La 34ª giornata di Serie A si apre con l’anticipo delle 20:45 di venerdì tra Frosinone e Salernitana. Dopo nemmeno dieci minuti di gioco, Sambia commette fallo su Valeri in area di rigore, regalando un penalty ai padroni di casa. Soulé non sbaglia dagli undici metri, portando in vantaggio il Frosinone. Al 25’ arriva il raddoppio dei ciociari, con Brescianini che riceve da Valeri e batte Costil da distanza ravvicinata. Partita in ghiaccio per il Frosinone, che nella ripresa gestisce senza particolari patemi d’animo il doppio vantaggio.
Ci pensa poi Zortea a calare il tris all’85’, superando Costil con un bel mancino nell’angolino basso alla destra del portiere francese. La gara si conclude sul 3-0 per gli uomini di Di Francesco, che conquistano tre punti fondamentali per continuare a credere nella salvezza. I ciociari, che non vincevano in Serie A addirittura dallo scorso 21 gennaio, salgono così a 31 punti. La Salernitana, dal canto suo, retrocede ufficialmente in Serie B dopo tre anni.
Nell’anticipo del sabato, alle ore 15, il Lecce ospita il Monza, con l’obiettivo di dare continuità alle preziose vittorie con Empoli e Sassuolo e archiviare la pratica salvezza. Dopo un primo tempo tutto sommato equilibrato, in avvio di ripresa i salentini sfiorano il vantaggio con Krstović. Proprio quest’ultimo si rende autore del gol dell’1-0 in pieno recupero, non lasciando scampo a Di Gregorio con un bel destro dal limite dell’area. Il Lecce accarezza la terza vittoria consecutiva, ma Venuti regala un calcio di rigore al Monza con un fallo di mano in area a tempo praticamente scaduto.
Dal dischetto va Pessina, che spiazza Falcone e sigla l’1-1 che certifica la salvezza dei brianzoli. Questi ultimi erano già tranquilli da tempo, avendo disputato un altro campionato molto positivo. Agli uomini di Palladino mancava soltanto la certezza aritmetica di disputare il prossimo torneo di Serie A. Garanzia che arriva, appunto, proprio in seguito al pari sul campo del Lecce. Dal canto suo, la squadra di Gotti può rammaricarsi per i due punti persi al fotofinish, ma al contempo resta imbattuta e si avvicina ulteriormente all’obiettivo salvezza.
Alle 18 tocca allo scontro diretto tra Juventus e Milan. I bianconeri, terzi con 64 punti e reduci da una sola vittoria nelle ultime sette partite di campionato, hanno l’occasione di portarsi a -2 dai rossoneri e rientrare in corsa per il secondo posto. Sul finire del primo tempo ci prova Vlahović, che impegna Sportiello su calcio di punizione. Quest’ultimo risponde presente anche sui tentativi di Kostić e Danilo in avvio di ripresa, così come su un colpo di testa di Milik a poco più di un quarto d’ora dal termine.
Nel finale, ci pensa Thiaw a salvare i suoi. Il difensore tedesco si oppone al tentativo di Rabiot, pronto a ribadire in rete dopo che Sportiello aveva perso il pallone su un colpo di testa di McKennie. La gara si conclude così a reti bianche. Un punto a testa che non cambia la situazione delle due squadre. Se il Milan resta secondo a +5 sulla Juventus terza, i bianconeri rischiano di farsi agganciare in classifica dal Bologna.
Il sabato targato Serie A si chiude con la sfida tra Lazio e Verona alle 20:45. I biancocelesti dell’ex Tudor si rendono pericolosi al 19’, con Montipò che mura un tentativo di Isaksen. Gli ospiti rispondono a dieci minuti dall’intervallo: Mandas esce male, Noslin apparecchia la tavola per il gol di Świderski, ma quest’ultimo sbaglia clamorosamente a porta sguarnita. Al 48’, Felipe Anderson colpisce la traversa direttamente da calcio d’angolo. Poco dopo l’ora di gioco, ci prova anche Luis Alberto, che non inquadra la porta con un pallonetto sull’uscita di Montipò.
Stessa sorte per Pedro, che al 66’ si presenta davanti a Montipò ma la mette sul fondo. Al 69’, il portiere degli ospiti respinge un mancino di Castellanos. Il gol della Lazio è nell’aria e arriva al 72’. La firma è dell’ex di turno Zaccagni, che scambia con Luis Alberto e batte Montipò. All’82’, gli scaligeri hanno la chance di riportare il punteggio in equilibrio, ma Mandas nega il gol a Coppola. Tre minuti più tardi, Pedro colpisce il palo su punizione. Nonostante le difficoltà, la Lazio batte il Verona di misura (1-0) e centra la quarta vittoria di fila tra Serie A e Coppa Italia.
