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NBA Week Preview: Antetokounmpo sfida Leonard, i Rockets ospitano i Warriors
05 Novembre 2019
BasketVoci di Sport

NBA Week Preview: Antetokounmpo sfida Leonard, i Rockets ospitano i Warriors

Home » Voci di Sport » Basket » NBA Week Preview: Antetokounmpo sfida Leonard, i Rockets ospitano i Warriors

Circa due settimane fa è cominciata la stagione 2019-2020 di NBA, che sta regalando agli appassionati il consueto mix di sorprese e spettacolo. Basti pensare ai Golden State Warriors, vincitori di tre titoli negli ultimi cinque anni e capaci di approdare alle Finals per cinque stagioni consecutive, che hanno dovuto fare i conti con le partenze dei vari Kevin Durant, Andre Iguodala e Shaun Livingston e con gli infortuni occorsi a Stephen Curry, Draymond Green, Klay Thompson e D’Angelo Russell e navigano nelle zone basse della Western Conference. I Phoenix Suns, al contrario, sembrano finalmente in grado di dire la loro dopo nove anni consecutivi senza partecipare ai playoff. La scorsa notte, la franchigia dell’Arizona ha vinto per la quinta volta in sette gare, interrompendo l’imbattibilità dei Philadelphia Sixers. A Ovest, però, non sarà semplice battere la concorrenza delle tante altre pretendenti a un posto ai playoff. 

Puntano a tornare ai playoff anche i Los Angeles Lakers, che dopo la sconfitta nell’opening night nel derby coi Clippers di Kawhi Leonard hanno rialzato la testa, raccogliendo cinque successi consecutivi, rispettivamente contro Utah Jazz, Charlotte Hornets, Memphis Grizzlies, Dallas Mavericks e San Antonio Spurs (tra queste, soltanto i Grizzlies hanno un record negativo). Deludente, invece, l’avvio di stagione dei Portland Trail Blazers, sconfitti già quattro volte nelle prime sette partite della stagione, di cui l’ultima contro i decimati Golden State Warriors (prima vittoria al Chase Center per i Dubs). L’ultimo posto della classifica è occupato momentaneamente dagli ambiziosi ma inesperti New Orleans Pelicans (1-6), che non hanno ancora avuto modo di far debuttare in NBA l’attesissimo rookie Zion Williamson, prima scelta assoluta dello scorso Draft, alle prese con un infortunio. 

A Est, sorprende l’inizio di stagione dei Miami Heat, che hanno messo in mostra non soltanto il colpo di mercato Jimmy Butler, ma anche i rookie Tyler Herro e Kendrick Nunn, quest’ultimo non scelto al Draft. A contendere il primato alla franchigia della Florida e ai Philadelphia Sixers ci sono i Milwaukee Bucks dell’MVP in carica Giannis Antetokounmpo, fresco di vittoria del premio di Player of the Week della Eastern Conference, ma anche i Boston Celtics e i campioni in carica dei Toronto Raptors proveranno a dire la loro. Deludenti e non poco, invece, le partenze di Brooklyn Nets (3-4) e Indiana Pacers (3-3): se questi ultimi non hanno ancora ritrovato l’infortunato Victor Oladipo, i secondi hanno meno attenuanti, anche perché dopo l’arrivo di Kyrie Irving qualificarsi ai playoff non sarà più un sogno da inseguire, ma un obiettivo da raggiungere senza sé e senza ma. Non sorprende la situazione ai margini della classifica, con le varie Cleveland Cavaliers, Washington Wizards, New York Knicks e Chicago Bulls che anche per quest’anno sembrano destinate a rimanere fuori dalla corsa ai playoff. Diamo un’occhiata alle cinque partite da seguire a tutti i costi in programma questa settimana.

