Il calciomercato è ormai entrato nel vivo e i nomi dei calciatori in procinto di cambiare squadra nel corso della sessione estiva sono sulle bocche di tutti gli appassionati. Se per molti di questi bisognerà aspettare ancora qualche giorno/settimana – è il caso, ad esempio, di Robert Lewandowski, Romelu Lukaku, Paul Pogba, Paulo Dybala e Ángel Di María, tra i tanti – alcuni pezzi pregiati del mercato sono già stati aggiudicati. Su tutti, spiccano i due giovani attaccanti Erling Haaland e Darwin Núñez, che il prossimo anno si sfideranno a suon di gol in Premier League.
Il norvegese, 22 anni da compiere il prossimo 21 luglio, ha accettato la corte del Manchester City di Pep Guardiola, che ha sborsato circa 60 milioni di euro (valore della clausola rescissoria) per strapparlo al Borussia Dortmund, con cui ha messo a segno ben 86 reti in 89 presenze in appena due anni e mezzo, vincendo anche una Coppa di Germania. L’uruguaiano, che il prossimo 24 giugno compirà 23 anni, dal canto suo, sarà il nuovo terminale offensivo del Liverpool di Jürgen Klopp, che lo ha pagato 100 milioni di euro (75/80 come base fissa e 20/25 di bonus). Il tecnico tedesco è rimasto impressionato dalle sue doti tecniche in occasione del doppio confronto col Benfica in Champions League, con Núñez a segno sia all’andata che al ritorno.
Il classe ‘99, che indosserà la maglia numero 27, ha messo a referto 48 gol in 85 apparizioni con la maglia delle Aquile portoghesi, di cui ben 34 reti in 41 gare lo scorso anno. Per entrambi, si tratta di un nuovo, significativo capitolo della carriera. Haaland approda nella squadra in cui già militò il padre Alf-Inge, ex centrocampista, dal 2000 al 2003, mentre l’uruguaiano Núñez si appresta a ripercorrere le orme del connazionale Luis Suárez (133 presenze, 82 gol e una Coppa di Lega coi Reds dal 2011 al 2014).
Sia Haaland che Núñez hanno stregato il mondo intero con le maglie di Borussia Dortmund e Benfica. I loro nomi erano sul taccuino di numerose big europee, ma a spuntarla sono state le due protagoniste dell’appassionante testa a testa per il titolo nella scorsa Premier League. Da un lato il Manchester City campione al fotofinish con un punto di vantaggio, dall’altro il Liverpool, che si è dovuto accontentare del secondo posto ma ha anche messo in bacheca due trofei (FA Cup e Coppa di Lega).
Entrambe, però, hanno fallito l’appuntamento con la vittoria della Champions League, venendo sconfitte dal Real Madrid di Carlo Ancelotti (in semifinale gli uomini di Guardiola, in finale quelli di Klopp). Se il Liverpool può consolarsi con ben sette Coppe dalle grandi orecchie in bacheca, di cui l’ultima vinta appena tre anni fa, il City non ha mai avuto modo di vincere la prestigiosa competizione, arrivando in finale in una sola occasione, nel 2021 (ko 1-0 col Chelsea). In campo nazionale, Citizens e Reds hanno letteralmente dominato la stagione da poco conclusasi, spartendosi i principali trofei inglesi, eccezion fatta per il Community Shield, vinto dal Leicester.
Per alzare l’asticella degli obiettivi e guardare con maggior fiducia anche al futuro, gli acquisti di Haaland e Núñez rappresentano, sulla carta, le mosse ideali. Se in Inghilterra il duopolio City-Liverpool sembra destinato a proseguire anche nella prossima annata, in Europa bisogna fare i conti con altri top club pronti a dire la loro. Tra questi, il Bayern Monaco e il Paris Saint-Germain, chiamate a riscattarsi, in Champions League e non solo, dopo una stagione avara di emozioni e salvata solo in parte dalle vittorie nei rispettivi campionati.
