La quinta giornata di Premier League mette ancora in bella mostra il formidabile Everton di Carlo Ancelotti, capace di fermare il Liverpool sul 2-2 nell’attesissimo Derby del Merseyside, chiusosi non senza qualche polemica di troppo per alcune decisioni arbitrali a danno dei campioni in carica: un intervento duro di Pickford ai danni di Van Dijk non sanzionato (il centrale olandese ha subito una distorsione al ginocchio e dovrà operarsi, rischiando di saltare il resto della stagione) e un gol di Henderson annullato in pieno recupero per un fuorigioco inesistente.
✈ "CALVERT-LEWIN VA IN CIELO E SEGNA" ⚽
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All'81' Digne crossa, palla sul secondo palo dove Calvert-Lewin salta più in alto di tutti e batte Adrian: l'Everton pareggia 2-2
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A parte ciò, la sfida è spettacolare e elettrizzante sin dalle prime battute, con gli uomini di Klopp capaci di passare in vantaggio in ben due occasioni, prima col ritrovato Mané dopo pochi minuti di gioco, poi con Salah a poco più di un quarto d’ora dal termine. In entrambi i casi, però, i Toffees rispondono ai rivali, con le reti di Keane a metà primo tempo e dell’insaziabile Calvert-Lewin (sette gol in cinque partite in quest’avvio di Premier) nel finale di gara che consentono all’Everton di restare imbattuto dopo ben cinque partite (quattro vittorie e un pareggio).
Pareggio rocambolesco anche tra Chelsea e Southampton, con i Blues che si fanno clamorosamente acciuffare nel finale dai Saints a Stamford Bridge e sprecano la ghiotta occasione di salire al secondo posto a pari merito col Liverpool: in avvio di gara sembra tutto facile per i ragazzi di Frank Lampard, con Timo Werner che si sblocca in Premier League e va a segno due volte nel giro di mezzora di gioco, prima con un gran destro a coronamento di una splendida azione individuale, poi con un colpo di testa a porta vuota dopo aver superato McCarthy con un sombrero.
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La doppietta del centravanti tedesco, però, non basta a spegnere l’orgoglio degli ospiti, che approfittano di alcuni errori di troppo della retroguardia dei padroni di casa, rientrando in partita con il gol del solito Danny Ings a fine primo tempo e completando la rimonta con la rete di Che Adams, cui risponde però prontamente un altro tedesco, Kai Havertz. In pieno recupero, è Vestergaard a rovinare il pomeriggio al Chelsea e a permettere al Southampton di tornare a casa con un punto prezioso in tasca.
La stessa sorte dei Blues tocca agli acerrimi rivali del Tottenham dell’ex Mourinho, che si illude di aver chiuso la pratica West Ham dopo appena un tempo: in realtà, i padroni di casa impiegano poco più di un quarto d’ora di gioco a portarsi sul 3-0, grazie al gol lampo di Son e alla doppietta di Harry Kane, che si confermano due armi devastanti. Nella ripresa, gli Spurs sembrano in grado di gestire il netto vantaggio, ma quello che accade nel finale è semplicemente folle.
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Balbuena segna quello che sembra essere il più classico dei consolation goals a meno di dieci minuti dal termine, un autogol di Davinson Sánchez rimette in corsa gli Hammers, quindi è Lanzini a indossare i panni del supereroe per gli ospiti e a far esplodere l’incontenibile gioia di David Moyes, piazzando un incredibile destro da fuori area all’incrocio dei pali che vale il 3-3 finale al fotofinish. L’esordio stagionale di Gareth Bale non può certo bastare a risollevare l’umore in casa Tottenham dopo una vittoria praticamente in tasca e sfumata in maniera beffarda.
