Manca ormai pochissimo all’inizio di Euro 2020, che prenderà il via il prossimo 11 giugno con la sfida inaugurale tra Italia e Turchia allo stadio Olimpico di Roma. La manifestazione continentale, che si sarebbe dovuta disputare lo scorso anno, è slittata all’estate 2021 a causa della pandemia di coronavirus. Tra le tante squadre che sognano di portare a casa il titolo europeo, l’Italia ritiene di non avere nulla da invidiare alle corazzate che le contenderanno la vittoria finale, su tutte i campioni del mondo in carica della Francia, il Portogallo di Cristiano Ronaldo, l’Inghilterra dei giovani, il Belgio di Lukaku e Mertens, la Germania, la Spagna e l’Olanda.
Gli Azzurri sono arrivati all’Europeo grazie a un ottimo percorso nelle qualificazioni (30 punti con dieci vittorie in altrettante gare disputate). Sotto la guida di Roberto Mancini, la Nazionale ha saputo ridare entusiasmo ai propri tifosi, lanciando numerosi giovani e tornando a divertire e a vincere. La strada verso la vittoria del tanto agognato trofeo (al 1968 risale l’ultimo e unico Europeo vinto dall’Italia) è piena di ostacoli, ma gli Azzurri sembrano avere tutte le carte in regola per battere chiunque. La Nazionale, inoltre, torna a disputare una competizione dopo cinque anni, avendo mancato clamorosamente l’accesso ai Mondiali 2018: nel 2016, con Antonio Conte in panchina, gli Azzurri si fermarono soltanto ai quarti di finale, sconfitti ai rigori dalla Germania, dopo aver eliminato la Spagna campione in carica e aver conquistato il primo posto nel girone ai danni del Belgio.
I presupposti per migliorare il piazzamento dell’edizione tenutasi in Francia ci sono tutti e il fatto che tutte e tre le partite del girone si disputeranno all’Olimpico di Roma potrebbe essere un’arma in più per i ragazzi di Mancini. L’Italia punterà inevitabilmente a piazzarsi al primo posto nel gruppo A, ma dovrà superare la concorrenza di due squadre molto ostiche, quali Turchia e Svizzera, e al contempo fare attenzione al Galles di Bale e Ramsey. Di seguito il girone di Italia, Turchia, Svizzera e Galles analizzato nel dettaglio e il calendario di tutte le sfide che vedranno protagonisti gli Azzurri e le loro rivali.
ITALIA – Gli Azzurri arrivano a Euro 2020 con tante certezze, in virtù di un girone di qualificazione letteralmente dominato (10 vittorie su 10, ben 37 gol fatti e appena 4 subiti). Con l’arrivo di Roberto Mancini in panchina, l’Italia ha ritrovato brillantezza e personalità e, soprattutto, si appresta a disputare gli Europei con grandi aspettative. Arrivare fino in fondo sarà tutt’altro che scontato, ma gli Azzurri possono tornare a sentirsi una delle favorite per la vittoria finale. Il titolo europeo manca ormai dal 1968. Nelle ultime cinque edizioni, eccezion fatta per quella del 2004, l’Italia è arrivata spesso e volentieri a un passo dal traguardo, fermandosi due volte in finale (2000 e 2012) e in altrettante occasioni ai quarti di finale (2008 e 2016).
I tanti giovani che hanno trovato continuità d’impiego e di rendimento sotto la guida di Mancini (Chiesa, Kean, Barella, Locatelli, Bastoni e Castrovilli tra i tanti) garantiscono un notevole apporto di talento a una squadra che negli anni passati ha faticato a identificare i giocatori adatti da cui ripartire, deludendo e non poco le aspettative nelle qualificazioni ai Mondiali 2018. Gli Azzurri si sono risollevati in men che non si dica, peraltro in grande stile, e a Euro 2020 saranno senza dubbio una delle squadre più interessanti e divertenti.
Convocati
Portieri: Donnarumma (Milan), Sirigu (Torino), Meret (Napoli), Cragno (Cagliari);
Difensori: Chiellini (Juventus), Bonucci (Juventus), Florenzi (PSG), Spinazzola (Roma), Acerbi (Lazio), Bastoni (Inter), Biraghi (Fiorentina), Di Lorenzo (Napoli), Lazzari (Lazio), Mancini (Roma), Tolói (Atalanta), Emerson (Chelsea);
Centrocampisti: Verratti (PSG), Jorginho (Chelsea), Barella (Inter), Castrovilli (Fiorentina), Cristante (Roma), Locatelli (Sassuolo), Pellegrini (Roma), Pessina (Atalanta), Sensi (Inter);
Attaccanti: Immobile (Lazio), Belotti (Torino), Insigne (Napoli), Kean (PSG), Chiesa (Juventus), Berardi (Sassuolo), Politano (Napoli), Bernardeschi (Juventus), Grifo (Friburgo), Raspadori (Sassuolo).
