Fra meno di un secolo i bianchi litorali del Golfo Persico, da sempre mete turistiche di grande richiamo internazionale, potrebbero diventare dei veri e propri “pentoloni” a causa degli effetti a larga scala del riscaldamento globale. A lanciare il grido l’allarme è un gruppo di scienziati, tra cui Jeremy S. Pal del Civil Engineering & Environmental Science Department della Loyola Marymount University di Los Angeles ed Elfatih A. B. Eltahir del MIT (Massachusetts Institute of Technology), i quali hanno effettuato recentemente uno studio sui cambiamenti climatici riguardanti l’area del Golfo, pubblicato tra le pagine della nota rivista di divulgazione scientifica Nature Climate Change.
Gli studiosi hanno condotto l’indagine tenendo in considerazione le condizioni atmosferiche del territorio, in primis il caratteristico cielo cristallino, il livello basso delle acque e le intense radiazioni durante i periodi più caldi dell’anno. Dai risultati è emerso che verso il 2100 le temperature diventeranno eccessivamente bollenti, arrivando a toccare addirittura i 77° della colonnina di mercurio. Facendo un quadro della situazione è lampante come queste condizioni metereologiche siano totalmente inconciliabili con la vita. In sintesi «gli effetti potrebbero essere letali» come dichiarato da Erich M. Fischer dell’Istituto di Tecnologia di Zurigo.
Gabriele Mirabella
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