Biagio Conte è partito dalla città di Palermo per giungere nei luoghi colpiti dal sisma che, nell’agosto 2016, colpì il centro Italia; e lo fa come i vecchi viandanti con addosso un saio, un rosario in vita, calzari francescani e una croce in spalla. Ha dichiarato all’agenzia Adnkronos: «Per quelle popolazioni in difficoltà voglio portare tutta la pace e la serenità che hanno bisogno. Non potevo percorrere più di 25-30 chilometri al giorno, non sono più giovanissimo. E’ giusto che nessuno perda la speranza in un momento storico particolare dove si parla, solo di chiusure, di muri e di confini negati».
Il frate di Palermo, iniziò da piccolo a lavorare nell’impresa edile della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale decise di allontanarsi vivendo da eremita nelle montagne. In seguito affronta un lungo viaggio interamente a piedi verso la città di Assisi. Il viaggio è stato reso noto per gli appelli della famiglia alla trasmissione televisiva Chi l’ha visto?, dove Biagio in diretta interviene informando del suo cammino verso Assisi. Quando ritorna nella sua Palermo inizia a portare conforto ai senzatetto della Stazione Centrale, per i quali si batte attraverso diverse proteste, grazie al quale ottiene l’utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all’interno dei quali fonda nel 1993 la Missione di Speranza e Carità.
Nel 2015 è stato prodotto un film intitolato Biagio, Controcorrente, dal regista palermitano Pasquale Scimeca. Quando fu costretto su una sedia a rotelle a causa delle spossanti fatiche cui era sottoposto nella Missione, la Madonna di Lourdes gli fece la grazia dopo un’immersione nelle sue acque. «Adesso mi sembra di volare quando cammino», racconta con grande sorriso.
Marcello Strano
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