche Donte DiVincenzo (23 punti. 4 rimbalzi, 7 assist, 2 recuperi e 3 stoppate con 5/9 da tre), OG Anunoby (19 punti, 9 rimbalzi, 2 rubate e altrettante stoppate), Josh Hart (doppia doppia da 16 punti, 14 rimbalzi e 7 assist) e Isaiah Hartenstein (14 punti, 9 rimbalzi, 2 assist e 2 stoppate). Tra questi ultimi quattro, ben tre giocatori (tutti tranne Hart) vivono la propria miglior partita in questi playoff dal punto di vista realizzativo. Ai Sixers non basta un ottimo Joel Embiid, che fa registrare una doppia doppia da 39 punti e 13 rimbalzi con 12/25 al tiro e 2/5 da dietro l’arco. Degni di nota anche gli apporti di Buddy Hield e Nicolas Batum in uscita dalla panchina (20 punti con 6/9 da tre per il primo, 16 punti e 7 rimbalzi con 5/7 dal campo e 3/5 dalla lunga distanza per il secondo). 17 punti a testa, invece, per Tyrese Maxey e Kelly Oubre, nemmeno uno per Kyle Lowry e Tobias Harris.
Jalen Brunson, trascinatore dei New York Knicks con 35.5 punti, 4.5 rimbalzi e 9 assist di media nella serie vinta contro i Philadelphia Sixers. (Fonte: NBA.com).
Dopo la vittoria corale in gara-1 per 111-104, con ben cinque giocatori su otto in doppia cifra (22 punti a testa per Brunson e Hart, 21 per McBride e 13 per Bogdanović in uscita dalla panchina, 11 per Anunoby) e quella in rimonta in gara-2, dal -5 a 48’’ dalla sirena del quarto quarto al 104-101 finale, i Knicks incassano un ko per 125-114 nella prima partita della serie a Philadelphia (career-high ai playoff da 50 punti per Joel Embiid, che vanifica la doppia doppia da 39 punti e 13 assist di Jalen Brunson).
Un’affermazione che rilancia le ambizioni della squadra di Nick Nurse, poi caduta nuovamente sotto i colpi di Jalen Brunson in gara-4 (47 punti e 10 assist per l’ex Mavs nel successo per 97-92 dei suoi). Costretta a vincere al Madison Square Garden per evitare l’uscita di scena al primo turno dei playoff NBA, Phila non sbaglia in gara-5 e allunga la serie, battendo i Knicks al Madison Square Garden al termine di una gara tirata e combattuta fino all’ultimo possesso (112-106 per i Sixers all’overtime).
Decisiva l’ennesima prestazione da incorniciare di Tyrese Maxey, che mette a referto la bellezza di 46 punti, 5 rimbalzi e 9 assist con 17/30 dal campo e 7/12 da dietro l’arco. Il numero 0, inoltre, segna due triple fondamentali nel finale del quarto quarto: la prima per portare i suoi da -6 a -2 con un gioco da quattro punti a 26’’ dal termine, la seconda da metà campo a 9 secondi dalla fine per il 97-97.
Joel Embiid marcato da Anunoby: per l’MVP della scorsa stagione arriva un’altra prematura uscita di scena ai playoff. (Fonte: Philadelphia 76ers).
Oltre al solito Jalen Brunson, protagonista di una serie da consegnare ai posteri, spiccano le ottime prestazioni in entrambe le metà campo di OG Anunoby e Josh Hart, con quest’ultimo sensazionale a rimbalzo (ben 12.3 rimbalzi per partita), i contributi di Donte DiVincenzo e Isaiah Hartenstein in quintetto e Miles McBride e Bojan Bogdanović in uscita dalla panchina.
Tra le file dei Sixers, tra i migliori figura Tyrese Maxey (25.9 punti, 3.7 rimbalzi e 6.2 assist di media), una delle poche note liete di una stagione che ha visto i Sixers sprofondare in zona play-in dopo l’infortunio di Embiid, che ha saltato 43 partite su 82 in regular season, e uscire al primo turno dei playoff per la prima volta dal 2020.