La prima gara della domenica mette di fronte l’Inter campione d’Italia e il Torino, che si affrontano nel lunch match delle 12:30. La prima occasione degna di nota capita sui piedi di Zapata, sul cui destro è attento Sommer. L’attaccante colombiano ci prova anche di testa, con la palla che termina di poco a lato. Dopo un primo tempo molto bloccato (0-0 il punteggio all’intervallo), all’inizio della ripresa Tameze viene espulso per fallo da ultimo uomo su Mkhitaryan.
L’episodio spiana la strada all’Inter, che passa in vantaggio al 56’ con Çalhanoğlu, a segno con un sinistro che non lascia scampo a Milinković-Savić. All’ora di gioco, Ferrieri Caputi indica il dischetto per un fallo in area di Lovato su Thuram. Dagli undici metri, il solito Çalhanoğlu non sbaglia. Nove rigori realizzati su altrettanti calciati per il centrocampista turco, che sale così a quota 13 gol in campionato (terzo miglior marcatore del torneo dopo il compagno di squadra Lautaro Martínez e Vlahović). Il match si conclude sul 2-0 per l’Inter e al triplice fischio si scatena la festa Scudetto nerazzurra.
Alle 15 scendono in campo Bologna e Udinese, protagoniste di momenti decisamente opposti: cinque risultati utili consecutivi per i felsinei, altrettante gare di fila senza vittorie per i friulani. La prima frazione di gioco offre poche emozioni, con le due squadre che si studiano. In pieno recupero, ci pensa Payero a rompere l’equilibrio. Il centrocampista argentino si rende autore del tap-in vincente su una conclusione deviata di Samardžić.
Quest’ultimo viene steso da Beukema al 64’, propiziando il cartellino rosso per il difensore olandese. Nonostante l’uomo in meno, il Bologna riesce a evitare la sconfitta. È ancora una volta Saelemaekers a risultare decisivo per i felsinei. Il belga, arrivato in prestito dal Milan, sorprende Okoye con un tiro cross su calcio di punizione dalla trequarti sinistra, realizzando il suo secondo gol consecutivo, nonché il terzo nelle ultime quattro partite. Finisce 1-1 tra Bologna e Udinese, con Cannavaro che conquista il suo primo punto alla guida dei bianconeri.
Alle 18, il Napoli riceve la Roma al Maradona. Dopo un primo tempo a ritmi molto bassi (la prima frazione si accende soltanto nel finale, con i padroni di casa che vanno più volte vicini al vantaggio), nel secondo tempo gli ospiti sbloccano l’incontro con un calcio di rigore di Dybala al 59’. Appena cinque minuti più tardi, Olivera trova il pari con un tiro dal limite dell’area su cui la deviazione di Kristensen risulta decisiva per beffare Svilar. Al 74’, il portiere serbo ipnotizza Osimhen, ma dopo dieci minuti non può nulla sul calcio di rigore del nigeriano.
I giallorossi trovano il pari all’88’: Abraham colpisce di testa sugli sviluppi di un corner e segna il suo primo gol stagionale. Napoli e Roma pareggiano dunque 2-2, un punto che serve a poco a entrambe: gli azzurri si allontanano sempre di più dalla zona coppe europee, mentre i capitolini sprecano un’importante chance per rientrare in corsa per il quarto posto e devono guardarsi le spalle, con l’Atalanta, che ha una partita in meno, distante soltanto due punti.
La Dea, che gioca proprio in contemporanea al match tra Napoli e Roma, ospita l’Empoli. Il primo tempo è tutt’altro che esaltante, con i bergamaschi che controllano il gioco senza riuscire ad affondare il colpo vincente per buona parte della prima frazione. Le cose cambiano nel finale, con Pezzella che commette fallo su El Bilal Touré in area di rigore e regala un penalty all’Atalanta. Dal dischetto va Pašalić, che batte Caprile e ritrova il gol in campionato dopo poco più di due mesi. In avvio di ripresa, Lookman si invola verso la porta dell’Empoli e firma la rete del raddoppio, toccando quota 11 gol tra tutte le competizioni.
Al 60’, l’attaccante nigeriano finta il tiro di destro e calcia col sinistro, mettendo il pallone di poco a lato. Seconda vittoria consecutiva in Serie A per l’Atalanta, che si impone per 2-0 e mette nel mirino il quinto posto, l’ultimo valido per la qualificazione alla fase a gironi di Champions League. Torna a perdere, invece, l’Empoli, che in trasferta non vince dallo scorso 24 febbraio (quattro sconfitte nelle ultime quattro partite giocate lontano dal Castellani).
Nel posticipo delle 20:45, la Fiorentina sfida il Sassuolo al Franchi. I viola impiegano 17’ a trovare il gol del vantaggio, con Sottil, ricevuto da Arthur, che batte Consigli con un bel destro dal limite. Al 54’, Martínez Quarta raddoppia di testa su un altro assist di Arthur. Tre minuti dopo, il Sassuolo riapre tutto con un gran gol di Thorstvedt, che con una bellissima giocata si gira in area e fa secco Christensen con un sinistro potente. La rete del centrocampista norvegese rimette in partita i neroverdi, ma è un fuoco di paglia. Nell’azione successiva, infatti, Nico González trova il 3-1 di testa su cross di Sottil.
