Il Catania si apprestava a vivere la prima partita al Massimino dei play-off con i favori del pronostico: stadio sold-out e ben 3 risultati possibili. Il pubblico rossoazzurro, come sempre encomiabile, certamente si aspettava più di una sconfitta in favore dei giovani bergamaschi ed esce dallo stadio consapevole delle potenzialità ma anche e soprattutto dei tanti rischi corsi durante tutta la gara.
Il primo tempo, appannaggio dell’Atalanta U23 – eccezion fatta per il goal divorato da Cicerelli – esalta un Furlan in grande spolvero. L’estremo difensore etneo è nella seconda frazione che tira il meglio, sventando le occasioni più pericolose provenienti da Cissè, Diao e compagni. Preoccupano a tal proposito i tanti rischi corsi dalla retroguardia catanese, su cui Zeoli, in conferenza stampa, predica calma: “siamo in una fase in cui incontreremo squadre forti e ben attrezzate, pensare di non concedere nulla è impossibile”.
Cenni positivi arrivano dalla manovra offensiva, che esalta i movimenti di esterni, mezz’ali e le due punte. Tre legni strozzano l’urlo del Cibali, mentre le tante occasioni divorate dagli attaccanti destano preoccupazione: nelle partite che contano sbagliare certe occasioni può risultare fatale. Sembra comunque che il 3-5-2 abbia dato identità e carattere ai ragazzi di Zeoli, molto più pericolosi in avanti rispetto al passato.
Solo due giorni per riposare, ricaricare le pile e preparare la gara d’andata contro l’Avellino: una squadra che ha vinto sia la gara d’andata che quella di ritorno in regular season con ben 7 goal all’attivo. Sembra scontato, dunque, dire che il sorteggio poteva essere più benevolo per il Catania, che si è dimostrato comunque avversario ostico nelle gare da dentro-fuori.
Francesco Mascali
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