Il detentore dell’MVP ha disputato una postseason caratterizzata da tanti alti e bassi, chiudendo con medie di 34.7 punti, 11 rimbalzi, 5.6 assist, 1.2 palle recuperate e 1.7 stoppate col 53% dal campo e il 39% da tre. Molto male Tobias Harris (9 punti di media nella serie, 0 punti nella decisiva gara-6), che tra poche settimane lascerà i Sixers alla naturale scadenza del faraonico quinquennale da 180 milioni di dollari firmato nel 2019. In estate, Philadelphia libererà tantissimo spazio salariale e darà la caccia a nuovi elementi da affiancare a Embiid e Maxey, per provare a tenere fede fino in fondo al motto “Trust the Process”.
T.J. McConnell, autore di 20 punti e 9 assist in uscita dalla panchina in gara-6 contro i Milwaukee Bucks. (Fonte: NBA.com).
New York, dal canto suo, continua la sua ascesa. In semifinale di Conference, i Knicks si confronteranno con gli Indiana Pacers. Per gli uomini di Tom Thibodeau sarà un’ottima occasione per tornare a staccare il pass per le Finali di Conference per la prima volta dal 1999, quando arrivarono alle NBA Finals da ottavi in classifica, arrendendosi soltanto al cospetto dei San Antonio Spurs (4-1).
Nonostante l’assenza dell’infortunato Julius Randle, la franchigia della Grande Mela ha messo in mostra una solidità notevole nella metà campo difensiva e un’enorme varietà di soluzioni in quella offensiva, risultando una delle squadre meglio organizzate in questi playoff. Gli Indiana Pacers guadagnano l’accesso al secondo turno in seguito al netto successo per 120-98 con cui chiudono i conti coi Milwaukee Bucks in gara-6.
Match a senso unico alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis, con gli ospiti che non riescono a riaprire la serie nonostante il rientro di Damian Lillard (28 punti), out per infortunio in gara-4 (126-113 per i Pacers in casa, con 29 punti e 9 rimbalzi di Turner e 24 punti di Haliburton) e gara-5, vinta a sorpresa dai Bucks per 115-92 (29 punti a testa per Middleton e Portis).
In virtù dell’assenza di Giannis Antetokounmpo, fuori per infortunio per tutta la serie, Milwaukee vanifica presto la bella vittoria di gara-1 (109-94, 35 punti per Damian Lillard, tutti nel primo tempo), perdendo tre partite consecutive. Nel 125-108 con cui Indiana espugna il Fiserv Forum in gara-2 sale in cattedra Pascal Siakam (37 punti, 11 rimbalzi e 6 assist), mentre nel 121-118 di gara-3 il miglior realizzatore è Myles Turner con 29 punti.
La delusione di Khris Middleton, uno dei migliori tra le file dei Bucks con 24.7 punti di media in questi playoff. (Fonte: Milwaukee Bucks).
La scena, però, se la prende Tyrese Haliburton, autore di una tripla doppia da 18 punti, 10 rimbalzi e 16 assist e, soprattutto, del gioco da tre punti che consegna la preziosa vittoria ai suoi all’overtime e rende vana la sontuosa prova di Khris Middleton.
Quest’ultimo prova a tenere in vita i Bucks finché può, totalizzando un massimo in carriera ai playoff da 42 punti, con tanto di tripla del 111-111 a 3 secondi dalla fine per mandare la partita al supplementare e del 118-118 nel finale dell’overtime, prima del gioco da tre di Haliburton.
Nella decisiva gara-6, Indiana manda in doppia cifra sei giocatori, con Obi Toppin e C.J. McConnell autori rispettivamente di 21 e 20 punti in uscita dalla panchina (per il secondo anche 9 assist). 19 punti per Siakam, doppia doppia da 17 punti e 10 assist per Haliburton.
Ai Bucks, oltre ai 28 punti del rientrante Lillard, non bastano i 20 a testa per Bobby Portis e Brook Lopez (per il primo anche 15 rimbalzi). Milwaukee incassa così la seconda eliminazione consecutiva al primo turno dei playoff NBA, cosa che non avveniva dal 2018, mentre i Pacers interrompono una striscia di cinque eliminazioni consecutive al primo turno, tornando in semifinale di Conference per la prima volta dal 2014.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: FOX Sports
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”