Con la vittoria de LaLiga alla guida del Real Madrid con quattro turni d’anticipo, Carlo Ancelotti ha completato l’esclusivo quanto storico Grande Slam, vincendo tutti e cinque i principali campionati d’Europa. Il tecnico di Reggiolo, infatti, aveva già vinto la Serie A col Milan (2003-2004), la Premier League col Chelsea (2009-2010), la Ligue 1 col Paris Saint-Germain (2012-2013) e la Bundesliga col Bayern Monaco (2016-2017).
Dopo Italia, Inghilterra, Francia e Germania, Carlo Ancelotti conquista anche la Spagna. (Foto: Eurosport Italia).
Quello spagnolo risultava, fino a ieri, l’unico campionato nazionale che il tecnico di Reggiolo non era ancora riuscito a mettere in bacheca (3º posto nel 2013-2014 e 2º nel 2014-2015). Un successo, il secondo stagionale dopo la Supercoppa spagnola, che permette ad Ancelotti di toccare quota 22 trofei vinti in carriera e di centrare un’impresa mai riuscita prima a nessun altro allenatore nella storia.
Il Milan festeggia il diciassettesimo Scudetto della sua storia, il primo con Carlo Ancelotti in panchina. (Foto: acmilan.com).
Il 2 maggio 2004, un gol di Andriy Shevchenko, capocannoniere del campionato con 24 reti, basta al Milan per battere 1-0 la Roma a San Siro e archiviare la pratica Scudetto con due giornate d’anticipo. Un primato in classifica conquistato proprio nella gara d’andata all’Olimpico, vinta per 2-1. I rossoneri chiudono il torneo a quota 82 punti, ben undici in più rispetto alla Roma seconda.
Tra i risultati più importanti, da segnalare la doppia vittoria nel derby della Madonnina (3-1 all’andata e 3-2 al ritorno) e il 3-1 rifilato alla Juventus al Delle Alpi. Si tratta del primo Scudetto da allenatore per Ancelotti, che aveva già vinto il campionato in tre occasioni da calciatore (una con la Roma e due col Milan).
Carlo Ancelotti con Premier League vinta al primo anno sulla panchina del Chelsea. (Foto: eurosport.com).
Nell’estate 2009, Ancelotti lascia il Milan dopo otto anni e approda sulla panchina del Chelsea, che riporta immediatamente alla vittoria della Premier League dopo tre anni di dominio del Manchester United. I Blues trionfano all’ultima giornata, il 9 maggio 2010, battendo la concorrenza proprio dei Red Devils (86 punti a 85) in virtù di un netto successo per 8-0 ai danni del Wigan a Stamford Bridge, con hat-trick di Didier Drogba, capocannoniere del torneo con 29 reti. I londinesi chiudono col miglior attacco, capaci di mettere a referto la bellezza di 103 reti. Un record battuto soltanto dal Manchester City nel 2017-2018 (106 gol).
In una stagione che rasenta la perfezione, il Chelsea batte due volte su due il Liverpool (2-0 sia all’andata a Stamford Bridge che al ritorno ad Anfield), il Manchester United (1-0 a Stamford Bridge e 2-1 a Old Trafford) e Arsenal (3-0 a Emirates e 2-0 a Stamford Bridge). A rendere ancor più da incorniciare il cammino in campionato dei londinesi di Ancelotti sono i numerosi successi in grande stile: 5-0 col Blackburn e col Portsmouth, 7-0 con lo Stoke City, 7-1 con l’Aston Villa, 7-2 col Sunderland e il già citato 8-0 col Wigan.
Carlo Ancelotti in festa dopo aver riportato il PSG alla vittoria della Ligue 1 dopo diciannove anni. (Foto: eurosport.com).
Il 12 maggio 2013, al suo secondo anno sulla panchina del Paris Saint-Germain, Ancelotti conquista il campionato francese con due giornate d’anticipo. Decisivo il successo per 1-0 sul campo del Lione, che permette ai parigini di vincere il titolo nazionale dopo ben diciannove anni di attesa. Oltre ad essere il primo allenatore italiano a vincere la Ligue 1, Ancelotti è anche il primo a portare il campionato nella bacheca del club dall’avvento degli sceicchi, che acquistarono il club francese nel 2011.
Il PSG termina la stagione con ben dodici punti di vantaggio sul Marsiglia secondo, il miglior attacco (69 gol fatti, di cui ben 30 segnati dal capocannoniere Zlatan Ibrahimović) e la miglior difesa (23 reti subite). Un trionfo che parla italiano non solo per via della presenza di Ancelotti in panchina, ma anche in virtù dell’apporto in campo degli azzurri Sirigu, Thiago Motta e Verratti e di numerose vecchie conoscenze della Serie A, tra cui capitan Thiago Silva, Ménez, autore del gol dei tre punti nella decisiva vittoria col Lione, Lavezzi, Pastore, Maxwell e il già citato Ibrahimović.
Ancelotti diventa Carlo Magno: il Bayern Monaco vince la Bundesliga 2016-2017. (Foto: calcioefinanza.it)
Il 29 aprile 2017, Ancelotti aggiunge un altro prestigioso campionato europeo alla sua ricchissima bacheca, aggiudicandosi anche la Bundesliga alla guida del Bayern Monaco. Decisivo il rotondo 6-0 in casa del Wolfsburg (doppietta di Lewandowski e gol di Alaba, Robben, Müller e Kimmich), che permette ai bavaresi di laurearsi campioni di Germania con tre turni d’anticipo.
Il Bayern domina in lungo e in largo il campionato, vincendolo con 82 punti, quindici in più rispetto al Lipsia secondo, il maggior numero di gol segnati (89) e il minor numero di reti subite (23). Se alla guida di Chelsea e PSG, Ancelotti era stato il primo allenatore italiano a vincere il campionato in Inghilterra e Francia, in Germania è il secondo dopo Giovanni Trapattoni, che vi riuscì sempre col Bayern, nel 1996-1997.
I giocatori del Real Madrid omaggiano Ancelotti dopo la vittoria del campionato spagnolo. (Foto: Bleacher Report Football).
Chiude il cerchio attorno al Grande Slam ancelottiano il poker di ieri, 30 aprile 2022, rifilato dal suo Real Madrid con l’Espanyol. Una vittoria che ha permesso ai blancos di conquistare LaLiga con ben quattro giornate d’anticipo grazie ai diciassette punti di vantaggio sul Siviglia secondo.
Il Real ha dominato in lungo e in largo la stagione, occupando quasi sempre il primo posto e perdendo appena tre gare da agosto ad aprile. Ancelotti aveva già allenato le merengues dal 2013 al 2015, non riuscendo a vincere LaLiga in nessuna delle due occasioni avute. Al secondo mandato alla Casa Blanca, Don Carlo ha centrato il prestigioso traguardo al primo tentativo. Un’impresa tutt’altro che scontata, tant’è che Ancelotti è il primo allenatore di sempre a compierla.
Dennis Izzo
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