Free agent dal termine della scorsa stagione, Blake Griffin ha annunciato ufficialmente il proprio ritiro dall’NBA dopo 14 stagioni tra Los Angeles Clippers, Detroit Pistons, Brooklyn Nets e Boston Celtics. 35 anni compiuti lo scorso 16 marzo, il lungo nativo di Oklahoma City non scendeva in campo da gara-5 del primo turno dei playoff 2023, in cui i suoi Boston Celtics persero 119-117 contro gli Atlanta Hawks (2 rimbalzi in 6’ per lui).
Selezionato con la prima scelta assoluta al Draft 2009 dai Los Angeles Clippers, che lo preferiscono a giocatori del calibro di James Harden, Stephen Curry, DeMar DeRozan e Jrue Holiday, Griffin indossa la maglia dei californiani per otto anni e mezzo, mettendo a referto medie di 21.6 punti, 9.3 rimbalzi, 4.2 assist e una palla recuperata col 51% dal campo in 504 partite. In quel di Los Angeles vince il premio di Rookie of the Year nel 2011 e viene convocato in cinque occasioni all’All-Star Game (2011, 2012, 2013, 2014 e 2015).
Al fianco di giocatori come Chris Paul, DeAndre Jordan, J.J. Redick e Jamal Crawford dà vita all’era della Lob City, contrassegnata da giocate leggendarie, ma anche da scottanti disfatte per i Clippers. Nel 2017-2018, a metà stagione, approda ai Detroit Pistons, con cui nel 2018-2019 fa registrare medie di 24.5 punti, 7.5 rimbalzi e 5.4 assist col 46% al tiro e il 36% da dietro l’arco, venendo selezionato per il sesto e ultimo All-Star Game della sua carriera.
Nel marzo 2021, dopo aver concordato il buyout con i Pistons, si accorda al minimo salariale con i Brooklyn Nets di Kevin Durant, Kyrie Irving e James Harden, con cui resta fino al 2022, quando firma coi Boston Celtics. Tra Brooklyn e Boston, mette insieme appena 17 minuti per partita in 123 partite in due anni e mezzo, con 6.4 punti, 4.1 rimbalzi e 1.9 assist di media. Nel corso della sua carriera, Griffin è stato spesso martoriato dagli infortuni, tanto da aver saltato l’intera stagione da rookie nel 2009-2010.
“Non avrei mai pensato che avrei scritto una lettera per annunciare il mio ritiro dal mondo del basket. Se ripenso alla mia carriera, non posso non esprimere immensa gratitudine. Sono grato per ogni singolo momento, non solo quelli belli: le vittorie, i premi, le schiacciate, i momenti felici con la mia famiglia, i miei amici, i tifosi, i miei compagni di squadra e gli allenatori. Sono grato anche per i momenti meno belli: le sconfitte, gli infortuni, gli interventi chirurgici e l’odio degli haters. Tutte queste esperienze hanno reso i miei 14 anni in NBA indimenticabili. Il gioco del basket mi ha dato tanto e non cambierei nulla di quanto ho vissuto. Grazie.”, riporta un estratto della lettera pubblicata da Blake Griffin sui propri canali social per annunciare la decisione di ritirarsi dal basket giocato.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: NBA.com
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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