ROCKETS – WARRIORS – Negli ultimi due anni le abbiamo viste rivaleggiare per il trono della Western Conference, ma il match in programma nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 novembre tra gli Houston Rockets e i Golden State Warriors non avrà lo stesso sapore delle passate stagioni. Se i primi sono ancor più prepotentemente candidati al titolo dopo l’arrivo di Russell Westbrook alla corte di Mike D’Antoni, infatti, i secondi sono costretti ad alzare bandiera bianca dopo nemmeno un mese. Se fino a poche settimane fa, in molti avevano ancora fiducia nel fatto che con Curry e Green (in attesa del rientro di Thompson) al fianco di Russell i Dubs potessero ancora lottare per l’anello, infatti, è impensabile pensare di competere per il titolo senza tutti e quattro i sopracitati, con Curry che dovrà saltare almeno i prossimi tre mesi e Thompson che potrebbe tornare addirittura l’anno prossimo.

Houston non è partita benissimo (4-3), ma è reduce da un successo sul campo dei Memphis Grizzlies che ha ridato loro fiducia dopo il pesantissimo ko riportato in casa dei Miami Heat. James Harden sta avendo più difficoltà del dovuto al tiro, ma i suoi numeri restano da candidato MVP: 36.6 punti (massimo in carriera e media più alta nella lega), 5.1 rimbalzi, 7.4 assist e una palla recuperata di media in sette partite per lui. I Warriors (2-5), dal canto loro, si consolano con le prestazioni dei tanti giovani nuovi volti, tra cui il rookie classe ’96 Eric Paschall, che sta viaggiando a medie di 16.7 punti, 4.4 rimbalzi e 1.4 assist col 60% dal campo. Nonostante tutto, dunque, i duelli degli anni scorsi non sono stati totalmente dimenticati e le due squadre sono pronte a darsi battaglia.

CLIPPERS – BUCKS – Nella stessa notte è in programma un’altra sfida di cartello piuttosto intrigante, quella tra i Los Angeles Clippers di Kawhi Leonard e i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo. I californiani, ancora in attesa del rientro di Paul George, ormai sempre più vicino, hanno cominciato la loro stagione con cinque vittorie e due sconfitte, trascinati dall’MVP delle ultime Finals (29.3 punti, 7.3 rimbalzi, 5.7 assist, 2.3 palle rubate e una stoppata di media per Leonard). Il classe ’91 potrebbe essere uno dei candidati all’MVP, ma l’obiettivo principale dei Clippers è ovviamente il titolo. Per riuscire nell’intento, i soli Leonard e George potrebbero non bastare, ma Doc Rivers può fare affidamento su un collettivo ricco di talento su entrambi i lati del campo, con un supporting cast composto da giocatori del calibro di Patrick Beverley, Lou Williams e Montrezl Harrell, tra i tanti.

Reduci da una regular season da ben 60 vittorie e appena 22 sconfitte (miglior record della lega) ma da una post-season conclusasi in maniera tutt’altro che positiva (sconfitta in Finale di Conference proprio al cospetto dei Toronto Raptors di Kawhi Leonard), i Bucks hanno intenzione di alzare l’asticella e lottare con maggior convinzione per vincere un titolo che manca nella propria bacheca addirittura dal 1971. Competere fino in fondo, dunque, sarà la parola chiave nel Wisconsin, anche perché Giannis Antetokounmpo diventerà free agent nell’estate 2021 e per convincerlo a restare i soldi, da soli, potrebbero non essere sufficienti. The Greek Freak, infatti, vuole lasciare il segno e non accontentarsi dell’MVP conquistato lo scorso giugno e lo sta dimostrando in quest’avvio di stagione (27.7 punti, 14 rimbalzi, 7.4 assist, 1.1 recuperi e 1.6 stoppate col 61% al tiro per lui). 

NUGGETS – SIXERS – Nella notte tra venerdì e sabato, invece, il Pepsi Center di Denver ospiterà il duello tra i padroni di casa dei Nuggets e i Philadelphia Sixers. Gli uomini di Mike Malone hanno una missione importante, ossia dimostrare di poter continuare a competere ad alti livelli dopo aver sorpreso tutti lo scorso anno, arrivando al secondo posto a Ovest in regular season (54-28) e sfiorando le Finali di Conference. Il gruppo è rimasto pressoché lo stesso dello scorso anno e sin qui le Pepite stanno facendo il loro dovere (quattro vittorie e due sconfitte).

