Il match tra Brasile e Argentina, valido per le qualificazioni a Qatar 2022, è stato sospeso dopo appena sette minuti. Il motivo più unico che raro: la vigilanza sanitaria brasiliana proibisce di giocare al portiere Emiliano Martínez a Lo Celso, Romero e Buendia.
Quest’ultimi, infatti, militando in squadre di Premier League sono provenienti dall’Inghilterra. A tal proposito, la legge brasiliana prevede, per chi sia stato in Regno Unito negli ultimi 14 giorni, una quarantena di altrettanti giorni in Brasile.
Le autorità sanitarie volevano impedire a questi quattro di uscire dall’albergo, ma la partita è cominciata dopo l’intervento della federazione sudamericana. A pochi minuti fischio d’inizio, alcuni agenti della vigilanza sanitaria di San Paolo invadono il campo per cacciarli fuori e scambiano pure degli spintoni con i giocatori argentini.
Secondo le norme sanitarie, i quattro giocatori in questione, si sarebbero dovuti mettere in isolamento prima di entrare nel Paese.
L’episodio sta diventando una questione diplomatica: l’Albiceleste è in Brasile da venerdì, eppure il problema è emerso solo a poche ore dal via del match, previsto per le ore 16 di San Paolo. “Siamo qui da 3 giorni e hanno aspettato che cominciasse la partita per dirci che non si poteva giocare” ha detto Messi ai giocatori brasiliani.
"Escuchame, hace 3 días estamos acá y esperaron a que empezara el partido para decirnos que no podíamos jugar!?". El enojo de Messi con la organización brasileña. pic.twitter.com/SmtMHYjrV3
— Goal Argentina (@GoalArgentina) September 5, 2021
Ha successivamente preso, o meglio non preso posizione la CONMEBOL (la federazione sudamericana di calcio) che ha comunicato quanto segue: “Per decisione dell’arbitro dell’incontro, il match tra Brasile e Argentina è sospeso.
L’arbitro e il Commissario della partita invieranno una relazione alla Fifa, che determinerà le decisioni da prendere. Si tratta di un procedimento che segue alla lettera le regole vigenti.
Le eliminatorie del Mondiale sono una competizione che si disputa sotto l’egida della Fifa. Tutte le decisioni su organizzazione e affini sono di competenza esclusiva della Fifa”.
All’interno di tutta questa situazione paradossale vi è una sola certezza: il match non riprenderà. La nazionale “verdeoro” sta improvvisando un allenamento per intrattenere i pochi tifosi presenti a San Paolo; quella argentina è rimasta al momento negli spogliatoi.
Tramite il profilo twitter della “Seleccion” ha parlato anche il c.t. argentino Scaloni: “Quello che è successo mi rattrista molto. Non cerco colpevoli. Che sia successo qualcosa o meno, non era questo il momento di intervenire in questo modo. Avrebbe dovuto essere una festa, l’occasione di vedere i migliori giocatori del mondo. Voglio che la gente argentina sappia che come commissario tecnico devo difendere i miei giocatori”.
Una partita così tanto attesa, che doveva essere per i padroni di casa la rivincita della finale di Copa America dello scorso 10 luglio, ha avuto il più triste dell’epilogo possibile: non si è nemmeno giocato, se non per sette minuti.
Fonte foto: Goal Argentina
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
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