Con le dimensioni di un bottone, Solitair monitora l’esposizione ai raggi ultravioletti UVA e UVB. Il dispositivo non è altro che un piccolo sensore in grado di misurare la quantità di luce solare a cui l’utente è esposto ogni giorno. Interfacciandosi con un app scaricabile per gli smartphone, il chip è in grado di fornirci informazioni dettagliate e sempre aggiornate: in pratica ci avverte quando è ora di metterci all’ombra. Sfruttando la posizione geografica, Solitair riesce a calcolare il tempo massimo entro cui la nostra pelle potrà essere esposta alla luce del sole. Ad esempio, se ci si trova in Scozia si può restare esposti alla luce solare più a lungo che in Egitto. Tutti gli aggiornamenti sono in tempo reale e perfettamente sincronizzati con gli spostamenti dell’utente. Solitair riconosce, inoltre, in quale momento della giornata ci si trova sotto la luce del sole.
«Siamo in grado di offrire una perfetta misurazione del tipo di pelle con l’analisi delle immagini. Siamo stati in grado di applicare i nostri studi e le nostre ricerche a questo tipo di dispositivo per analizzare ogni tipo di pelle e fornire tutte le informazioni necessarie. L’applicazione ora è in grado di calcolare i giusti livelli di sicurezza previsti», fa notare Peter Luebcke, direttore del team di Cambridge. Il dispositivo è anche in grado di rilevare se si sta usando una crema solare e il suo obiettivo non è quello di sostituirla, come dichiarato dal direttore, che prosegue: «Questo non è un sistema che sostituisce l’uso delle creme e delle protezioni, ma fa un calcolo di quanto ci si può esporre al sole, in base al tipo di pelle e all’orario». Bisogna vedere quanto sarà apprezzato dagli utenti che avranno un altro aspetto della propria vita, forse, monitorato in meglio.
Ciro Pappalardo
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