Ieri, 14 luglio, era festa nazionale in Francia. A Nizza stavano terminando i festeggiamenti quando un grande camion bianco, alla velocità di 80 km/h, ha travolto i cittadini che stavano percorrendo la pomenade Des Anglais. Al termine della sanguinosa corsa, gli attentatori hanno aperto il fuoco sulla folla. Il bilancio è: più di 80 morti e 150 feriti. L’autista del tir è stato ucciso dalla polizia durante uno scontro, era un tunisino di 31 anni residente in città e arrivato dal Nord Africa. I possibili complici – non è chiaro quanti siano, se solo uno o di più – sono in fuga. All’interno del mezzo, le forze dell’ordine hanno ritrovato armi e granate, segno di un attentato premeditato. Il tir ha percorso 2km prima di fermarsi per permettere a chi era al suo interno di sparare sui civili. La zona è stata evacuata e ne è stato impedito l’accesso; sono stati prontamente istituiti ospedali da campo, i taxi hanno offerto corse gratuite per permettere a tutti di rientrare a casa come ordinato e i proprietari delle spiegge hanno aperto gli stabilimenti per mettere lettini e teli a disposizione delle vittime.
Secondo le testimonianze, dal finestrino del mezzo era visibile un individuo che impugnava un mitra, egli ha cominciato a sparare quando il camion si è fermato. Dopo aver ucciso il guidatore, gli agenti hanno evacuato la zona per la paura che all’interno dell’auto ci fossero bombe o ordigni inesplosi. Un uomo ha raccontato di essersi trovato il tir a pochi metri di distanza e di aver urlato contro l’autista per la scia di vittime da lui creata, ignaro di ciò che realmente stava per accadere. I fuochi d’artificio finali e la musica hanno coperto il rumore degli spari e le grida, raccontano diverse persone, e ciò ha impedito ai presenti di capire cosa stesse succedendo. Daniel Allemand – cronista di Nice-Matin – era a cena sul luogo del massacro e ha spiegato «La gente correva, con gli agenti della polizia che urlavano di correre dalla parte opposta dell strada. Non so come ci è riuscito, ma il camion è salito sulla promenade e ha falciato centinaia di persone. Ho visto corpi volare come birilli. Ci ho messo un po’ prima di capire cosa stava accadendo». Dai video è chiaro che il mezzo abbia preso velocità appositamente, travolgendo due cordoni di sicurezza; i 2km sono stati percorsi con un’andatura a zig zag allo scopo di colpire più persone possibili. Chi si trovava sul posto ha assistito a scene atroci: corpi a terra, panico e gente che correva cercando locali in cui mettersi in salvo. Bar, ristoranti sono stati invasi, letteralmente messi a soqquadro e svuotati durante l’attentato. Un centinaio di persone hanno addirittura cercato riparo in mare. Inizialmente si ipotizzava che uno dei sospetti fuggiti avesse degli ostaggi, ma ciò è stato prontamente smentito.
Subito dopo la notizia, François Hollande ha lasciato Avignone ed è rientrato a Parigi dove ha incontrato la cellula di crisi del Ministero degli Interni a Place Beauvau. Dopo aver parlato con il presidente francese, il ministro Cazeneuve si è recato a Nizza dove si è riunito con varie figure di spicco tra cui Christian Estrosi, così da fare chiarezza e decidere come agire. L’inchiesta sul caso è stata affidata all’unità antiterrorismo e alle ore 9 di questa mattina è cominciato un consiglio di sicurezza e difesa convocato da Hollande. Inoltre, sono stati istituiti controlli su tutte le auto in ingresso e rafforzati quelli ai confini. Barack Obama e Theresa May hanno parlato di «un orribile dramma», Alfano ha convocato al Viminale per le 9 del mattino il Comitato Analisi Strategica Antirerrorismo e Trump ha commentato la vicenda su Twitter scivendo «Un altro attacco terribile, questa volta a Nizza, in Francia. Molti morti e feriti. Quando impareremo? Sta solo peggiorando la situazione». Anne Hidalgo, sindaco parigino, ha ordinato che siano esposti in città drappi neri in segno di lutto e le luci della Tour Eiffel spente.
Nonostante non ci sia ancora una chiara rivendicazione dello stato islamico, i suoi sostenitori hanno festeggiato sui social la tragedia dichiarando «colpiremo tutta la Francia». Sono stati analizzati diversi tweet e frasi lasciate sul Web da individui vicini all’Isis, anche risalenti anche al 2013: alcune sarebbero compatibili con ciò che è accaduto in quanto parlano di possibili attentati da svolgere con questa specifica modalità. Solo qualche giorno fa le autorità francesi avevano esternato la paura che gli attentatori islamici cambiassero il proprio modus operandi utilizzando veicoli e mezzi esplosivi e l’Isis aveva nuvamente minacciato la Francia. Hollande dopo aver prolungato lo stato di emergenza per altri tre mesi, ha dichiarato «Quest’attentato che ha colpito Nizza è ancora una volta riconducibile al terrorismo islamista, ma la Francia non si piegherà».
Martina Sacco
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