“La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti.”, sosteneva Albert Einstein. Fa eccezione il genio di LeBron James, che non sembra davvero conoscere limiti. Se è vero che il fuoriclasse dei Los Angeles Lakers è ormai abituato a scrivere autentiche pagine di storia del basket e dello sport in generale ogni volta che scende in campo, è pur vero che la sua capacità di far sembrare normale ciò che fa, in termini sia di prestazioni che di traguardi individuali, non può non lasciare a bocca aperta.
Lo scorso 30 dicembre, LeBron ha compiuto 39 anni. Età in cui molti giocatori, anche di primo piano, sono sul viale del tramonto o si sono già ritirati da un pezzo. Il nativo di Akron, dal canto suo, non solo è ancora a dettare legge sul parquet, ma sembra ancora in grado di poter sostenere ritmi del genere per tanti anni ancora. Dopo aver stabilito il record all-time di punti segnati in carriera, toccando quota 38.888 punti nel corso della gara contro gli Oklahoma City Thunder dello scorso anno, LBJ è diventato, poco più di un anno dopo, il primo giocatore capace di raggiungere i 40.000 punti in carriera.
LeBron James è il primo giocatore nella storia dell’NBA a segnare almeno 40.000 punti in carriera. (Fonte: Los Angeles Lakers).
Con i 26 punti messi a referto contro i campioni in carica dei Denver Nuggets, infatti, James è salito a 40.017 punti in 21 stagioni in NBA tra Cleveland Cavaliers (23.119 punti nelle due esperienze con i Cavs, dal 2003 al 2010 la prima e dal 2014 al 2018 la seconda), Miami Heat (7.919 punti dal 2010 al 2014) e, appunto, Los Angeles Lakers (8.979 punti dal 2018 ad oggi). Nonostante la sua grandezza sia sotto gli occhi di tutti, negli ultimi anni in molti lo hanno spesso definito in calo o, addirittura, non decisivo. Ciò anche e soprattutto in virtù dei tanti risultati negativi dei Lakers, anello vinto nel 2020 a parte.
Nel momento della verità, però, LeBron continua a rispondere sempre presente e non sembra avere alcuna intenzione di porsi limiti, nemmeno a 39 anni. Nonostante l’ultimo MVP vinto risalga al 2013 e gli anni successivi all’ultimo titolo conquistato gli abbiano riservato ben poche soddisfazioni a livello collettivo (nell’ordine, un’eliminazione al primo turno, una mancata partecipazione ai playoff e uno sweep ad opera dei futuri campioni dei Denver Nuggets per i Lakers dal 2021 allo scorso anno), LeBron James continua a dominare in lungo e in largo sul parquet e a dimostrare, semmai ce ne fosse bisogno, di essere ancora il numero uno.
A poco più di un mese dall’inizio dei playoff, i Los Angeles Lakers sembrano in graduale ripresa (record di 9 vittorie e 4 sconfitte da inizio febbraio ad oggi) e sono ancora in corsa per un posto ai playoff senza passare dall’insidioso play-in. Per riuscire nell’impresa servirà naturalmente la miglior versione possibile di LeBron James, che a 39 anni sta viaggiando a medie di 25.3 punti, 7 rimbalzi, 7.9 assist e 1.3 recuperi col 53% dal campo e il 41% da dietro l’arco. Numeri che denotano la sua enorme costanza e una continuità di rendimento senza eguali nella storia della pallacanestro. Se a ciò aggiungiamo che in questo periodo dell’anno il classe ‘84 si esalta particolarmente, i Lakers possono tornare a sognare in grande.
I Los Angeles Lakers celebrano lo storico traguardo dei 40.000 punti in carriera di LeBron James. (Fonte: Los Angeles Lakers).
Pur non essendo tra le favoritissime per la vittoria del titolo, infatti, i gialloviola possono contare su un fuoriclasse assoluto, un campione senza tempo. Con lui in campo, anche i più evidenti e apparentemente insormontabili ostacoli possono essere superati. La storia, del resto, lo dimostra. La stessa storia che LeBron James continua a riscrivere a suo piacimento, aggiungendo sempre più capitoli avvincenti al libro della sua gloriosa carriera.
Dal record di punti ai playoff a quello di punti totali in NBA, superando leggende del calibro di Michael Jordan e Kareem Abdul-Jabbar, al record dei 40.000 punti, passando per i 4 MVP della regular season e gli altrettanti titoli vinti, con annessi MVP delle Finals, LeBron continua a macinare record e traguardi da fantascienza. Oltre a ciò, più si alza l’asticella, più il livello delle sue prestazioni aumenta a dismisura. Nel corso della sua carriera, The Chosen One è stato (e continua ad essere) di tutto e di più. Tanto dominante atleticamente quanto intelligente nelle letture, sia in difesa che in attacco, e abile anche nei panni di rifinitore. La sua incredibile duttilità gli ha permesso di ricoprire con successo ogni ruolo, risultando determinante in entrambe le metà campo e sotto molteplici aspetti.
A lasciare di stucco tutti gli appassionati di basket non è soltanto la sua incredibile capacità di resistere al trascorrere inesorabile del tempo, ma anche e soprattutto il fatto che sia arrivato a 39 anni al top della forma fisica e mentale attraverso un processo di evoluzione costante, anno dopo anno, dal 2003 ad oggi. Una crescita tangibile, che però non ne ha mai snaturato la vera essenza. Dopo aver toccato quota 40.000 punti, LeBron è già focalizzato sul prossimo traguardo da centrare. Per la gioia di tutti gli amanti del basket e delle incredibili storie che sa regalarci.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Bleacher Report
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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