BERLINO – Girovagando lungo le strade del quartiere Prenzaluer Berg, si può vedere una vera e propria “biblioforesta” nel bel mezzo della città. Fenomeno che ha attratto molti turisti e cittadini, si chiama Book Forest ed è un progetto che coniuga ambientalismo e letteratura e si impegna nel recupero di alberi per farne delle librerie urbane destinate alla pubblica consultazione. Si possono lasciare propri libri e sceglierne altri, è un fenomeno che si sta diffondendo in tutto il mondo, il cosiddetto bookcrossing. Il progetto è stato approvato dal Ministero federale dell’Educazione e della Ricerca e promosso dall’Associazione imprenditoriale femminile BauFachFrau che si prodiga da tempo in iniziative a livello locale, europeo e globale. Il programma BookCrossing Club realizza librerie in tutto il mondo e tutti possono usufruirne. L’obiettivo è quello di far rivivere alberi ormai in decadenza e allo stesso tempo condividere i libri, usati e non, nei luoghi pubblici, così da promuovere la libera lettura nelle grandi città. Una vera e propria libreria do it yourself alla portata di tutti.
L’albero che germoglia libri è spuntato nel quartiere subito a nord della capitale tedesca, i tronchi delle varie piante sono stati collocati di fronte a una nota pasticceria berlinese, uniti tra loro e trasformati in apposite nicchie dove vengono depositati i libri. Ogni blocco di legno inutilizzato viene scavato e intagliato a regola d’arte con tante finestrelle in cui poter prendere e lasciare le varie letture, ognnuna dotata di una tendina di plastica per proteggere i libri dalle intemperie. La biblioteca può contenere circa 100 libri e sono tanti gli abitanti che contribuiscono a riempirla e che si servono di questo sistema di “baratto del libro”.
«Benvenuto nella biblioteca del mondo! È facile trovare libri, condividerli e incontrare altri amanti della lettura» si legge nel sito del progetto. Il bookcrossing ha un suo sito organizzato in un database per la circolazione libera dei libri, questi vengono registrati sul sito, costantemente monitorati e seguiti nei loro viaggi per il mondo. «Forest Books contribuisce a uno sviluppo sostenibile dell’istruzione professionale che si occupa di dare valore alla catena foresta-legno-libro » è quanto spiega l’Associazione che ha cercato di dare il via alla diffusione di eco-librerie cittadine, affermano, inoltre: «è stato sviluppato e realizzato come un approccio interdisciplinare e collaborativo coinvolgendo esperti di foreste, carpentieri, falegnami, designer e molti altri». La parola che racchiude il tutto è: condivisione. Vengono lasciati sia libri in tedesco che in inglese per facilitare lo scambio anche tra i turisti, si possono trovare libri per bambini, romanzi famosi e gettonati, saggi storici, lavori autoprodotti da autori emergenti che sfruttano il potere del fenomeno: insomma si può trovare di tutto, proprio come in una vera e propria foresta. Il Book Forest ha introdotto un tocco di design naturale in più nelle città, arrivando a mutare il design urbano, si spera che tutto ciò continui ad avere un notevole risvolto.
Elisa Mercanti
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