Allenatore: Roberto Mancini (dal 2018)
Miglior piazzamento agli Europei: campione (1968)
Giocatore chiave: Lorenzo Insigne – A quasi 30 anni, l’attaccante del Napoli è reduce dalla sua miglior stagione in carriera, con ben 19 reti a referto. All’inizio della sua esperienza con la maglia della Nazionale, Insigne sembrava un pesce fuor d’acqua, incapace di adattarsi al modulo di Prandelli prima e Conte poi. Con Mancini, le cose sono notevolmente cambiate: oggi il classe ‘91, infatti, è un giocatore a tratti imprescindibile per gli Azzurri.
Con la maglia numero 10 sulle spalle, Insigne disputerà la sua terza competizione con l’Italia, dopo i Mondiali 2014 e gli Europei 2016, in cui non è riuscito a lasciare il segno. Euro 2020 è l’occasione ideale per scrollarsi definitivamente di dosso le critiche e dimostrare di essere in grado di incidere anche con la maglia della Nazionale ad alti livelli. Da lui ci si aspettano giocate di pregevole fattura, tra gol e assist: sarà in grado di rispettare l’attesa e regalare gioie e soddisfazioni ai tifosi italiani?
Da tenere d’occhio: Moise Kean – Il 21enne ha vissuto un’ottima annata al Paris Saint-Germain, segnando 17 reti in stagione e guadagnandosi la convocazione di Roberto Mancini per gli Europei. Con la Nazionale, sin qui, ha messo a segno già 2 gol in 8 presenze. Attaccante possente e veloce, partirà dietro Immobile e Belotti nelle gerarchie di Mancini, ma potrebbe risultare un’arma preziosissima a gara in corso. La rassegna continentale sembra essere l’occasione ideale per convincere l’Italia a puntare su di lui anche in futuro e mettersi in mostra per scatenare una vera e propria asta tra le sue pretendenti sul mercato. Il modulo degli Azzurri esalta appieno le caratteristiche fisiche e tecniche di Kean: l’ex Juventus riuscirà a lasciare il segno pur non essendo un titolare?
TURCHIA – La Nazionale turca si presenta agli Europei forte di un cammino di tutto rispetto nelle qualificazioni al torneo: gli uomini di Şenol Güneş, infatti, hanno concluso il gruppo H al secondo posto a quota 23 punti, a sole due lunghezze dalla Francia capolista. La Turchia, inoltre, ha fatto registrare appena una sconfitta (2-1 sul campo dell’Islanda), risultando la miglior difesa del girone H con appena tre reti concesse ai propri avversari. A impreziosire lo score dei turchi contribuiscono e non poco i quattro punti ottenuti nei due confronti con la Francia campione del mondo in carica: vittoria per 2-0 tra le mura amiche e pareggio per 1-1 in terra francese.
La Turchia ha dalla sua parte numeri e organico per risultare la mina vagante del torneo e mettere in difficoltà anche squadre più forti sulla carta, come già avvenuto ai Mondiali 2002 (terzo posto alle spalle della Germania finalista e del Brasile campione del mondo) e agli Europei 2008 (ko in semifinale per 3-2 con la Germania). Proprio nel 2008, nell’edizione disputatasi in Austria e Svizzera, la Turchia ha centrato il miglior piazzamento della sua storia agli Europei. Migliorarsi non sarà semplice, ma occhio a sottovalutare una squadra che può ambire a traguardi importanti.
Convocati
Portieri: Günok (Başakşehir), Akkan (Ça.Rizespor), Çakır (Trabzonspor), Bayindir (Fenerbahce);
Difensori: Söyüncü (Leicester), Demiral (Juventus), Müldur (Sassuolo), Çelik (Lille), Kabak (Liverpool), Ayhan (Sassuolo), Rıdvan Yılmaz (Beşiktaş), Meraş (Le Havre);
Centrocampisti: Çalhanoğlu (Milan), Ünder (Leicester), Yazıcı (Lille), Tufan (Fenerbahçe), Ömür (Trabzonspor), Karaca (Alanyaspor), Akbunar (Göztepe), Toköz (Beşiktaş), Kahveci (Fenerbahçe), Tekdemir (Başakşehir), Yokuşlu (West Bromwich), Kökçü (Feyenoord), Antalyalı (Galatasaray);
Attaccanti: Burak Yılmaz (Lille), Unal (Getafe), Karaman (Fortuna Düsseldorf), Aktürkoğlu (Galatasaray), Dervişoğlu (Galatasaray).