Obiettivo simile per i Sixers, che hanno perso Jimmy Butler la scorsa estate, aggiungendo però l’esperienza del veterano Al Horford e rinnovando Tobias Harris. Le due principali stelle della squadra sono sempre Ben Simmons e Joel Embiid, che dovranno fare un ulteriore passo in avanti per permettere a Philadelphia di centrare l’obiettivo. La franchigia della Pennsylvania ha da poco perso l’imbattibilità al cospetto dei Phoenix Suns (prima della palla a due, i Sixers risultavano l’unica squadra a non aver perso nemmeno una partita in quest’avvio stagionale). Ritroverà il sorriso in quel di Denver? Quel che è certo è che ritroverà Embiid, che ha scontato la squalifica di due gare per la rissa con Karl-Anthony Towns nel corso della sfida tra i suoi Sixers e i Minnesota Timberwolves. 

LAKERS – HEAT – Con l’arrivo di Anthony Davis (Player of the Week della Western Conference) e di tanti veterani utili alla causa, tra cui Dwight Howard e Danny Green (6.8 punti, 8.2 rimbalzi e 2.3 stoppate col 79% dal campo per il primo, 11.2 punti, 2.8 rimbalzi e 1.3 palle recuperate col 47% al tiro e il 48.5% da dietro l’arco per il secondo), al fianco del ritrovato LeBron James, che in versione point-guard guida la lega per assist a partita (11.2), i Lakers sembrano essere finalmente pronti per tornare ai playoff dopo sei anni di assenza. Dopo la sfida contro i Chicago Bulls allo United Center, nella notte tra venerdì e sabato i gialloviola ospiteranno allo Staples Center i Miami Heat.

Questi ultimi stanno viaggiando sulle ali dell’entusiasmo, sulla scia di un mercato da applausi che ha portato in Florida, oltre a Jimmy Butler, giovanissimi talenti del calibro di Tyler Herro e Kendrick Nunn, capaci di entrare nei libri di storia della NBA nel giro di poche settimane (il secondo, in particolare, è riuscito a segnare più di 100 punti nelle prime cinque partite da professionista (nessuno come lui dal 2007, quando vi riuscì Kevin Durant), consegnando a Erik Spoelstra un roster validissimo ben assortito. Dopo aver mancato l’accesso ai playoff lo scorso anno, gli Heat saranno finalmente in grado di centrare l’obiettivo?

SPURS – CELTICS – L’ultima, non certo per importanza, partita da non perdere (e non solo per l’orario, considerando che si giocherà alle 23:00 italiane) è quella che mette di fronte i San Antonio Spurs di Gregg Popovich e i Boston Celtics di Brad Stevens, due squadre molto simili tra loro. Gli Speroni hanno iniziato molto bene la nuova stagione, ritrovando l’infortunato Dejounte Murray e vincendo in ben quattro occasioni su sei incontri sin qui disputati (le uniche due sconfitte, peraltro, sono arrivate contro le due corazzate di Los Angeles, i Lakers e Clippers, di misura). Ogni anno in molti sottovalutano gli Spurs e non li considerano pericolosi in ottica playoff, ma la sensazione è che anche in questa stagione Popovich, giunto alla sua annata numero 24 in NBA, tirerà fuori il meglio dai suoi ragazzi. 

D’altro canto, Boston ha sì perso Kyrie Irving e Al Horford in free agency, ma è riuscita ad assicurarsi il tre volte All-Star Kemba Walker e il centro turco Enes Kanter, trattenendo i tanti giovani talenti presenti nel roster, tra cui soprattutto Jaylen Brown e Jayson Tatum, entrambi chiamati a consacrarsi definitivamente nella lega. Il primo sta mettendo a referto 17.3 punti, 6.7 rimbalzi, 2 assist e una stoppata col 50% dal campo, il secondo viaggia a 22 punti, 7.6 rimbalzi, 2.2 assist e 1.6 recuperi col 49% da dietro l’arco. Se il supporting cast dovesse continuare a dare un contributo più che significativo a Walker, i Celtics potrebbero risultare una mina vagante capace di mettere in difficoltà tantissime squadre. 

Dennis Izzo

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About Dennis Izzo

Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.

“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”

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