Nella ventitreesima giornata di Serie A, l’Inter acciuffa la Juventus in vetta alla classifica: i bianconeri, infatti, cadono per 2-1 nell’anticipo sul campo del Verona, con un gol di Borini e un rigore di Pazzini che ribaltano l’iniziale vantaggio siglato da Cristiano Ronaldo, a segno per la decima giornata consecutiva, mentre i nerazzurri superano per 4-2 in rimonta il Milan nel derby con cui cala il sipario sulla quarta giornata di ritorno: nel primo tempo, i rossoneri si portano sul 2-0, per effetto delle reti di Ante Rebić e dell’ex di turno Zlatan Ibrahimović, ma nella ripresa gli uomini di Conte entrano in campo con un piglio diverso e ribaltano completamente il punteggio, grazie ai gol di Brozović, Vecino, De Vrij e Lukaku.
Alle spalle di Inter e Juventus c’è la solita Lazio, distante appena un punto dal duo di testa. I biancocelesti, infatti, non si fermano e mietono un’altra vittima, riuscendo a non perdere per la diciottesima giornata di fila in casa del Parma (1-0, decisivo Caicedo), con l’Atalanta che blinda il quarto posto, approfittando di un altro crollo pesantissimo della Roma: gli orobici superano per 2-1 la Fiorentina in rimonta al Franchi, con le reti di Zapata e Malinovskyi a rispondere all’illusorio vantaggio firmato Chiesa, mentre i giallorossi perdono per 3-2 all’Olimpico col Bologna, capace di imporsi in virtù di un gol di Orsolini e di una doppietta di Barrow (inutili, per i padroni di casa, l’autorete di Denswil e la rete di un Mkhitaryan sempre puntuale sotto rete).
Al Rigamonti succede tutto nel finale tra Brescia e Udinese (1-1), con Bisoli che apre le marcature a poco meno di dieci minuti dal fischio finale e De Paul che in pieno recupero spegne l’entusiasmo del pubblico di casa e costringe le Rondinelle ad accontentarsi di un solo punto, a Marassi un gol di Pandev basta al Genoa per avere la meglio sul Cagliari (1-0), mentre a Ferrara la SPAL cade per 2-1 col Sassuolo, con un rigore di Caputo e un colpo di testa al fotofinish di Boga che rispondono a Bonifazi. In ottica salvezza, colpaccio della Sampdoria sul campo del Torino, con i blucerchiati che si impongono per 3-1 in rimonta: il gol di Verdi illude i granata in avvio di secondo tempo, la doppietta di un incontenibile Gastón Ramírez portano avanti gli ospiti e il rigore di Quagliarella certifica tre punti preziosissimi per gli uomini di Ranieri.
Tra le tante sorprese riservate da una giornata a dir poco particolare, infine, spicca il clamoroso ko del Napoli, col Lecce che sbanca il San Paolo: il 3-2 finale in favore degli uomini di Liverani porta le firme di Lapadula (doppietta) e Mancosu, con Milik e Callejón che non bastano ai padroni di casa per ottenere almeno un punto. Di seguito i Top & Flop del ventitreesimo turno di Serie A.
BARROW – Il talentuoso attaccante gambiano classe ’98 ripaga immediatamente l’importante cifra spesa dal Bologna per assicurarsi il suo cartellino nella recente finestra invernale di calciomercato: è lui, infatti, l’autore della pesantissima doppietta che consente ai felsinei di imporsi per 3-2 in casa della Roma e di continuare a lottare per un piazzamento in Europa. Il reparto arretrato giallorosso fatica più del dovuto a contenerlo in contropiede.
KUMBULLA – Il giovanissimo centrale difensivo albanese offre l’ennesima prestazione da veterano di una stagione sin qui da incorniciare. Va a segno di testa nel primo tempo, ma il VAR gli annulla il gol per fuorigioco, quindi propizia il fallo di mano di Bonucci che permette al Verona di segnare il rigore che fissa il punteggio sul 2-1 per i padroni di casa contro la Juventus al Bentegodi e agganciare il sesto posto in classifica: se la stagione finisse dopo questa giornata, i gialloblu disputerebbero la prossima edizione dell’Europa League.
LAPADULA – Il centravanti del Lecce risulta fondamentale al San Paolo, segnando una doppietta che permette ai suoi di imporsi per 3-2 sul campo del Napoli. Due reti da vero centravanti, grazie alle quali sale a quota sette gol in campionato e consente ai salentini di mantenere un vantaggio di tre punti sulla zona retrocessione. Un’annata fin qui molto positiva per l’ex Pescara e Milan, che dopo essersi laureato capocannoniere della Serie B con gli abruzzesi nel 2015-2016 aveva fatto molta fatica in massima serie tra rossoneri e Genoa.
RAMIREZ – Il centrocampista uruguaiano è il migliore in campo nella gara vinta per 3-1 dalla sua Sampdoria in casa del Torino. Dopo il vantaggio di Verdi, infatti, i granata sembrano avere il controllo della situazione, ma l’ex Bologna risolve le cose per i blucerchiati, mettendo a referto una sontuosa doppietta con un gran gol su calcio di punizione per l’1-1 e un destro al volo per il sorpasso. Il classe ’90 è l’eroe della giornata.
SANTON – A onor del vero, non è l’unico a deludere ampiamente le aspettative tra le file della Roma, ma se Barrow risulta pericoloso quasi in ogni azione è proprio perché l’ex promessa del vivaio dell’Inter non riesce a contenerlo, risultando evanescente e crollando al cospetto delle sortite offensive del ventunenne gambiano, insieme ai suoi compagni di reparto Smalling e Mancini. Giornata da dimenticare per lui.
BONUCCI – Il capitano della Juventus è una presenza imprescindibile per i meccanismi di gioco dei bianconeri, ma la serata di Verona è una delle poche pagine negative di una carriera sin qui impeccabile con la maglia bianconera. Bonucci, infatti, si fa sfuggire Kumbulla in occasione del gol del difensore albanese, poi annullato dal VAR, e nel finale commette un fallo di mano che regala al Verona la possibilità di usufruire di un calcio di rigore, realizzato da Pazzini per il definitivo 2-1 dei gialloblu.
DI LORENZO – Arrivato la scorsa estate dall’Empoli, il terzino classe ’93 aveva fatto vedere ottime cose nella prima parte di stagione, tanto da guadagnarsi anche la chiamata del commissario tecnico Roberto Mancini per le sfide dello scorso ottobre contro Grecia e Liechtenstein, salvo poi rendersi protagonista di un notevole calo di rendimento. Non riesce a risollevarsi nel match interno perso 3-2 col Lecce, commettendo numerosi errori banali, tra cui quello che porta al gol del 2-1 di Lapadula con un colpo di testa.
IZZO – L’anno scorso il Torino aveva una delle difese più solide d’Europa, quest’anno invece il reparto arretrato granata fa acqua da tutte le parti e tra le cause principali della tremenda involuzione della difesa del Toro vi è senza dubbio il calo di Armando Izzo, trasformatosi in poco tempo da certezza a problema. Anche nella fondamentale gara interna con la Sampdoria, il centrale classe ’92 commette gravissimi errori individuali, permettendo a Quagliarella di guadagnarsi il calcio di rigore del definitivo 3-1 per i blucerchiati e facendosi espellere in un momento molto delicato.
Dennis Izzo
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