Cresce ancora il computo delle persone che, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus in Italia, hanno contratto il virus Sars-Cov-2. Ciò nonostante, la curva epidemica è decisamente in calo, con zero nuovi contagi e un numero record di guariti/dimessi. La somma generale ci dice che, globalmente, sono 187.327 i casi registrati in Italia; nello specifico, invece (come riportato da ilmeteo.it), le stime ci riferiscono che: i decessi sono 25.085 (+437 oggi, 22 aprile 2020); i pazienti guariti/dimessi, 54.543 (+2.943); i singoli attualmente positivi, 107.699 (–10 tra ieri e oggi); i ricoverati con sintomi, 23.805 (–329, trend positivo in crescita); quelli in terapia intensiva, 2.384 (–87, dato positivo ormai in calo da settimane); e 81.510 in isolamento fiduciario.
Alla luce dei dati su citati, e secondo quanto dichiarato dalla Protezione Civile, sale a 6 il numero delle regioni con (quasi) zero contagi. In tal proposito – come comunicato sempre da ilmeteo.it – le regioni che, al momento, hanno fatto registrare un numero bassissimo di casi, sono:
Umbria +4
Calabria +9
Sardegna +8
Valle d’Aosta +5
Molise +1
Basilicata +8
Proprio per questo, si sta parlando di una regionalizzazione delle riaperture, ovvero, consentire la ripartenza (naturalmente graduale) solo ad alcune regioni e non ad altre. Poiché, secondo gli esperti, l’azzeramento dei contagi andrà di territorio in territorio in base al livello di esposizione al virus avuta. L’ultima parola spetta, quindi, al 4 di maggio prossimo, se l’Italia sarà in grado di riaprire o meno.
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