Oggi 25 Marzo 2024 ricorre il “Dantedì“, la giornata mondiale dedicata al sommo poeta italiano, Dante Alighieri. Vediamo più da vicino la figura del poeta e i vari eventi in suo onore sparsi sul territorio italiano.
Il “Dantedì” si celebra ogni anno il 25 marzo per ricordare uno dei poeti più illustri della nostra letteratura, la cui fama arriva addirittura oltre oceano. L’idea di dedicare una giornata in onore del padre della lingua italiana venne in mente al giornalista e scrittore Paolo di Stefano che, in un editoriale del Corriere della Sera, aveva sottolineato la mancanza in Italia di una giornata in onore del Sommo Poeta. È solito infatti, presso i paesi esteri, la commemorazione dei più celebri e rappresentativi autori con giornate a loro dedicate. Per esempio a Dublino si tiene la “Bloomsday” in onore di James Joyce. Dopo tale sollecitazione e in seguito a un incontro tra il giornalista e il linguista e filologo Francesco Sabatini, il 4 luglio del 2019 viene istituita la giornata dedicata a Dante Alighieri.
Riguardo alla scelta del giorno in cui far ricadere annualmente la ricorrenza, venne scelto il 25 marzo. Tale data dovrebbe corrispondere all’inizio del viaggio che Dante personaggio compie all’interno della “Commedia“, il celebre poema sul viaggio ultraterreno nei tre regni dell’oltretomba. Il primo canto dell'”Inferno“, considerato introduttivo dell’intero poema, si colloca nella notte tra il 24 e il 25 marzo del 1300. La “Commedia” prende avvio con il celebre endecasillabo “Nel mezzo del cammin di nostra vita“. Proprio questo verso incipitario darebbe le informazioni sull’età anagrafica del protagonista e del suo autore. La sua età corrisponderebbe a circa 35 anni, in quanto l’età media tra il 1200 e il 1300 corrispondeva più o meno a settant’anni.
Italo Calvino, in un celebre saggio dal titolo “Perchè leggere i classici“, afferma: “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire“. Questa riflessione sembra cadere a pennello per la “Commedia“, un’opera i cui riferimenti letterari giungono fino a giorni nostri e di cui non smetteremo mai di sentir parlare (ci si augura!). Anche se Dante viene maggiormente ricordato per quella che Boccaccio definì nel 1400 la “Divina Commedia“, il poeta fiorentino scrisse molto altro, ed è bene ricordarlo. Fu autore di opere in versi e in prosa su cui per secoli e ancora oggi la comunità degli studiosi si interroga. Ricordiamo la raccolta antologica di liriche “Vita Nova” in cui Dante racconta la propria storia d’amore tormentato con Beatrice. Proprio qui viene presentata per la prima volta la donna che sarà poi la figura centrale e motivo stesso della nascita della “Commedia“.
Dante non fu solamente un poeta, ma dobbiamo anche immaginarlo come un uomo attivo del suo tempo. Il “Ghibellin Fuggiasco“, come lo definisce Foscolo, fu un uomo molto impegnato politicamente e tale impegno ne decretò anche l’esilio dalla sua amata Firenze. Scrisse molti trattati di svariato tema come “Monarchia” di stampo politico e il “De vulgari eloquentia” sulla lingua volgare.
La grandezza riconosciuta a Dante non si misura certamente in base all’istituzione di un giorno a lui dedicato, che si pone solamente come ciliegina sulla torta di una già ampia attenzione sul poeta. Consolidano la vasta tradizione di studi danteschi i moltissimi studi e l’istituzione di una Società Dantesca, presente non solo in Italia, ma in molti altri paesi del mondo.
In occasione dell’edizione di quest’anno del Dantedì, le associazioni culturali hanno organizzato varie iniziative su tutto il territorio nazionale. Molto importati sono gli eventi organizzate nelle due città più vicine alla biografia dantesca. A Firenze, presso la sede dell’Accademia della Crusca, si terrà una lezione colloquiale dal titolo “Testo e lingua della Commedia“. In seguito l’attore Gabriele Lavia reciterà alcuni passi della “Commedia“. A Ravenna, città in cui è sepolto il poeta, si svolgerà un articolato calendario di eventi. Ricordiamo in particolare la lettura del primo canto del Purgatorio che si terrà oggi pomeriggio proprio davanti alla tomba del Sommo Poeta.
A Roma l’Inferno dantesco incontra l’intelligenza artificiale. Il Maxxi di Roma ha organizzato una mostra che si terrà fino al 28 aprile. Riccardi Boccuzzi ha ideato con l’intelligenza artificiale delle immagini che ripercorrono il viaggio di Dante e della sua guida Virgilio proprio presso l’Inferno.
In occasione del Dantedì di quest’anno torna in ben 400 sale cinematografiche italiane il docu-film “Mirabile Visione: l’Inferno“ del regista Matteo Gagliardi. L’iniziativa riguarda principalmente il mondo scolastico in quanto molte proiezioni sono avvenute proprio durante la mattinata, coinvolgendo le classi di molte scuole italiane. Questo film non è solamente una narrazione delle storie più famose della prima cantica del poema, ma una rivisitazione attualizzata e visionaria dell’Inferno dantesco. L’opera presenta molti riferimenti alla società odierna raccontata attraverso paralleli d’indagine letteraria che si riferiscono all’infernale regno descritto da Dante.
Fonte Foto in evidenza: Point
Alessia La Porta
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Nata a Taormina nel 2001 sotto il segno del toro che le ha conferito tanta pigrizia, ma anche caparbietà. Amante di tutto ciò che c’è di bello al mondo e delle belle lettere, dopo la maturità classica si è iscritta alla facoltà di lettere a Catania. Ha sin da piccola amato leggere e scrivere, passioni di cui non può fare a meno tanto da sperare un giorno di farne un lavoro. Sogna spesso troppo in grande, ma d’altronde, audantes fortuna iuvat, o no?