Un weekend importante per l’arte: in occasione del festival dell’Art City, che si terrà nel weekend dal 29 al 31 Gennaio, la Fondazione Carisbo mette in mostra, a Casa Saraceni per la prima volta, una parte della propria collezione.
BOLOGNA – Per il ciclo di mostre voluto fortemente dalla Fondazione Carisbo, si è deciso di iniziare esponendo una collezione di circa sessanta quadri, accomunati tutti da un’unica tematica: l’autoritratto. La sala espositiva, sita a Casa Saraceni, è allestita per tipologie di ritratto, al di là dell’anno di produzione. Si avrà, così, il tipo di ritratto da parata, quello degli affetti, i ritratti caricatura, come per esempio è molto curiosa la caricatura di Carducci fatta da Maiani che lo rappresenta come un leone. Si trova anche il ritratto futurista, il ritratto di carattere e teste di carattere.
«È una mostra molto varia e interessante, anche se una parte rilevante dei ritratti è collocata in altri luoghi, tra cui Palazzo Pepoli. Questa successione di opere ha un significato che le rende estremamente gradevoli, soprattutto per via degli artisti, tutti bolognesi, che la città celebra e stima. In particolare, faccio riferimento a Ernesto Montesano che ci ha donato il quadro di Lucio Dalla che arricchisce la collezione: un grande artista di gran peso nella nostra città», spiega Leone Sibani, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. L’esposizione intende ripercorrere l’evoluzione del ritratto in un ampio arco temporale e propone una selezione dei migliori esponenti di questo genere tra cui Bartolomeo Cesi, Elisabetta Sirani, Donato Creti, Giovanni Romagnoli, Gino Marzocchi, Angelo Caviglioni, Ferruccio Giacomelli fino ad arrivare all’autoritratto di Piero Manai.
Un pezzo innovativo, ma soprattutto suggestivo è Omaggio a Picasso di Cleto Tomba, in cui sono raffigurate statuette di terracotta in processione per osservare un celebre ritratto del pittore. Sono presenti i grandi personaggi del passato, tra cui Enrico VIII, i Reali di Spagna, il Re Sole, Papa Paolo III Farnese, la Gioconda, i cardinali. Le statuette restituiscono tridimensionalità alle effigi di Mantegna, Van Eyck, Leonardo, Raffaello, Tiziano, Holbein, El Greco, Rubens, Velazquez, Goya, Manet, Van Gogh e altri, in una versione ironica che lascia sorpreso l’osservatore, quasi come fosse una caricatura del ritratto. «Questi luoghi sono quelli che durante Arte Fiera danno la possibilità di approfondire e conoscere quadri che diversamente non si è abituati a vedere. Scoprire un autore e un quadro è una delle esperienze più belle che un amante dell’arte possa fare», interviene l’Assessore alla Cultura Davide Conte alla cerimonia di apertura.
Ogni ritratto rappresenta la prova biografica di un’esistenza nelle sue relazioni sociali e culturali, è allo stesso tempo anche testimonianza della vita dell’artista e della sua sensibilità, tali immagini rimangono in vita al di là dell’esistenza dei suoi protagonisti, aggiungendo un velo di ricordo e ammirazione, tutto ciò è stato possibile grazie all’opera di reperimento e di conservazione ad opera della Fondazione della Cassa di Risparmio bolognese e ci si augura che questo progetto continui nel suo intento per promuovere quelle che sono le opere e le tradizioni della cultura della città.
Elisa Mercanti
Roberta Ventura
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