Nel big match tra Manchester City e Arsenal, con i riflettori puntati sulla sfida tra il maestro Pep Guardiola e l’allievo Mikel Arteta, a spuntarla sono i Citizens, che si impongono di misura all’Etihad Stadium. A decretare il successo per 1-0 dei sei volte campioni d’Inghilterra è un gol di Sterling a metà della prima frazione di gioco. I Gunners reagiscono timidamente e il City non fa fatica a gestire il possesso palla e a costruire altre azioni interessanti per mettere in cassaforte il risultato.
Manchester City got back on track in the Premier League after defeating Arsenal 1-0 at the Etihad on Saturday evening.
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Per Guardiola si tratta della nona vittoria in dieci gare disputate in Premier League contro l’Arsenal dal suo arrivo alla guida del Manchester City. I londinesi, dal canto loro, restano ancora a corto di vittorie contro una delle prime sei squadre in classifica (l’ultima vittoria risale addirittura a gennaio 2015). Sorride anche la sponda rossa di Manchester, con lo United che liquida senza particolari patemi d’animo il Newcastle in trasferta, spazzando via le critiche e le voci di un possibile esonero dietro l’angolo per Solskjær.
Per i Red Devils, che sbancano St. James’ Park vincendo per 4-1 in rimonta (all’autorete iniziale di Shaw rispondono il pareggio di Maguire nel primo tempo e le reti di Bruno Fernandes, che sbaglia anche il rigore del possibile 2-1 per i suoi, Wan-Bissaka e Rashford nel finale di gara), si tratta del miglior modo possibile per risalire la china dopo il clamoroso 6-1 incassato a Old Trafford col Tottenham dell’ex José Mourinho soltanto due settimane fa.
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Si dividono la posta in palio, invece, Sheffield United e Fulham: 1-1 a Bramall Lane, con un rigore di Billy Sharp che evita il quinto ko di fila ai padroni di casa, che erano andati in svantaggio a poco più di dieci dal termine per effetto di un gol di Ademola Lookman, arrivato in prestito dal Lipsia nella scorsa sessione di mercato. Da segnalare l’errore dal dischetto di Mitrović, autore inoltre del fallo che concede allo Sheffield il rigore dell’1-1: per l’attaccante serbo, che diventa il primo giocatore dal 2012 a sbagliare un penalty e a concederne uno agli avversari nella stessa partita di Premier League (otto anni fa toccò ad Arteta, oggi alla guida dell’Arsenal), è una giornata da dimenticare.
Le Blades e i Cottagers risultano – insieme a West Bromwich e Burnley – le uniche squadre a non aver ancora vinto una partita in quest’avvio di stagione, dato ancor più preoccupante se si considera che Baggies e Clarets hanno una gara in meno rispetto a Sheffield e Fulham. Nel primo dei tre posticipi del lunedì, l’Aston Villa compie l’ennesima impresa del suo inizio di stagione a dir poco sensazionale, imponendosi per 1-0 sul campo del Leicester grazie a un gol di Barkley in pieno recupero. I Villans si portano al comando della classifica a punteggio pieno, risultando l’unica squadra insieme al Milan ad aver sempre vinto nei top campionati europei in quest’avvio stagionale.
L'#AstonVilla non smette di sognare: dall'inferno al percorso netto in #PremierLeaguehttps://t.co/SGGPiRyBW7
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Le sorprese non finiscono qui, perché il secondo posticipo riserva anche il primo 0-0 stagionale, quello tra il neopromosso West Bromwich e il Burnley, e la vittoria di misura del Wolverhampton in casa di un’altra neopromossa, il Leeds di Bielsa, con Raúl Jiménez che a venti minuti dal termine spezza l’equilibrio e regala i tre punti ai Wolves, infliggendo ai Whites un ko interno che mancava addirittura dallo scorso 1 febbraio (0-1 col Wigan in Championship): si interrompe così la striscia di undici risultati utili consecutivi in casa tra campionato e Coppa di Lega e arriva la prima sconfitta in Premier League a Elland Road dopo ben sedici anni (1-2 col Portsmouth il 24 aprile 2004).
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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