Agatino Botta, l’uomo 93enne investito venerdì scorso da un’auto pirata in Corso Italia, é morto stanotte all’ospedale Garibaldi di Catania. I parenti della vittima lanciano un appello social: aperta la caccia all’assassino.
L’incidente, fatale per Agatino Botta, é avvenuto in Corso Italia a Catania, intorno alle 8:20 del mattino. L’uomo, 93 anni, stava attraversando sulle strisce pedonali quando é stato travolto da un auto. Il conducente, la cui identità è ancora un mistero, non si é fermato a prestare i dovuti soccorsi e ha lasciato l’anziana vittima per strada.
Agatino Botta non è morto sull’impatto, nonostante abbia riportato gravi ferite e una frattura al femore, dovuta all’impatto con l’asfalto. È stato trasportato con un’ambulanza al pronto soccorso, dove sono stati prestati i primi soccorsi. Successivamente é stato trasportato all’Ospedale Garibaldi, dove é stato sottoposto a un intervento chirurgico. Qui é deceduto dopo due giorni di coma.
Il conducente, secondo quanto ricostruito da una prima denuncia, inizialmente si sarebbe allontanato dal luogo dell’impatto per poi tornare indietro e dire ad alcuni passanti di aver visto l’anziano signore cadere da solo.
Sono già in corso le indagini delle polizia, che intende acquisire le immagini dei sistemi di videosorveglianza in zona per individuare la targa dell’auto-pirataauto-pirata e risalire all’identità del conducente.
Nel frattempo la famiglia della vittima lancia un appello social: “Il signor Agatino Botta, ex portiere del civico 69, mentre attraversava sulle strisce pedonaliattraversava sulle strisce pedonali col semaforo verde, é stato travolto e scaraventato da un auto pirata davanti il negozio Dan John, uccidendolo dopo due giorni di coma all’ospedale. Chiunque abbia visto mi contatti: le telecamere della zona sono al vaglio della Polizia, l’assassino ha i giorni contati”.
E poi conclude: “Si perde un altro pezzo di puzzle di uomini del glorioso Corso Italia”
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.