Alla T-Mobile Arena di Las Vegas va in scena la finalissima dell’NBA Cup tra gli Indiana Pacers e i Los Angeles Lakers, entrambe protagoniste di un cammino sin qui perfetto, con sei vittorie in altrettante gare disputate nell’in-season tournament. Gli uomini di Rick Carlisle, tra le migliori rivelazioni di quest’avvio di stagione, sono attualmente quinti a Est (12-8) e hanno sconfitto le prime due forze della Eastern Conference, i Boston Celtics ai quarti e i Milwaukee Bucks in semifinale.
I gialloviola guidati da Darvin Ham, dal canto loro, occupano il quinto posto nella Western Conference con un record di 14-9, a pari merito coi Denver Nuggets quarti, e hanno eliminato i Phoenix Suns ai quarti e i New Orleans Pelicans in semifinale. Oltre a ciò, LeBron e compagni possono vantare la miglior difesa dell’in-season tournament NBA con 102.3 punti concessi a partita, nonché il miglior net rating (20.3) e la miglior percentuale al tiro da tre punti (45%). Sia Lakers che Pacers, inoltre, hanno una striscia aperta di tre vittorie consecutive.
Sin dalla palla a due, la gara è molto combattuta e intensa, con i Lakers che provano a far valere la propria esperienza e i Pacers che rispondono a tono, impedendo ai gialloviola di piazzare dei parziali pesanti e restando a contatto per buona parte del match, ma non riuscendo mai a passare in vantaggio nel corso della sfida. Ad imporsi, infatti, sono i Los Angeles Lakers, che si aggiudicano il duello con gli Indiana Pacers (123-109) in quel di Las Vegas e risultano la prima squadra a trionfare nell’in-season tournament NBA, poco più di tre anni dopo il titolo vinto nella bolla di Orlando. Oltre al trofeo, i californiani si aggiudicano anche 500.000 dollari a testa.
LeBron James, reduce dalla partita più efficiente della sua carriera (30 punti, 5 rimbalzi e 8 assist con 9/12 dal campo e 4/4 da tre contro i Pelicans), mette a referto una doppia doppia da 24 punti, 11 rimbalzi, 4 assist e 2 recuperi, ma a finire sotto i riflettori è Anthony Davis (undici doppie doppie nelle ultime undici partite disputate), autore della sua miglior prestazione stagionale. AD, infatti, fa registrare una sontuosa doppia doppia da 41 punti, 20 rimbalzi, 5 assist e 4 stoppate col 67% al tiro (9/12), risultando a dir poco dominante su entrambi i lati del campo.
Ottimo anche l’apporto di Austin Reaves, che segna ben 28 punti in uscita dalla panchina con 9/15 dal campo, mentre Cam Reddish fa la differenza con un’ottima difesa per tenere a bada Tyrese Haliburton. Quest’ultimo, miglior assistman della regular season e dell’in-season tournament NBA con 13.7 passaggi vincenti a partita, chiude con 20 punti e 11 assist con 8/14 al tiro, ma non riesce a trascinare i suoi a una vittoria che avrebbe rappresentato la ciliegina sulla torta di una cavalcata a dir poco straordinaria per i giocatori dei Pacers, che per il secondo posto nel torneo ricevono 200.000 dollari ciascuno.
Si fanno apprezzare anche il sophomore Bennedict Mathurin e Aaron Nesmith, che combinano per 35 punti dalla panchina (20 per il primo, 15 per il secondo), mentre Obi Toppin chiude a quota 13 punti. I Pacers commettono qualche errore di troppo, non sono precisi, reattivi e belli da vedere come nelle gare vinte con Celtics e Bucks, ma riescono comunque a restare in corsa fino al quarto quarto. A tagliare loro le gambe è soltanto un parziale di 15-3 in favore dei Lakers nel corso del quarto quarto, con i californiani che passano dal 100-96 al 115-99, archiviando di fatto la pratica.
I Lakers, dal canto loro, confermano di essere una squadra di alto livello, e non solo per la netta affermazione che ne certifica l’ottimo stato di forma. Nel corso dell’NBA Cup, i gialloviola hanno dato l’impressione di essere una squadra capace di stare sempre sul pezzo, sia in difesa che in attacco, e di avere tutte le carte in regola per puntare a grandi traguardi. Dopo un avvio di stagione tutt’altro che memorabile, con cinque ko nelle prime otto partite, i Lakers hanno trovato la quadra, soprattutto dal punto di vista mentale, e intendono far sì che la vittoria dell’in-season tournament sia solo un punto di partenza.
LeBron James, che in carriera aveva già dato parecchi dispiaceri ai tifosi degli Indiana Pacers, eliminandoli cinque volte dai playoff (di cui due alle finali di Conference) con i Miami Heat e i Cleveland Cavaliers tra il 2012 e il 2018, viene premiato con l’MVP dell’in-season tournament, in virtù di medie di 26.8 punti, 7.5 rimbalzi, 8.2 assist e 1.5 palle rubate col 59% dal campo e il 62.5% da dietro l’arco. Numeri da capogiro per lui, che tra poco più di due settimane spegnerà 39 candeline.
La prima edizione dell’in-season tournament volge così al termine dopo poco più di un mese. Nonostante lo scetticismo di numerosi appassionati e addetti ai lavori, la nuova formula studiata per rendere più interessante anche le fasi iniziali della regular season ha convinto tutti in men che non si dica, proprio com’era avvenuto per il play-in. L’NBA Cup ha messo in evidenza tante partite combattute e appassionanti dal primo all’ultimo istante, risultando un vero e proprio antipasto dei playoff in largo anticipo. Il commissioner Adam Silver, dunque, può esserne più che soddisfatto.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Fox 59
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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