Al via de GP di Abu Dhabi il miglior spunto è proprio di Verstappen, che guadagna metri importanti nei confronti delle Mercedes. Al di là di qualche attacco tra le Ferrari e Ricciardo, la situazione rispetto alla griglia di partenza rimane pressochè invariata, con le due rosse che si scambiano la posizione. Questa la situazione nei primi giri di gara: Verstappen, Bottas, Hamilton, Norris, Albon, sainz, Kvyat, Stroll, Gasly, Ocon, Ricciardo, Vettel e Leclerc. La gara degli emirati arabi è come al solito soporifera e da raccontare c’è ben poco. L’olandese si tiene a distanza di sicurezza da Bottas ed Hamilton, mentre Albon supera Norris e va quarto, dimostrando che la Red Bull su questo circuito c’è e si vede.
All’undicesimo giro cuore spezzato per Perez, che potrebbe concludere l’ultima gara in F1 con un ritiro. All’undicesimo giro viene chiamata prima la VSC poi la Safety Car, con il gruppo che si riunisce e si sconvolge per qualche ingresso anticipato in pit. Alla ripartenza Sainz che si trovava dietro Vettel e Leclerc supera in pochi giri entrambe le Ferrari. Poi Stroll Gasly, Ocon e Kvyat a seguirlo. Una Ferrari che paga il non aver sfruttato la SC per cambiare le gomme.
Al giro 24 entra Leclerc, che monta la dura. Poi al giro 36 Vettel, che monta la bianca. Al 40 Ricciardo, che esce settimo dietro le due McLaren. Avanti la situazione resta come sempre invariata. Tanto che fino al giro 55 succede ben poco, con Ocon protagonista dell’unico sussulto con il soprasso su Stroll. In chiusura fa segnare il giro veloce Ricciardo.
Max Verstappen vince, anzi domina, l’ultimo Gran Premio del 2020. Per lui è la seconda vittoria quest’anno, a chiusura di una stagione un po’ deludente, tanto per lui quanto per Red Bull. Le occasioni sprecate sono tante, dunque una medaglia d’oro a chiusura dell’annata può essere solo da sprono per il 2021. A podio Bottas ed Hamilton, con Albon quarto ma distante davvero poco dal campione del mondo. Proprio il thailandese potrebbe essere uno dei tanti a salutare il circus della Formula 1: a quanto pare, infatti, la Red Bull ha voglia di lottare seriamente per il costruttori dell’anno prossimo. E con delle seconde guide quasi incapaci di essere competitive nelle ultime stagioni (solo un podio negli ultimi 2 anni per Gasly e Albon), mettere un pilota d’esperienza potrebbe essere la via giusta.
Al posto del thailandese, pare che sia un ballottaggio tra Nico Hulkenberg e Perez. Il primo ha abbandonato il circus lo scorso anno, salvo 3 comparse durante il 2020. Il messicano è senza dubbio il miglior pilota di quest’anno: quarto in classifica piloti nonostante 2 GP saltati, con 2 podi e 1 strepitosa vittoria a Sakhir. Non merita di lasciare la classe regina e speriamo con tutto il cuore che gli venga data una vera opportunità in un top team. Addio anche per Vettel, Ricciardo e Sainz: 3 piloti dai destini intrecciati. Il tedesco lascia la Ferrari, destinazione Aston Martin. 5 anni in rosso, emozionanti ma fallimentari, per uno che sognava di vincere con quei colori. Al suo posto Sainz, che lascia la McLaren dopo aver vissuto 2 stagioni esaltanti al fianco di Lando Norris: i due pilotini che hanno riportato in alto la scuderia inglese (terza nel costruttori quest’anno). Scuderia che abbraccerà Daniel Ricciardo: il pilota che con merito ha fatto tornare la Renault a podio dopo più di un decennio.
Un addio anche per Magnussen, che però saluta definitivamente la Formula 1: un vero peccato, viste le grandi speranze che si riponevano sul pilota danese. Allo stesso modo saluta il compagno Grosjean, che però ha corso la sua ultima (spaventosa) gara in Bahrain, teatro del più spaventoso incidente degli ultimi anni. Per lui il premio più grande è essere uscito indenne da quell’inferno di fiamme.
Questa la top 10 finale: Verstappen, Bottas, Hamilton, Albon, Norris, Sainz, Ricciardo, Gasly, Ocon, Stroll.
Francesco Mascali
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