Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, casa del Sassuolo, Juventus e Atalanta si contendono la settantaquattresima edizione della Coppa Italia davanti a 4500 tifosi (pari al 20% della capienza dell’impianto). Per i bianconeri si tratta della partita numero 400 in questa competizione (almeno 13 in più rispetto alle altre squadre italiane) nonché della ventesima finale della sua storia (tredici successi), mentre gli orobici disputano la seconda finale negli ultimi tre anni, la quinta in assoluto (l’ultima e unica vittoria dei bergamaschi risale al 1963).
Pirlo, che ci tiene a festeggiare al meglio il suo quarantaduesimo compleanno, sceglie a sorpresa l’ex di turno Kulusevski dal primo minuto al fianco di Cristiano Ronaldo, lasciando fuori dall’undici titolare Dybala e Morata. Tra i pali c’è Gigi Buffon, che disputa la sua ultima gara con la maglia della Juventus (684 presenze totali per lui in diciannove stagioni in bianconero).
Gasperini, dal canto suo, dà fiducia a Malinovskyi e Pessina alle spalle dell’unica punta Zapata, con Muriel che parte dalla panchina. Sin dalle prime battute, è l’Atalanta a prendere in mano il pallino del gioco, impensierendo spesso e volentieri la retroguardia della Juventus: nei primi cinque minuti di gioco, infatti, i nerazzurri hanno ben tre occasioni per andare in vantaggio, con Zapata che va vicinissimo al gol su suggerimento di Gosens.
Poco più tardi, sfiora la rete anche Freuler, con un destro largo che non inquadra lo specchio della porta, quindi un sinistro di Malinovskyi su calcio di punizione termina a lato senza impensierire in alcun modo Buffon. La Juventus sembra in difficoltà, ma poco dopo la mezz’ora trova la rete del vantaggio in contropiede: Cuadrado ferma Gosens e i bianconeri si portano dalle parti di Gollini, la difesa dell’Atalanta tiene a bada Ronaldo ma la palla arriva a Kulusevski che con un sinistro di prima intenzione a giro sorprende Gollini e segna la rete che sblocca la finale di Coppa Italia.
La reazione degli orobici non si fa attendere e a tre minuti dall’intervallo Malinovskyi riceve un cross rasoterra di Hateboer dalla destra e batte Buffon con un sinistro potente che vale l’1-1. Per l’ucraino si tratta del secondo gol in questa stagione alla Juventus, contro cui era già andato a segno lo scorso 18 aprile nel successo per 1-0 in campionato in quel di Bergamo.
Galvanizzata dalla rete del pareggio, l’Atalanta si spinge in avanti nel finale del primo tempo, alla ricerca del gol del sorpasso che però non arriva. Si va negli spogliatoi sull’1-1, al termine di 45’ ad alti ritmi e ricchi di emozioni e spettacolo. Nella ripresa, la Juve parte con il piglio giusto e si rende pericolosa a più riprese: al 58’ un cross rasoterra di Chiesa trova Kulusevski nel cuore dell’area, ma Gollini è attento e risponde con un gran riflesso. Pochi istanti più tardi, una gran combinazione tra Ronaldo e Chiesa, con colpo di tacco del portoghese, permette all’ex Fiorentina di ritrovarsi a tu per tu con Gollini: il suo destro, però, si stampa sul palo a portiere battuto.
A circa 25’ dal fischio finale, Kulusevski mette al centro dalla sinistra per Ronaldo, il portoghese controlla il pallone in area e prova a calciare di prima nel traffico: la soluzione, debole e centrale, non desta particolari patemi d’animo a Gollini. Il gol arriva a poco più di un quarto d’ora dal termine e porta la firma di Federico Chiesa, che sfrutta al meglio un ottimo passaggio di Kulusevski e fulmina Gollini da pochi passi. Il classe ‘97 riesce quindi a riscattarsi dopo il palo colpito e lascia il segno proprio nell’ultima azione della sua partita: dopo il gol, infatti, viene sostituito da Dybala.
Gasperini prova a scuotere i suoi e ricorre al doppio cambio, inserendo Ilicic e Djimsiti al posto di Hateboer e Toloi. Muriel, subentrato anch’egli nel corso della seconda frazione di gioco, rimpiazzando l’autore del gol Malinovskyi, ha una buona opportunità al 78’, ma non inquadra lo specchio della porta dal limite dell’area. La gara si conclude dopo quattro minuti di recupero sul 2-1 per la Juventus, che vince la Coppa Italia numero 14 della sua storia. Per Pirlo è il secondo trofeo nella sua carriera da allenatore, dopo la Supercoppa italiana: il tecnico bianconero diventa il quarto allenatore a vincere il trofeo con la Juventus dopo averlo già conquistato da calciatore, eguagliando Luis Monti, Carlo Parola e Dino Zoff.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: ruetir.com
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