A dare il via alla 35ª giornata di Serie A è l’anticipo delle 20:45 di venerdì tra Torino e Bologna. Dopo poco più di un quarto d’ora di gioco, Sanabria colpisce la traversa di testa su cross di Ilić e Skorupski respinge un tentativo di Zapata. Al 38’, Aebischer ci prova dal limite, col pallone che termina di poco sul fondo.
Il centrocampista svizzero ci riprova nella ripresa, con Milinković-Savić che devia il suo tiro sopra la traversa. Il match si conclude sullo 0-0. Si tratta del terzo pareggio a reti bianche nelle ultime quattro partite per il Toro e del terzo 0-0 nelle ultime cinque gare per i rossoblu, che sprecano la chance di superare temporaneamente la Juventus al terzo posto.
Nell’anticipo del sabato, alle ore 18, la Lazio è ospite del Monza. Reduci da quattro vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia, i biancocelesti vanno a caccia di una vittoria che permetterebbe loro di superare momentaneamente l’Atalanta al sesto posto. Dopo 5’ Djurić sfiora il gol del vantaggio, ma a sbloccare l’incontro è la Lazio, che all’11’ passa con Immobile. Il centravanti degli ospiti si rende autore di un tap-in vincente dopo che Di Gregorio aveva respinto sulla traversa un tiro di Kamada.
Settimo gol in campionato per il centravanti classe ‘90, che non segnava in Serie A addirittura dallo scorso 10 febbraio. Al 23’, Carboni ha un’ottima occasione per trovare il pari, ma sbaglia clamorosamente di testa da distanza ravvicinata su cross di Colpani. Al 39’ ci prova anche Bondo, che non inquadra la porta di testa. Il pari del Monza è nell’aria ma arriva soltanto al 73’, con Djurić che insacca indisturbato da due passi dopo una respinta di Mandas su Pessina. La Lazio torna in vantaggio dieci minuti dopo con Vecino, che anticipa un passaggio di Donati e beffa Di Gregorio.
I padroni di casa non si arrendono e riacciuffano nuovamente gli uomini di Tudor. La firma è sempre di Djurić, che in pieno recupero svetta tra Romagnoli e Casale e fulmina Mandas di testa. Finisce dunque 2-2 allo U-Power Stadium tra Monza, che resta in corsa per stabilire il proprio record di punti in una singola stagione di Serie A (52 lo scorso anno), e Lazio, il cui cammino verso un posto in Europa subisce una frenata.
Alle 20:45 scendono in campo i campioni d’Italia dell’Inter, impegnati al MAPEI Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo. I nerazzurri non hanno più nulla da chiedere al campionato, ma possono continuare a inseguire il traguardo dei 100 punti. I neroverdi, dal canto loro, devono a tutti i costi vincere per restare agganciati al treno che porta alla salvezza. Al 16’ Lipani impegna Audero con una conclusione dal limite. Poco meno di cinque minuti dopo, i padroni di casa sbloccano il match con Laurienté.
Doig approfitta di un’incertezza di Dumfries, ruba palla all’olandese e serve il numero 45, che scarica un destro sotto la traversa su cui non può nulla Audero. Sul finire del primo tempo, Lautaro Martínez pareggia i conti da due passi ma il gol viene annullato per fuorigioco. Il Sassuolo si impone per 1-0, riuscendo a difendere il vantaggio nonostante gli assalti dell’Inter.
Gli uomini di Ballardini interrompono la striscia negativa di ben sei partite senza vittorie, assicurandosi tre punti di vitale importanza in ottica salvezza. I campioni d’Italia, invece, incassano la seconda sconfitta in questo campionato (entrambe arrivate contro il Sassuolo) e rinunciano definitivamente all’obiettivo 100 punti in classifica.
La domenica di Serie A si apre con il lunch match delle 12:30 tra Cagliari e Lecce, scontro diretto per la salvezza. Al 18’, Deiola porta avanti i rossoblu, ma il gol viene annullato per un tocco di mano del centrocampista prima della conclusione vincente. Poco male per il Cagliari, che al 26’ trova comunque la rete dell’1-0. Sugli sviluppi di un corner, Gaetano calcia verso la porta di Falcone e la traiettoria diventa un assist per Yerry Mina, che da ottima posizione non si fa pregare e porta avanti i suoi.
Nel finale del primo tempo, Gaetano commette un brutto fallo su Ramadani e viene espulso. L’episodio ha inevitabilmente delle ripercussioni, con il Cagliari costretto a giocare tutto il secondo tempo in dieci uomini. Ne approfitta il Lecce, che all’84’ trova il pareggio: Almqvist mette una bella palla in area dalla destra, Krstović arriva puntuale all’appuntamento col gol, il secondo consecutivo per l’attaccante montenegrino.
