ROMA – No ad una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, si a misure più stringenti in materia di pignoramento. L’esecutivo Gentiloni è al lavoro sulla manovra di correzione dei conti pubblici tanto attesa dalla stanza dei bottoni di Bruxelles, che sarà approvata la prossima settimana assieme al fondo destinato alla ricostruzione delle zone terremotate dell’Italia centrale.
L’indiscrezione arriva a margine del “tavolo” tra il ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e il gruppo parlamentare del Partito Democratico alla Camera dei deputati. Non ci troviamo di fronte ad un nuovo “round” di rottamazione delle cartelle esattoriali, la cui scadenza resta fissata in calendario per il 21 aprile prossimo, quanto più a disposizioni che incentivino il maggior numero di contribuenti ad aderire alle procedure vigenti in materia.
L’Europa – ancora una volta – chiede rigore assoluto in riferimento ai conti dello Stato e il governo italiano è pronto a rispondere con una manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro, frutto di tagli alla spesa pubblica e lotta all’evasione fiscale, per cui si profila all’orizzonte un’inversione di rotta rispetto al passato.
Gabriele Mirabella
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