Sono stati 670 i morti e 1290 i feriti in atti di violenza, tra cui attacchi armati e attentati, in Iraq nel mese di febbraio. Lo riferisce nel suo consueto bilancio mensile la Missione delle Nazioni Unite di Assistenza in Iraq (UNIAMI), sottolineando che si tratta di un dato in calo rispetto agli 849 morti e 1450 feriti di gennaio.
Tuttavia, sottolinea in una nota l’UNAMI, «febbraio si contraddistingue per una serie di attacchi suicidi che hanno colpito luoghi di culto, mercati e funerali». In febbraio sono stati 410 i civili uccisi, compresi agenti della polizia federale, della difesa civile, guardie del corpo e vigili del fuoco. I membri delle forze militari morti sono 260, compresi quelle delle forze che combattono al fianco dell’esercito di Baghdad contro l’ISIS, cioè i peshmerga curdi e i componenti delle forze paramilitari e tribali. I dati non comprendono tuttavia le vittime nella provincia di Al Anbar, dove sono intensi i combattimenti tra forze lealiste e quelle dello Stato islamico.
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