Allenatore: Şenol Güneş (dal 2019)
Miglior piazzamento agli Europei: semifinali (2008)
Giocatore chiave: Burak Yılmaz – A quasi 36 anni, l’esperto attaccante ha trascinato il Lille alla vittoria della Ligue 1 a suon di gol (18 tra campionato e coppe) ed è ancora una pedina insostituibile dello scacchiere turco. Con la sua Nazionale, di cui è il secondo miglior marcatore di tutti i tempi con 28 reti, parteciperà per la seconda volta agli Europei, con l’obiettivo di fare la differenza e ripetere quanto fatto in Francia col Lille. Del resto, per rendere perseguibile un obiettivo apparentemente irraggiungibile c’è bisogno di personalità ed esperienza, due doti di cui Yılmaz dispone da sempre. Agli Europei 2016 la sua rete alla Repubblica Ceca non bastò per qualificarsi agli ottavi, ma quest’anno il classe ‘85 avrà modo di riscattarsi e chiudere in bellezza la sua avventura con la maglia della Nazionale turca.
Da tenere d’occhio: Merih Demiral – Il difensore della Juventus è ancora molto giovane (23 anni compiuti lo scorso 5 marzo), ma è già uno dei punti fermi della Nazionale turca e forma una solida coppia difensiva con Söyüncü. La Turchia ha concesso soltanto tre reti nelle qualificazioni anche e soprattutto grazie alle prestazioni del classe ‘98, chiamato a ripetersi per permettere ai suoi di superare la fase a gironi. Euro 2020 può essere la vetrina ideale per Demiral, che vuole raggiungere la definitiva consacrazione nel calcio che conta e convincere la Juventus (o un altro club, se i bianconeri dovessero decidere di venderlo per fare cassa) a puntare su di lui per il presente e il futuro.
SVIZZERA – La Svizzera non supera un turno della fase a eliminazione diretta, tra Europei e Mondiali, addirittura dal 1938: che sia l’occasione buona per riuscire nell’intento? Centrare uno dei primi due piazzamenti nel gruppo A non sarà affatto semplice, complice l’agguerrita concorrenza della Turchia, ma gli elvetici intendono dimostrare di non avere nulla da individuare a tante altre squadre. Rispetto agli anni passati, la squadra di Vladimir Petković, alla guida della Lazio dal 2012 al 2014, non è considerata tra le principali outsider capaci di stupire: senza una mole elevata di pressione, la Svizzera potrebbe essere ancor più dura da affrontare, anche perché non le mancano certo talento, esperienza e qualità.
Qualificatasi agli Europei da prima in classifica nel gruppo D con Danimarca, Irlanda, Georgia e Gibilterra, la Nazionale svizzera non è mai andata oltre gli ottavi di finale del campionato europeo, raggiunti soltanto una volta, nel 2016 (ko ai rigori con la Polonia). Prima di allora, tre eliminazioni al primo turno (1996, 2004 e 2008). L’obiettivo principale, dunque, sarà invertire la tendenza e cercare di raggiungere almeno i quarti di finale. Qualificarsi alla fase a eliminazione diretta in un girone tutt’altro che semplice, però, potrebbe essere un traguardo non di poco conto per gli elvetici.
Convocati
Portieri: Sommer (Borussia Mönchengladbach), Mvogo (PSV), Omlin (Montpellier), Kobel (Stoccarda);
Difensori: Akanji (Borussia Dortmund), Elvedi (Borussia Mönchengladbach), Schär (Newcastle), Benito (Bordeaux), Mbabu (Wolfsburg), Omeragić (Zurigo), Rodríguez (Torino), Widmer (Basilea), Lotomba (Nizza), Cömert (Basilea);
Centrocampisti: Shaqiri (Liverpool), Zakaria (Borussia Mönchengladbach), Freuler (Atalanta), Xhaka (Arsenal), Fernandes (Mainz), Sow (Eintracht Francoforte), Zuber (Eintracht Francoforte), Fassnacht (Young Boys), Ndoye (Nizza), Zeqiri (Brighton);
Attaccanti: Embolo (Borussia Mönchengladbach), Mehmedi (Wolfsburg), Gavranović (Dinamo Zagabria), Seferović (Benfica), Vargas (Augsburg).
Allenatore: Vladimir Petković (dal 2014)
Miglior piazzamento agli Europei: ottavi di finale (2016)
Giocatore chiave: Granit Xhaka – Nonostante le recenti difficoltà vissute con la maglia dell’Arsenal, di cui da tempo non è più il capitano, il centrocampista classe ‘92 resta un elemento a tratti imprescindibile per la Svizzera, che non può fare a meno della sua duttilità. Il nativo di Basilea è un giocatore estremamente importante per la sua Nazionale, grazie anche e soprattutto alla sua capacità di farsi valere in entrambe le fasi di gioco e al suo carisma, che lo rendono uno dei principali leader del gruppo guidato da Petković: non a caso, dopo i Mondiali di tre anni fa ha ereditato la fascia di capitano da Stephan Lichtsteiner.
