In Cina, esattamente come in Giappone, studiosi, ricercatori e inventori sono sempre a lavoro nel tentativo di trovare e implementare cose che poi impazzeranno per il mondo, poiché innovative e straordinariamente tecnologiche. È ciò che sta accadendo in questo periodo a Shenzhen, dove dei designer stanno elaborando come restituire immense autostrade ai pedoni cittadini. Nello specifico, la città in questione ha indetto un concorso il quale prevede la riprogettazione della carreggiata G107, l’autostrada a dodici corsie più grande di Manhattan: tre studi di design, Avoid Obvious Architects; Tetra Architects and Planners e BBCI sono stati approvati da Shenzhen (città celebre per alcune delle aziende più grandi al mondo produttrici di droni), con lo scopo di realizzare la suddetta idea.
Una parte fondamentale del programma è quella di ridurre il numero di corsie da dodici a quattro, riconnettendo la parte Est e Ovest della regione di Bao – oggi completamente tagliata in due dall’estensione della carreggiata – e facendo circolare le automobili all’interno di tubi, al fine di diminuire l’inquinamento particolarmente elevato, soprattutto in Cina. La struttura in questione verrebbe rialzata, creandovi, al di sotto dell’autostrada, dei parchi e aree di ritrovo. L’intento di questa idea è quello di restituire alle persone delle superfici pulite in cui passeggiare, chiacchierare, come anche condividere con altri il proprio lavoro mediante spazi di coworking contornati da giardini.
Un altro obiettivo particolarmente importante è quello di far sì che in futuro vi siano sempre meno macchine in circolazione grazie allo sharing, auto che transiteranno a una velocità maggiore rispetto al normale – per via delle strade più sgombre, ovviamente – per mezzo, anche, della guida automatica. In particolare, i designer hanno pensato di risolvere la situazione diminuendo la quantità di camion in movimento attraverso la creazione di uno spazio aereo in cui i robot possano svolgere il proprio lavoro al posto di quei mezzi pesanti e ingombranti. Per di più, a causa dell’eccessiva urbanizzazione, si è pensato di realizzare dei canali ad hoc che catturino l’acqua e irrighino il verde sottostante, in modo tale da far fronte anche all’ingente problema ambientale sorto con la creazione di un numero sempre più smisurato di edifici.
Gli studiosi cinesi si augurano che il proprio progetto possa diventare realtà non solo per la G107, ma anche per molte altre autostrade del mondo, giacché la circostanza non riguarda solo Shenzhen, ma tutto il pianeta. Piani del genere, infatti, sono in fase di progettazione ovunque, nella speranza di ripristinare, almeno in parte, l’ecosistema ormai estremamente danneggiato dal degrado.
Anastasia Gambera
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Anastasia è una studentessa in Scienze e Lingue per la Comunicazione, ama la musica degli anni 70’, 80’ e 90’; possiede, infatti, un repertorio mentale senza eguali. Innamorata pazzamente del suo ragazzo, sassofonista e con la passione per la scrittura, vorrebbe diventare una giornalista, una calciatrice e, forse, anche una mamma spericolata.