LECCE – A conclusione di una complessa attività investigativa, gli agenti della Squadra Mobile, nella scorsa serata, hanno dato esecuzione a 2 misure coercitive, emesse dal GIP del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di: Maiorano Mirko, nato a San Cesario di Lecce il 23.09.1992, e Calò Giovanni, nato a Copertino il 06.06.1987, ritenuti responsabili, a vario titolo, della commissione di ben 11 rapine, perpetrate con l’uso di armi, tra il mese di settembre e il mese di novembre 2018 a danno di esercizi commerciali di Lecce e Provincia. Gli stessi dovranno, altresì, rispondere di porto illegale di armi alterate, detenzione illegale di munizioni e ricettazione, in concorso tra loro e con altri soggetti in corso di identificazione.
L’attività investigativa, supportata, nella fase operativa, anche da presidi video appositamente installati dagli investigatori e posti a copertura di alcune aree ritenute di interesse strategico per le investigazioni, perlopiù individuati nell’abitato del comune di Monteroni di Lecce, ha consentito, all’esito, di ricostruire con dovizia di particolari almeno 11 episodi delittuosi verificatisi tra Lecce e provincia.
In particolare, le azioni delittuose contestate a vario titolo ai due, in concorso con altri soggetti in corso di identificazione, sono:
Entrambi gli indagati, ai quali è stata notificata la menzionata misura, si trovavano già in stato di custodia cautelare, il Maiorano in carcere e il Calò agli arresti domiciliari. Gli stessi, infatti, furono tratti in arresto, sempre da questa Squadra Mobile, a seguito dell’ultima rapina consumata in ordine di tempo, e cioè quella del 17 novembre del 2018 allorché, armati di un fucile a canne mozze, assaltarono e rapinarono il supermercato Mello di Monteroni.
Nella circostanza, sulla scorta delle evidenze investigative gli agenti della Squadra Mobile, riuscirono a intervenire con tempestività rintracciando, poco dopo la consumazione dell’evento, Maiorano, nascostosi in un appartamento disabitato attiguo alla sua abitazione, e traendolo in arresto nella flagranza del reato. Le successive attività di ricerca, eseguite in locali risultati disponibili, hanno poi permesso di recuperare, in un locale box, il fucile a canne mozze utilizzato, una pistola cal.45, oltre a 150 munizioni cal.45 e cal.12, una moto di grossa cilindrata provento di furto, già utilizzata per la fuga nella maggior parte dei colpi messi a segno dal gruppo, nonché diverso altro materiale, tra cui passamontagna, giubbotti, zaini, caschi, poi rivelatosi di estrema utilità per una puntuale ricostruzione dei vari episodi delittuosi contestati .
Calò è stato posto in stato di fermo di P.G. l’indomani della consumazione della suddetta rapina e associato, anch’egli, presso la casa Circondariale di Lecce. Per quest’ultimo episodio, ovvero per la rapina del 17 novembre 2018, sia Maiorano Mirko che Calò Giovanni sono stati già condannati, in primo grado, alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione.
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