Come ve lo immaginate Marte? Grande, piccolo, tortuoso o liscio? Magari tenendo conto del colore della sua superficie, qualcuno potrebbe erroneamente associarvi l’idea di un luogo esclusivamente caldo. Chi possiede qualche conoscenza in più sul pianeta in questione saprà, invece, che al tramontar del Sole la temperatura cala drasticamente. Ma avete mai pensato alla possibilità che anche sul Pianeta Rosso possa cadere la neve?
Ebbene, secondo uno studio pubblicato su Nature Geoscience, uno strano fenomeno, simile alle nostre fredde nevicate, si abbatterebbe la notte su Marte. La temperatura delle nuvole, sul venir della sera, si abbassa anche di 4 gradi all’ora e le poche particelle d’acqua congelano diventando fiocchi di neve. Questi ultimi misurano tutt’al più 3 o 4 micrometri, ma nonostante le loro dimensioni macroscopiche vanno a produrre turbolenze e tempeste di neve tanto brevi quanto intense. «Non riusciremmo a fare un pupazzo di neve» afferma ironicamente America Spica, ricercatore dell’università di Parigi e del Cnrs francese. Il più della neve, infatti, evapora prima di toccare terra, andando a comporre al massimo un manto di brina.
Le previsioni meteo del pianeta Marte, effettuate con l’utilizzo dei dati forniti nel corso degli anni dalle sonde orbitanti Mars Global Surveyor e Mars Reconnaissance Orbiter, sono emerse tramite un’accurata simulazione al computer portata avanti a Stanford e al Seti Institute di Mountain View, istituto scientifico che da 33 anni è in cerca di forme di vita extraterrestri. Quanto venuto fuori, per l’appunto, mostra il formarsi di correnti d’aria verso il basso, dovuto all’abbassamento di temperatura delle nuvole che, scontrandosi con quelle calde, a loro volta risalenti verso l’alto, creano delle forti tempeste. Correnti di dieci metri al secondo si sviluppano così attorno e dentro a nuvole cariche di ghiaccio.
Capitasse sulla Terra, si tratterebbe solo di una brezza tesa, ma su Marte è diverso: l’atmosfera rarefatta, infatti, fa sì che esse siano turbolenze davvero potenti, capaci, per esempio, di impedire ad una navicella spaziale di avvicinarsi al suolo. Così come sul suolo, non arrivano neppure i fiocchi di neve, che dopo aver percorso qualche chilometro sublimano a causa della differenza termica. Marte, dunque, conserva il suo rossore, senza sbiancare mai e la prova di un suo imbarazzato pallore sembra ancora lontana dalla portata delle nostre navicelle.
Concetta Interdonato
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