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Simona Atzori: « Una strada nuova per essere protagonisti del cambiamento»
26 Marzo 2018
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Simona Atzori: « Una strada nuova per essere protagonisti del cambiamento»

Home » Attualità » Incontri » Simona Atzori: « Una strada nuova per essere protagonisti del cambiamento»

Simona Atzori, è una ballerina, pittrice e scrittrice. Lo scorso 8 marzo è uscito La strada nuova, il suo terzo libro che racconta il percorso straordinario che l’ha portata a scoprire le proprie potenzialità e allo stesso tempo ad accettare i propri limiti. Per saperne di più su questo capolavoro, noi di Voci di città abbiamo intervistato l’artista.

simona-atzori-scrivaniaSimona Atzori, classe 1974 è una persona fenomenale nel vero senso letterale del termine; è nata infatti senza gli arti superiori, ma nonostante ciò, ha saputo fare della propria difficoltà un elemento di unicità nel campo artistico. Nel 2001 si è laureata in Arti visuali alla University of Western Ontario a London in Canada e ha ballato in occasione della cerimonia d’apertura delle paralimpiadi invernali 2006 di Torino. Nel corso della sua carriera artistica ha avuto modo di regalare a Giovanni Paolo II un ritratto del santo padre realizzato da lei. Oltre all’Italia le sue opere artistiche vengono esposte nelle gallerie d’arte di tutto il mondo, dalla Svizzera, all’Austria, alla Cina e al Portogallo. Ricca di un’energia e di un temperamento di grandissima positività, Simona lavora anche come guru, conducendo convegni motivazionali per studenti o dipendenti di grandi aziende.

Con la sua esperienza e i suoi risultati, ma specialmente grazie al suo atteggiamento verso la vita, riesce ad infondere in maniera efficace alle altre persone il corretto messaggio per sostenere un miglioramento personale. Nel 2011 esce il suo libro “Cosa ti manca per essere felice?” e nel 2012 si è esibita nella coreografia di apertura della quarta serata del Festival di Sanremo, curata da Daniel Ezralow. Inoltre, due dopo ha avuto l’occasione di ballare per Papa Francesco. Nel 2014 ha pubblicato il suo secondo libro intitolato Dopo di te e lo scorso 8 marzo ha presentato il suo terzo libro La strada nuova.  Per conoscere qualcosa di più su questo nuovo progetto, abbiamo intervistato la diretta interessata.

L’Intervista

Ciao Simona, è un grande piacere intervistarti. Oltre ad essere una scrittrice sei anche una ballerina. Come sono nate queste due passioni?

«Sono passioni che sono nate quando ero molto piccola, soprattutto quella della danza e della pittura. Quindi, sono due cose che ho sempre avuto dentro di me e che in qualche modo mi hanno sempre permesso di esprimermi e di raccontare il mio mondo attraverso queste arti. Per quanto riguarda la scrittura, è nata dopo ed è arrivata in un’età un po’ più matura e racconta sempre la mia storia, quello che vivo e quello che miei occhi percepiscono per dare alle persone anche una possibilità nel loro mondo in un momento particolare della loro vita di avere un libro che possa aiutarle ad affrontare quello che stanno vivendo »

Untitled-1-9Che cosa sono per te l’arte e la passione?

«Si, stanno assolutamente insieme. Nel senso che secondo me, l’arte è una passione perché altrimenti non potrebbe essere vissuta in maniera completa e rappresenta la mia vita e nasce soprattutto da un qualcosa che io chiamo “fuoco”. Quest’ultimo se non si accende allora non serve a molto, invece se lo si alimenta diventa davvero un qualcosa di importante. E’ fondamentale per tutti quanti noi provare una passione o delle passioni nella vita perché soprattutto nei momenti difficili possono darci la forza per andare avanti. Tutto questo è come quando abbiamo un camino che se lo spegniamo oppure non accendiamo il fuoco, facciamo fatica e stiamo più male e la stessa cosa accade con la passione. Una volta che siamo diventati freddi facciamo molta più fatica a riscaldarci ed è per questo motivo che la passione potrebbe essere una cosa semplice che da calore come il voler bene ad una persona»

Quanto è stato difficile realizzare quello che sei ora? Sei soddisfatta oppure vorresti andare oltre?