Da tenere d’occhio: Breel Embolo – Attaccante polivalente, in grado di giocare sia da centravanti che da esterno, a 24 anni ha già dovuto fare i conti con numerosi infortuni che ne hanno frenato vistosamente la crescita. Sebbene le premesse a inizio carriera fossero ben più rosee, il prodotto del vivaio del Basilea è ancora molto giovane e ha dalla sua la possibilità di mettersi in mostra a Euro 2020 per riprendersi ciò che gli è stato sottratto dai problemi fisici accusati a più riprese negli anni scorsi. Riuscirà ad essere l’x-factor di cui ha bisogno la Svizzera per stupire tutti e arrivare il più lontano possibile?
GALLES – Poche le speranze di scalzare almeno due tra Italia, Turchia e Svizzera e guadagnarsi un posto agli ottavi di finale, ancor più ridotte al lumicino quelle di eguagliare il cammino della passata edizione – la prima nella storia del Galles – in cui i Dragoni raggiunsero addirittura la semifinale, arrendendosi soltanto al cospetto del Portogallo futuro campione d’Europa (2-0) e dopo aver rifilato un netto 3-1 al Belgio nei quarti di finale. Nel frattempo, Ryan Giggs, accusato di violenza domestica e sostituito temporaneamente da Robert Page in panchina, si è insediato alla guida della Nazionale gallese, centrando la qualificazione al torneo in virtù del secondo posto nel gruppo D con Croazia, Slovacchia, Ungheria e Azerbaigian.
Convocati
Portieri: Hennessey (Crystal Palace), Ward (Leicester), Adam Davies (Stoke City);
Difensori: Neco Williams (Liverpool), Ben Davies (Tottenham), Rodon (Tottenham), James Lawrence (St. Pauli), Mepham (Bournemouth), Gunter (Charlton), Norrington-Davies (Sheffield United), Cabango (Swansea), Connor Roberts (Swansea);
Centrocampisti: Ramsey (Juventus), Allen (Stoke City), Ampadu (Sheffield United), Wilson (Liverpool), Morrell (Luton Town), Smith (Manchester City), Williams (Cardiff City), Moore (Cardiff City), Brooks (Bournemouth), Roberts (Leeds), James (Manchester United), Johnson (Lincoln City), Sheehan (Newport County);
Attaccanti: Bale (Tottenham), Matondo (Schalke 04), Levitt (Manchester United), Tom Lawrence (Derby County), Lockyer (Luton Town), Colwill (Cardiff City), Harris (Cardiff City), Thomas (QPR).
Allenatore: Rob Page (dal 2021, ad interim)
Miglior piazzamento agli Europei: semifinali (2016)
Giocatore chiave: Gareth Bale – La stella principale del firmamento gallese è sempre l’ex Real Madrid, che al Tottenham pare aver ritrovato sé stesso dopo un lungo periodo buio in Spagna. Autore di 11 gol e 2 assist nella sua seconda esperienza con la maglia degli Spurs, il classe ‘89 è stato il miglior marcatore del Galles alle qualificazioni a Euro 2020 (2 reti, a pari merito con Kieffer Moore e Aaron Ramsey) ed è il miglior realizzatore all-time della sua Nazionale con ben 33 reti. Insomma, Bale è una vera e propria icona del calcio gallese.
Da tenere d’occhio: Ethan Ampadu – La stagione dello Sheffield United è stata tutt’altro che positiva, con l’ultimo posto in campionato e la retrocessione in Championship dopo due anni trascorsi in Premier League, ma il 20enne arrivato alle Blades in prestito dal Chelsea ha comunque avuto modo di accumulare esperienza e dimostrare di meritare un posto nella lista dei convocati del Galles per Euro 2020.
Già nel giro della Nazionale gallese dal 2017, Ampadu è un giocatore molto duttile, capace di disimpegnarsi sia come difensore centrale che come mediano. Un mix perfetto di qualità tecniche e grinta da vendere per un Galles che si aggrappa al talento dei giovani attorno ai nomi più affermati per ben figurare all’Europeo itinerante.
Calendario delle partite
11/6 21:00 Turchia – Italia (Roma)
12/6 15:00 Galles – Svizzera (Baku)
16/6 18:00 Turchia – Galles (Baku)
16/6 21:00 Italia – Svizzera (Roma)
20/6 18:00 Svizzera – Turchia (Baku)
20/6 21:00 Italia – Galles
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Nazionale italiana
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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