Dopo le prime quattro gare del play-in tournament, due per Conference, comincia a delinearsi il quadro dei playoff NBA. Los Angeles Lakers e Philadelphia Sixers conquistano il settimo posto e affronteranno rispettivamente i Denver Nuggets campioni in carica e i New York Knicks. I gialloviola superano i New Orleans Pelicans per 110-106 in trasferta, al termine di una gara molto combattuta fino alle battute finali. Match ben diverso, dunque, da quello dell’ultimo turno di regular season, dominato in lungo e in largo da LeBron e compagni.
Nel clutch time, i padroni di casa devono fare a meno di Zion Williamson, fuori per infortunio dopo aver messo a referto ben 40 punti, 11 rimbalzi e 5 assist con 17/27 al tiro. Tra i gialloviola, oltre ai soliti LeBron James (23 punti, 9 rimbalzi e altrettanti assist) e Anthony Davis (20 punti, 15 rimbalzi e 3 stoppate), si mette in mostra un ottimo D’Angelo Russell, autore di 21 punti e 6 assist con 5/11 da dietro l’arco. Alla terza partecipazione al play-in, i Lakers si aggiudicano la terza vittoria nella prima gara, dopo aver battuto i Golden State Warriors nel 2021 e i Minnesota Timberwolves lo scorso anno.
I Pelicans hanno la chance di guadagnarsi l’ottavo posto e il conseguente primo turno dei playoff contro gli Oklahoma City Thunder, che contenderanno ai Sacramento Kings. Questi ultimi escono vincitori dalla sfida tra nona e decima classificata nella Western Conference, eliminando i Golden State Warriors nel derby californiano. I Kings stravincono il duello coi Dubs, con un ispiratissimo Keegan Murray che risulta l’uomo copertina a sorpresa. Per lui ben 32 punti, 9 rimbalzi e 2 palle recuperate con 8/13 da tre.
Danno il loro contributo alla causa, come di consueto, anche De’Aaron Fox (24 punti, 4 rimbalzi, 6 assist e 2 recuperi) e Domantas Sabonis (doppia doppia da 16 punti, 12 rimbalzi e 7 assist). Da segnalare, inoltre, i 17 punti con 3/4 dalla lunga distanza dell’ex di turno Harrison Barnes e i 15 punti con 5 assist, 3 palle rubate e altrettante stoppate di Keon Ellis. Sacramento domina sin dalle prime battute, Golden State ricuce lo svantaggio alla pausa lunga (54-50). Tra il terzo e il quarto periodo, però, i padroni di casa toccano anche il +26 a poco più di due minuti dal termine, imponendosi poi per 118-94.
La disfatta assume contorni tragici per i Warriors. Dopo aver segnato una generazione, disputando sei finali in otto anni, vincendone ben quattro, infatti, i Dubs sono giunti alla fine di un ciclo. Stavolta nemmeno Steph Curry, autore di 22 punti con 8/16 al tiro, può salvare i suoi, traditi soprattutto da un Klay Thompson ormai sempre più irriconoscibile (0 punti con 0/10 dal campo). Prosegue il complicato rapporto degli uomini di Steve Kerr col play-in tournament, con un trend decisamente opposto a quello dei Lakers: tre sconfitte in altrettante partite (con i gialloviola e coi Memphis Grizzlies nel 2021 e, appunto, coi Sacramento Kings quest’anno). Tre come le mancate partecipazioni ai playoff negli ultimi cinque anni.
I Philadelphia Sixers inaugurano i play-in a Est con un successo di misura ai danni dei Miami Heat (105-104). Phila deve fare i conti coi problemi al tiro dell’MVP Joel Embiid e Tyrese Maxey (12/33 dal campo in due), che fanno comunque registrare, rispettivamente, una doppia doppia da 23 punti, 15 rimbalzi e 5 assist e 19 punti e 6 assist. Molto bene Nic Batum in uscita dalla panchina (20 punti e 5 rimbalzi con 6/10 da tre).
Miami, dal canto suo, viene penalizzata dalle pessime serate al tiro dell’ex della serata Jimmy Butler e di Tyler Herro, che combinano per un pessimo 14/45 al tiro (31%) e 6/20 da tre (35%). 19 punti, 4 rimbalzi, 5 assist e altrettanti recuperi per il primo, 25 punti e 9 assist per il secondo. Nonostante ciò, gli Heat dominano nella prima parte di gara, portandosi alla pausa lunga sul +12 (51-39). I Sixers riducono il gap nel terzo quarto e si portano in vantaggio nelle fasi iniziali dell’ultimo periodo, grazie a una tripla di Batum.
Philadelphia se la vedrà coi New York Knicks al primo turno dei playoff, mentre gli Heat giocheranno lo spareggio per l’ottavo posto contro i Chicago Bulls. Questi ultimi battono agevolmente gli Atlanta Hawks per 131-116. Sugli scudi il candidato al premio di Giocatore più migliorato Coby White, che chiude con ben 42 punti, 9 rimbalzi, 6 assist e 2 recuperi col 71% dal campo (15/21). 24 punti e 12 rimbalzi per Nikola Vučević, mentre DeMar DeRozan si rende autore di 22 punti, 6 rimbalzi e 9 assist con 10/19 al tiro. I tre risultano dunque i principali trascinatori dei Bulls, chiamati a riscattare la sconfitta con gli Heat dello scorso anno.
Agli Hawks, invece, non bastano Dejounte Murray (30 punti, 7 rimbalzi e 6 assist), le doppie doppie di Trae Young (22 punti e 10 assist) e Clint Capela (22 punti e 17 rimbalzi) e i 21 punti di Bogdan Bogdanović. Dopo tre qualificazioni consecutive ai playoff, Atlanta fallisce l’accesso alla postseason. L’ultima gara del play-in tournament è in programma nella notte tra domani e dopodomani (19-20 aprile). La vincente tra Miami Heat e Chicago Bulls guadagnerà l’ottavo posto e disputerà il primo turno dei playoff contro i Boston Celtics, la squadra col miglior record della lega.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: AP News
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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