«Sicuramente, sono molto soddisfatta perché ho una vita piena di grandi soddisfazioni e amo andare oltre perché ogni giorno cerco di imparare, di scoprire qualcosa. Quindi è questo viaggio, questa strada come ho raccontato nel mio libro, è un percorso pieno di strade nuove e ce ne possono essere tante nella vita di tutti i giorni. Dunque, il giorno stesso in cui stiamo vivendo è una strada nuova dobbiamo sempre essere pieni di input e di voglia di fare le cose ed io ne ho talmente tanta che non mi fermo. Diciamo che il mio percorso non è stato né facile e né difficile ed è stato come una buona ricetta perché in realtà ciò che è facile e ciò che è difficile dipende molto da come viene percepito. Quindi, di fare quello che faccio con i piedi per me è facile mentre per un’altra persona è complicato, diciamo che è stato impegnativo e ho dovuto e devo ogni giorno impegnarmi molto, crederci e non mollare mai perché altrimenti le cose non possono nascere».

Come sei riuscita a trovare la tua “strada nuova”? E che cosa rappresenta per te?

«Innanzitutto, la nuova strada l’ho cercata perché si pensa sempre che le cose debbano essere contro ma tu devi avere gli occhi aperti. Quindi, io da un momento difficile della mia vita in cui ho avuto grosse evoluzioni, come racconto nel libro, a livello personale e famigliare ho capito che dovevo far rinascere dentro di me una determinazione più consapevole. In questa strada nuova è un viaggio incantevole e volte noi un po’ vaghiamo e non sappiamo cosa fare. Io in questo viaggio invito le persone a capire chi sono realmente e chi avrà il piacere di fare il viaggio insieme a me, deve provare a fare un percorso più consapevole dove usiamo determinati strumenti che ci aiutano a sentire la nostra strada sotto ai piedi per non subire il cambiamento, ma di esserne assolutamente parte e protagonisti. Il cambiamento, però lo temiamo tutti ed infatti lo temevo molto anchi’io, invece adesso sono più tranquilla e parte tutto dalla grande paura di affrontare le cose da sola e di cambiamenti. Però, questo è uno dei passi che fa la nostra vita ed impariamo ad accoglierli e a capirne il significato forse riusciamo non proprio a non soffrire del tutto ma un po’ meno. Bisogna combattere perché siamo qui per un motivo e nel libro faccio proprio questa domanda, cioè “qual è il tuo obiettivo della tua vita?” Quindi, una domanda forte che al tempo stesso ci domandiamo e io penso che siamo qui per vivere a pieno la nostra vita. Le prove che arrivano fanno parte di questo percorso, in quanto sarebbe un sopravvivere che non ci darebbe né dolore e né gioia ma che farebbe parte di questo gioco».

Abbiamo saputo che dietro ci sono stati tantissimi sacrifici tra cui un grande percorso accademico. Quanto è contato per te studiare all’estero nel tuo raggiungimento dei tuoi obiettivi?

«Innanzitutto, studiare è fondamentale ed è qualcosa che ti fa imparare tanto. Il mio percorso in Canada è stato fondamentale non solo dal punto di vista di ciò che ho imparato e di ciò che ho studiato da libri, ma anche da quello che in realtà mi ha dato sicurezza. Quindi, tutto questo Paese non mi ha fatto sentire con qualcosa in meno, ma mi ha accolto e mi ha dato della possibilità come darebbe anche altre persone che di qualche posto o paese e questo mi ha dato davvero molta forza per tornare e per sentire che potevo farcela anch’io».

