L’azienda olandese VolkerWessels ha messo a punto un progetto, che potrebbe diventare realtà molto presto, riguardante la costruzione di strade con plastica riciclata. Ogni anno, secondo i dati forniti dall’Onu, otto milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare, inquinandolo; per quanto riguarda le strade, invece, essendo attraversate continuamente da automobili e qualsivoglia mezzo di locomozione, l’asfalto rilascia 27 chilogrammi di CO2 per ogni tonnellata prodotta, collaborando attivamente al rialzo delle temperature cittadine. A tal proposito, Plastic Road, questo il nome della futura strada ecologica, nonché economica, nasce appositamente per il facile trasporto dei materiali e per lavori di costruzione più semplici e veloci. I pannelli che dovrebbero formare le varie carreggiate, difatti, si incastrano tra loro e poggiano perfettamente sulla sabbia.
Plastic Road, secondo l’azienda VolkerWessels, sarebbe formata da una parte vuota all’interno, la quale ospiterà dei tubi che consentiranno il prosciugamento delle acque, rendendo la strada più sicura in caso di piogge e mettendo a riparo da eventuali guasti elettrici cavi, pali della luce eccetera. In questo modo, si adatterà comodamente a superfici suscettibili di cedimento. Per di più, il composto polimerico da cui sarà formata la strada in questione, prodotto da Anne Koudstaal e Simon Jorritsma, risulta essere tre volte più resistente rispetto al normale bitume: riuscirà, infatti, a mantenersi nonostante i pesanti mezzi di trasporto, ma anche con temperature che vanno dai -40° gradi ai +80°, senza subire alcun mutamento.
Un altro dato abbastanza preoccupante fornito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, un problema per nulla irrilevante è quello riguardante l’inquinamento acustico a cui sono sottoposti giornalmente città e paesi di tutta Europa. Proprio per questo, è stato implementato il progetto Life Nereide, co-finanziato dall’Unione Europea e il quale contribuirà alla realizzazione di pavimentazioni stradali silenziose. Il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa insieme ad Arpat, Belgian Road Research Centre, Ecopneus, all’Istituto di acustica e sensoristica Orso Mario Corbino e alla Regione Toscana, si sono impegnati affinché si possano costruire ben presto 5250 metri di queste nuove strade e autostrade, che vadano dalla Toscana al Belgio. Insomma, la salute al primo posto sempre e comunque!
Anastasia Gambera
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