L’1-1 finale non smuove più di tanto la classifica delle due squadre, che a tre giornate dalla fine del campionato non hanno ancora la certezza aritmetica della permanenza in Serie A. Alle 15 è il turno di un altro scontro diretto per la salvezza, ossia quello tra Empoli e Frosinone, a braccetto a quota 31 punti. Al 21’ viene annullato un gol a Gyasi, che batte Cerofolini da distanza ravvicinata, dopo che il portiere degli ospiti aveva respinto un tiro di Grassi.
L’ex Spezia, però, era in posizione irregolare al momento del tap-in. Al 43’, Cheddira prova a sorprendere Caprile con un tiro a giro, ma il portiere dell’Empoli risponde presente. L’attaccante di proprietà del Napoli sfiora nuovamente il gol al 64’, con un colpo di tacco su cui interviene in scivolata Bereszyński. Lo 0-0 finale permette all’Empoli di tenere viva la striscia di risultati utili consecutivi in casa (3) e al Frosinone di restare imbattuto (una vittoria e cinque pareggi nelle ultime sei partite).
In contemporanea, il Verona ospita la Fiorentina al Bentegodi. Al 13’, Christensen perde palla e atterra Noslin in area di rigore, regalando un penalty ai gialloblu. Dal dischetto va Lazović, la cui conclusione potente non lascia scampo al portiere danese. Due minuti dopo, l’autore del gol crossa al centro per Bonazzoli, che manda di poco a lato. La Fiorentina reagisce con l’ex di turno Barak, sul cui tentativo di testa è attento Montipò. Al 29’, Castrovilli colpisce il palo con un bel destro in area. Proprio quest’ultimo trova il gol del pareggio, scoccando il mancino vincente al 42’. Prima rete stagionale per il centrocampista classe ‘97, titolare per la prima volta dal 2 giugno scorso.
Il pari scuote i viola, che però tornano sotto al 59’: Milenković è tutt’altro che impeccabile nel liberare l’area su un cross di Lazović, Noslin con una conclusione potente non perdona Christensen. Quarto gol con la maglia del Verona per l’olandese, arrivato dal Fortuna Sittard nella sessione di mercato invernale. Nel finale, Nzola sfiora il gol con un tiro al volo sugli sviluppi di un corner. Il Verona riesce a proteggere il vantaggio di misura, imponendosi per 2-1 e salendo a 34 punti in classifica. Per i gigliati dell’ex di turno Italiano, in forza agli scaligeri da calciatore dal 2005 al 2007, si tratta di una brusca frenata nella corsa a un posto in Europa.
Alle 18, il Milan riceve il Genoa a San Siro. Dopo cinque minuti di gioco, Vogliaccio viene steso in area da Tomori, guadagnandosi un rigore. Dagli undici metri, Retegui non sbaglia, portando avanti i rossoblu. I padroni di casa riescono a riequilibrare il punteggio prima dell’intervallo, con Florenzi che sfrutta un cross di Chukwueze e batte Martínez. All’inizio della ripresa, Ekuban porta nuovamente in vantaggio il Genoa, anticipando Gabbia e battendo Sportiello di testa. Al 70’, Giroud sbaglia clamorosamente a tu per tu con Martínez, ma trova il modo di farsi perdonare al 75’ con un mancino vincente al volo.
Nel mezzo, il gol del 2-2 di Gabbia, a segno di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Florenzi. Il Milan ha la vittoria in tasca, ma a tre minuti dal fischio finale il Genoa riesce a pareggiare: cross di Thorsby, pallone che carambola tra Tomori e Thiaw e termina in rete. L’autogol del difensore tedesco permette ai rossoblu dell’ex Gilardino di portare a casa un bel punto.
Nel posticipo domenicale, alle 20:45, si affrontano Roma e Juventus all’Olimpico. All’11’, Kristensen colpisce la traversa di testa. Quattro minuti dopo, Lukaku porta in vantaggio i giallorossi, avventandosi sulla deviazione di Gatti su un tiro di Cristante. Per l’attaccante belga, che era a secco di gol in campionato tra le mura amiche dallo scorso 20 gennaio, è un gioco da ragazzi battere a rete da posizione ravvicinata. Il pareggio bianconero arriva al 31’ e porta la firma di Bremer, a segno di testa su cross di Chiesa.
All’inizio della ripresa, proprio il classe ‘97 lascia sul posto Kristensen con una gran finta e colpisce il palo col mancino. Al 67’ ci prova Pellegrini, sul cui tentativo interviene Bremer, che mette in calcio d’angolo. Nel finale sale in cattedra Svilar, che con due incredibili riflessi nega il gol a Locatelli al 79’ e a Kean all’88’. Nel recupero, Szczęsny mura Abraham. L’1-1 finale non accontenta nessuna delle due squadre, con la Juventus che spreca la chance di portarsi a -3 dal Milan secondo e la Roma che si fa raggiungere dall’Atalanta al quinto posto.
