Due ore prima del fischio finale gli occhi di Mezza Italia puntavano sul Catania: una situazione ai limiti del caso clinico poneva i rossoazzurri di Zeoli in bilico tra il sogno B, la permanenza in C e l’incubo D.
Il goal di Cianci permette ai rossoazzurri di scacciare lo spauracchio play-out e accedere a quei play-off conquistati grazie alla Coppa Italia di C. La prestazione del numero 90 rappresenta il suo splendido stato di forma: 5 goal dalla Turris al Benevento. “Finalmente un mio goal vale i 3 punti”, commenta l’attaccante in conferenza: i goal contro Turris, Giugliano e Sorrento, infatti, sono arrivati in occasione di 3 sconfitte.
Fondamentale il ruolo di Di Carmine, sempre più in simbiosi con l’autore del goal vittoria. Spiccano anche le prestazioni di Furlan, risolutivo negli ultimi metri, Quaini e Cicerelli. L’ex Lazio sembra essersi calato benissimo nel ruolo di mezz’ala, cucito da Zeoli in virtù dell’assenza di Peralta, il cui apporto tecnico tattico non può che mancare ai rossoazzurri.
Non mancano i momenti di difficoltà, tuttavia, su cui urge porre rimedio. Il Benevento evidenza maggior semplicità nel disimpegno, mentre il Catania, che spicca nella fase di prima pressione, non riesce spesso e volentieri a uscire palla al piede dalla propria metà campo.
Pirotecnico e di grande supporto, come sempre, il pubblico del Massimino. 18.559 spettatori senza sosta trascinano l’elefante verso l’unico risultato possibile ieri sera. Poi in chiusura i fischi, che Zeoli commenta senza mezzi termini in conferenza: “Il pubblico di Catania non ha mai fatto mancare il supporto, riempiendo lo stadio sempre. Siamo noi, adesso, che dobbiamo trasformare i fischi in applausi, certamente non basta solo questa vittoria per farlo.
Francesco Mascali
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