 

6729926a11ee42ad8c5e0b9f2a10108aIl nostro Paese ha fatto progressi per quanto riguarda il sostegno per le persone “speciali” oppure ci sono ancora parecchie mancanze?

 

«Diciamo che in certo senso è un percorso nel quale manca ancora tanto da fare, ma una buona parte è già stato fatto. Io di natura sono molto positiva e penso che stare solamente a criticare e dire che cosa manca può importare fino ad un certo punto e bisogna valorizzare le cose importanti che si sono fatte. Io credo il nostro Paese abbia già fatto molto e sicuramente ci ha riservato uno spazio più ampio soprattutto a livello sportivo ma anche a livello artistico. Infatti, ci sono persone che hanno delle abilità differenti ma perché ognuno di noi ce le ha diverse e semplicemente perché sono un po’ più “evidenti”. Questo è importante perché abbiamo bisogno di dire “chi in realtà non pensa di essere diverso degli altri? Nessuno”. Comunque, anche le diversità sono un valore e bisogna scoprirle. Io credo che anche alle olimpiadi e alle paralimpiadi dell’estate scorsa, è stata fatta una grande visibilità che ha cambiato qualcosa anche nel modo delle persone di vedere. Poi, c’è ancora tanto da fare ma è giusto che sia così perché stiamo tutti crescendo e dobbiamo essere anche noi protagonisti di questa cambiamento».

 

Abbiamo saputo che ha fatto anche un incontro con Papa Francesco. Che cosa ti ha lasciato in particolare?

«In realtà, l’incontro con Papa Francesco mi ha dato una grande energia molto forte e prorompente. Per me, lui è stato molto importante perché mi sono resa conto che al di là delle parole che possiamo usare, lasciamo qualcosa che abbiamo anche noi. Penso che un pezzo di ognuno di noi e l’energia che portiamo e che ci portiamo con noi è forte. Papa Francesco ha un’energia molto potente ed è contagiosa, quindi mi sono lasciata  contagiare da lui con la voglia di andare avanti e contagiare a mia volta le altre persone per diffondere positività ed amore».

Abbiamo saputo che sei stata protagonista di un videoclip di una cantautrice di nome Chiara Beltrame in arte CLI. Come vi siete incontrate?

E’ stato un incontro bellissimo e come ho detto le cose nella vita non avvengono quasi mai casualmente, sembra tutto casuale ma poi alla fine non è così. Quindi, ho incontrato CLI ad un evento nel quale lei era venuta a vedermi e ci siamo conosciute e ci siamo piaciute come persone e anche lei ha un’energia incredibile e molto forte. Un giorno lei mi ha scritto dicendomi che aveva questa canzone che le ricordava molto quello che ho vissuto io e così me l’ha fatta ascoltare. Mi ha detto che ha realizzato questa canzone in un periodo difficile, nel quale si era rotta un ginocchio e aveva ricominciato a camminare. Quindi, è iniziato un nostro percorso nel quale c’è molta sintonia e così abbiamo cercato di unire i nostri progetti, dunque la sua musica, le sue parole e il suo videoclip che racchiude un po’ il mio viaggio. Insomma, sono felice di aver collaborato con lei perché è davvero una persona splendida».

 

Hai degli altri progetti? Farai qualche altra apparizione televisiva?

«Non lo so ancora. L’altro giorno sono stata ospite de La vita in diretta per promuovere il libro e quindi non so ora che cosa arriva. Però, sicuramente ci sarà la presentazione e la storia del libro e tanti incontri. Comunque, se andate sulla mia pagina Facebook ci sono in programma dei corsi che partono proprio dall’esperienza del libro per fare questa strada nuova assieme alle persone che avranno voglia dimettersi in gioco e che hanno voglia di conoscere un po’ meglio se stessi».

Katia Di Luna

 

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