I bergamaschi, infatti, approfittano del pareggio della Roma, aggiudicandosi per 2-1 in rimonta la gara sul campo della già retrocessa Salernitana. L’avvio non è dei migliori per la Dea, che dopo 18’ va sotto, con Tchaouna che beffa Carnesecchi e regala una delle poche gioie stagionali al pubblico di casa. La reazione degli ospiti non si fa attendere, ma gli uomini di Gasperini riescono a pareggiare soltanto al 57’. Sugli sviluppi di un cross di Koopmeiners, Scamacca riceve da Pašalić e batte Costil. Decimo gol nelle ultime dodici partite tra campionato e coppe per l’attaccante classe ‘99.
Sei minuti dopo, l’Atalanta la ribalta con Koopmeiners, che da distanza considerevole piazza il pallone all’angolino dove Costil non può arrivare. Vittoria fondamentale per gli orobici, che raggiungono la Roma a quota 60 punti e hanno ancora una partita da recuperare. Alle 20:45, va in scena l’ultima partita della 35ª giornata di Serie A, con l’Udinese che ospita il Napoli. La prima vera occasione degna di nota capita sui piedi di Samardžić, che calcia a giro dal limite dell’area ma non inquadra la porta. Lo 0-0 all’intervallo è la fotografia perfetta di una prima frazione di gioco caratterizzata da poche emozioni, con entrambe le squadre senza tiri nella porta a referto.
In avvio di ripresa, a spezzare l’equilibrio è Osimhen, che sovrasta João Ferreira e di testa porta in vantaggio il Napoli su cross di Politano. Nel finale, l’attaccante nigeriano va nuovamente a segno, ma il VAR annulla per posizione di fuorigioco. In pieno recupero, il suo connazionale Success segna il gol dell’1-1, che tiene vive le speranze di salvezza degli uomini di Cannavaro.
DJURIĆ − Palladino gli dà fiducia, schierandolo dal primo minuto, e lui lo ripaga alla grande. Dopo aver segnato un solo gol nelle sue prime tredici partite con la maglia del Monza, infatti, l’ariete bosniaco mette a referto una doppietta di pregevole fattura contro la Lazio. Prima segna il tap-in dell’1-1, poi si rende autore del colpo di testa del definitivo 2-2 al fotofinish. SCELTA VINCENTE
LAZOVIĆ − Sblocca l’incontro con un’esecuzione magistrale dal dischetto e offre una prestazione molto positiva, risultando spesso e volentieri pericoloso per la retroguardia della Fiorentina. Il mix di esperienza e personalità del serbo è imprescindibile per il Verona. SPINA NEL FIANCO
BREMER − Trova il gol che evita la sconfitta alla Juventus con un bel colpo di testa (terza rete in campionato per il difensore brasiliano) e salva i suoi su un tiro di Pellegrini. Garantisce sicurezza all’intero reparto arretrato e risulta tra i migliori tra le file dei bianconeri.
KOOPMEINERS − Viene gettato nella mischia all’inizio del secondo tempo, con l’Atalanta in svantaggio in casa della Salernitana, e impiega ben poco tempo a incidere sul match dell’Arechi. Dai suoi piedi parte il cross che porta al pareggio di Scamacca, servito da una sponda di Pašalić, e, soprattutto, il bolide dalla distanza che non lascia scampo a Costil. TOPMEINERS
DUMFRIES − Commette un grave errore in occasione del gol di Laurienté che decide la partita. Regala palla a Doig, che si rende autore dell’assist per l’1-0 del francese. Dumfries ha anche un’ottima chance per segnare, ma calcia malissimo e vanifica un bel passaggio di Asllani. IN VACANZA
ZACCAGNI − Tutt’altro che a suo agio da esterno di centrocampo, non ha grandi abilità in fase di copertura e lo dimostra appieno. Interviene spesso e volentieri in ritardo e viene ammonito dopo appena 15’. Tudor si vede così costretto a sostituirlo dopo poco più di mezzora di gioco. SPAESATO
LEÃO − Non incide né dà mai l’impressione di poter imprimere una svolta significativa a una prova a dir poco incolore. Non una novità per il portoghese, spesso e volentieri sottotono quest’anno. Pioli lo sostituisce, tra i fischi di San Siro, al 67’, poco prima dei due gol con cui il Milan passa momentaneamente in vantaggio. IMPALPABILE
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Atalanta B.C.
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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