In un mondo cui è abitudinario camminare con gli occhi sui propri passi, con le cuffiette alle orecchie e la fretta che ci incalza, dimentichiamo troppo spesso di alzare il naso all’insù. È difficile trovare il tempo di fermarsi ad osservare il cielo con le sue costellazioni. La nostra galassia pulsa di antichi miti greci e latini che danno i nomi alle varie costellazioni. Eppure, tanti anni dopo, i vecchi miti non riescono più a svolgere lo stesso ruolo che avevano un tempo.
Così, l’Università di Birmingham, indagando tra i giovani di età compresa tra i 7 e i 19 anni, decide di proporre una nuova idea di mito. Il 72% dei giovani intervistati ammette di non essersi mai soffermato a guardare le stelle; il 27%, invece, non saprebbe riconoscere neanche una delle costellazioni più famose. Perciò, gli astronomi tentano di catturare la loro attenzione con una scelta tanto particolare quanto grandiosa: donano alle nuove costellazioni nomi dei personaggi e dei miti contemporanei!
Si tratta di otto nuove costellazioni ottenute da cluster già esistenti. Eccole di seguito. Bolt, in onore del velocista Usain Bolt. Peake, uno space shuttle in onore dell’astronauta britannico Tim Peake. Malala, per la scrittrice e premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai. Attenborough, una balena in onore del naturalista e divulgatore britannico Sir David Attenborough. La racchetta da tennis Serena, per la tennista Serena Williams. Un paio di stivali Wellington di nome Paddington, dall’omonimo famoso orsetto della letteratura inglese. Mobot, per il tipico gesto di esultanza del mezzofondista Mo Farah. Infine la costellazione Potter per indicare il tipico paio di occhiali tondi del mago più famoso dei nostri tempi.
L’idea dell’Università di Birmingham, che prende il nome di “Look up to the stars”, fa parte del progetto “The Big Bang Fair”. Si tratta di una grande fiera che si propone di incentivare bambini e ragazzi all’ingegneria e all’astrofisica attraverso il gioco e la creatività. L’evento si terrà dal 14 al 17 marzo a Birmingham. Nel frattempo, potremmo impegnarci a cercare nuove costellazioni per nuovi eroi e miti.
Giulia Sorrentino
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