La rete dell’argentino taglia definitivamente le gambe al Sassuolo. Al 62’, la Fiorentina cala il poker con un destro vincente di Barak e quattro minuti più tardi Nico González va ancora a segno, scambiando con Barak e battendo Consigli di prima intenzione. Notte fonda in casa Sassuolo: i neroverdi crollano sotto i colpi della Fiorentina (secondo ko consecutivo) e restano al penultimo posto con 26 punti, a -5 dalla salvezza. I viola, invece, si rimettono in corsa per un posto nelle coppe europee.
Nell’ultima partita della 34ª giornata di Serie A si affrontano Genoa e Cagliari. Al 17’, il Grifone la sblocca con Thorsby, pescato in area da un bel cross di Sabelli: l’ex centrocampista anticipa Hatzidiakos di testa e porta avanti i suoi. Dieci minuti dopo arriva il raddoppio, firmato da Frendrup, che con un piattone destro la mette all’incrocio, dove Scuffet non può arrivare. Nella ripresa, poco dopo l’ora di gioco, Guðmundsson cala il tris. L’islandese sfrutta un rimpallo, si ritrova a tu per tu con Scuffet e lo batte da due passi. La netta vittoria casalinga permette al Genoa di tagliare il traguardo della salvezza con quattro giornate d’anticipo. Gli uomini di Gilardino, infatti, salgono a 42 punti, a +11 sul terzultimo posto. Il Cagliari di Ranieri, invece, resta invischiato nella lotta per non retrocedere, essendo a +3 sull’Udinese terzultimo.
THIAW − Il Milan si presenta alla gara dell’Allianz Stadium con la Juventus con tanti giocatori indisponibili e con le scorie del derby perso. Non il miglior biglietto da visita possibile per i rossoneri, che trovano però risposte importanti da Thiaw. Il difensore tedesco, infatti, si rende autore di un’ottima prestazione. Tiene a bada Vlahović e Milik senza particolari patemi d’animo e salva sulla linea su Rabiot nel finale. SOLIDO
ÇALHANOĞLU − Tra i principali protagonisti dello Scudetto vinto dall’Inter, il centrocampista turco si prende nuovamente la scena nel match vinto contro il Torino, il primo da campioni d’Italia. Il numero 20 scocca il mancino vincente al 56’ e raddoppia su rigore appena quattro minuti dopo, firmando così la sua seconda doppietta stagionale. Al 63’, esce tra gli applausi scroscianti del pubblico di San Siro, lasciando il posto ad Asllani. ARMA IN PIÙ
SVILAR − Il Napoli non è certo la squadra schiacciasassi dello scorso anno, ma disputa un’ottima gara, senza dubbio una delle migliori in una stagione da dimenticare. 9 tiri nello specchio della porta per gli azzurri, che trovano il gol con un tiro deviato di Olivera e un rigore di Osimhen. Nelle altre situazioni, Svilar si esalta e si rende autore di una serie di parate tanto belle quanto decisive. Tra le 7 parate del portiere serbo, spiccano quelle sui tentativi di Osimhen e Lobotka. MURO INVALICABILE
LOOKMAN − Straripante e incontenibile per la malcapitata retroguardia dell’Empoli, che prova a fare di tutto per contenerlo, senza successo. Mette il punto esclamativo sulla vittoria dell’Atalanta con un gol d’autore. Per niente appagato dopo il nono gol in campionato, va più volte vicino alla doppietta. SCATENATO
OKOYE − Vanifica il gol del vantaggio di Payero con un errore clamoroso su un calcio di punizione di Saelemaekers. Valuta male la traiettoria del belga, che lo beffa nel finale e impedisce all’Udinese di tornare a vincere. Due punti persi, peraltro in superiorità numerica, che possono costare caro ai friulani nella corsa salvezza.
ŚWIDERSKI − L’attaccante polacco offre una prova non negativa nel complesso, ma l’incredibile errore a porta vuota con cui spreca malamente un suggerimento di Noslin non può non incidere sulla sua valutazione. A dieci minuti dal termine del primo tempo, un gol avrebbe permesso al Verona di iniziare il secondo tempo in vantaggio. Un errore gravissimo, che pesa maggiormente vista la sconfitta di misura.
FERRARI − Il capitano del Sassuolo vive una serata da incubo, non riuscendo in alcun modo a limitare gli ispiratissimi attaccanti della Fiorentina. Esce dal campo col mal di testa, che non gli passerà di certo se dovesse decidere di dare uno sguardo alla classifica. Il Sassuolo è penultimo, con ben 20 sconfitte e 70 gol subiti (soltanto la Salernitana, già retrocessa, ha fatto peggio dei neroverdi finora). ALLO SBANDO
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Lega Serie A
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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