«24 momenti di gioia. In 24 città. Per 24 ore». È questo lo slogan dell’iniziativa di McDonald’s che ha coinvolto lo scorso 24 marzo migliaia di persone in tutto il mondo. Il capostipite dei fast-food ha lanciato una campagna globale per connettere nativi digitali provenienti da ogni parte del pianeta, chiedendo loro di mettere da parte la solita routine per condividere tutti insieme attimi pieni di sorrisi.
L’iniziativa ha preso il via in Australia, dove i clienti si sono tuffati in una grande piscina a forma di tazza di caffè riempita con numerose palline, ed ha proseguito in altre città con altrettanti eventi bizzarri: in Nuova Zelanda i “Big Mac” cantavano, grazie ad alcuni meccanismi introdotti all’interno delle scatole; nel Vietnam centinaia di scooteristi incolonnati superavano uno speciale Drive-Thru per prendere un panino; in Brasile una sfida contro il tempo obbligava i clienti a riscattare un coupon ghiacciato prima che si fosse sciolto. I’m lovin’it 24 ha ospitato anche alcune performance musicali, come quella della McOrchestra a Vienna, oltre al concerto della cantante pop Jessie J da un red-bus londinese e l’evento finale di Los Angeles, dove Ne-Yo, stella dell’R&B, ha eseguito un brano composto proprio per questa occasione speciale.
In Italia due eventi speciali hanno portato 20.000 persone a riversarsi nelle strade, tutti rigorosamente in pigiama: a Milano il centro del ristorante si è trasformato in una gigantesca camera da letto, mentre Catania ha visto esibirsi il cantante Lorenzo Fragola, vincitore della ultima edizione del talent show X Factor, anch’egli in tenuta da notte.Tutti i partecipanti alla campagna, che si sono presentati come appena usciti dal letto tra le 7:30 e le 10:30, hanno usufruito di una colazione gratis e hanno ottenuto delle card che permettono loro di fare lo stesso anche nei successivi 24 giorni.
E a Napoli? Centinaia di giovani hanno partecipato attivamente, scatenando polemiche tra gli abitanti della città partenopea, considerata da molti la patria del caffè. Alcuni proprietari di bar e caffetterie hanno infatti intenzione di organizzare una giornata all’insegna dei prodotti tipici della pasticceria napoletana, contrapposta al cibo-spazzatura della multinazionale. Babà, sfogliatelle e caffè verranno offerti a tutti coloro i quali porteranno con sé qualcosa di tipicamente napoletano, che sia un libro o un oggetto che rimandi alla tradizione campana.
L’iniziativa, lanciata da Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e da Gianni Simioli de La Radiazza, potrebbe diventare una grande occasione per condividere elementi di gran lunga più importanti dei videoclip e dei selfies, qualcosa di cui non dovremmo mai dimenticarci, ovverosia la nostra cultura e le nostre tradizioni. La speranza è che questo evento possa, partendo da Napoli, coinvolgere altre città ed avere un importante impatto mediatico: in un mondo in cui si crede che l’unica cosa che conta davvero sia il denaro è importante dimostrare il valore della cultura e delle tradizioni, e questa potrebbe davvero rivelarsi un’ottima occasione.
Claudio Pennisi
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