Haaland e Núñez saranno senza alcun dubbio tra i protagonisti della lotta al titolo di capocannoniere della Premier League e (perché no?) potrebbero anche contendersi la Scarpa d’oro. In entrambi i casi, dovranno fare i conti con attaccanti del calibro di Lewandowski, ancora in attesa di conoscere il suo futuro, Mbappé, Kane, Salah, Benzema, Ronaldo e Messi, con questi ultimi due che nella scorsa stagione non hanno viaggiato alle loro cifre abituali (soprattutto il secondo), ma vanno sempre tenuti in considerazione per la conquista di traguardi di tale portata.
Difficile pensare che City e Liverpool, che con Guardiola e Klopp sono spesso state vere e proprie cooperative del gol, si facciano trainare in gran parte dai gol dei loro due bomber nuovi di zecca, ma al contempo è naturale aspettarsi un impatto immediato e, soprattutto, devastante da parte di due attaccanti che hanno dimostrato di saper essere decisivi in ogni contesto e di non avvertire affatto l’enorme peso della pressione. L’arrivo di due goleador di razza del loro calibro farà felice soprattutto la Premier League, che potrebbe perdere molti pezzi da novanta nel corso di questa sessione di calciomercato (Lukaku in primis, ormai in rotta col Chelsea), ma con il norvegese e l’uruguaiano potrà senz’altro farsene una ragione.
Se per alcuni aspetti del loro gioco Haaland e Núñez si assomigliano, per altri differiscono completamente. Entrambi hanno una gran prestanza fisica e sanno essere letali in campo aperto. L’ex Borussia Dortmund, in particolare, ha fatto della capacità di non lasciare scampo alle diverse avversarie con le sue falcate in transizione uno dei principali punti di forza di un bagaglio tecnico pressoché sconfinato. Un vero e proprio mix di potenza e esplosività cui è difficile trovare contromisure per i malcapitati difensori rivali. L’ex Benfica, dal canto suo, ha grande tecnica e spirito di sacrificio, qualità che gli consentono di svariare su tutto il fronte d’attacco.
I due, inoltre, hanno in comune il fatto che hanno convinto i loro nuovi allenatori a rivedere le loro idee per fargli posto nelle rispettive squadre. Guardiola, infatti, tornerà ad avere un centravanti vero e proprio dopo che per anni ha alternato nel ruolo esterni offensivi, seconde punte, trequartisti e persino mezzali, tenendo fede al suo mantra (“il centravanti è lo spazio”), mentre Klopp nel 2016 commentò così il passaggio di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United per circa 105 milioni di euro: “Il calcio per me è altro, quando queste cifre diventeranno la normalità smetterò di allenare”.
Pep e Jürgen sono stati “costretti” a cambiare posizione: lo spagnolo ha dovuto fare i conti con alcune difficoltà in fase di finalizzazione, emerse in particolare in Champions League (troppe occasioni da gol sprecate, soprattutto in semifinale col Real Madrid, con il City che ha perso sul più bello l’approdo alla seconda finale consecutiva), il tedesco si appresta a perdere un totem del calibro di Sadio Mané, che ha deciso di lasciare il club dopo sei stagioni. Due vuoti che andavano necessariamente colmati nel migliore dei modi.
Tra fuoriclasse senza tempo e giovani talenti pronti al grande salto, Erling Braut da Leeds e Darwin da Artigaz sono pronti a prendersi definitivamente la scena a suon di record, reti e trofei. Il presente e il futuro del calcio sono in ottime mani e di certo ne vedremo delle belle con due centravanti capaci di coniugare alcune caratteristiche degli attaccanti vecchio stampo con elementi nuovi tanto cari agli amanti del calcio moderno e dell’evoluzione dei ruoli che esso ha comportato. Che la battaglia dei giovani e affamati goleador abbia inizio.
Dennis Izzo
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