Il sintagma blue moon (luna blu) è utilizzato dagli anglosassoni per indicare un fenomeno molto raro, come quello che è accaduto il mese di luglio 2015, ovvero quello di due lune piene durante lo stesso mese: la prima è stata la sera del 2 luglio e la seconda la vedremo durante la notte del 31 luglio. L’ultima volta che il fenomeno si è verificato risale all’agosto del 2012 e la prossima, invece, è prevista per il mese di gennaio 2018. Una prima spiegazione a tale fenomeno è stata tentata nel 1940; poi, dopo qualche bizzarra spiegazione, è stata la prestigiosa rivista Sky & Telescope a dare nel 1946 una spiegazione chiara e dettagliata di quanto accade mediamente ogni due anni e mezzo: il ciclo lunare dura in media 29 giorni e, quindi, non coincide esattamente con i 30 o 31 giorni del calendario, ecco perché può succedere che vi sia due volte la luna piena nello stesso mese.
Dunque, il nostro satellite non si tingerà davvero di blu, anzi: al tramonto la luna si potrà osservare come un enorme disco rossastro. Il curioso appellativo, in effetti, ha un’origine che non riguarda il colore effettivo dell’astro, perché deriva da una locuzione usata nell’Inghilterra del ‘600 per indicare qualunque evento che capitasse raramente, un po’ come l’equivalente italiano “ogni morte di Papa”; da allora ha mutato significato ed è finito con l’indicare un evento insolito, ma legato al plenilunio. In alcune situazioni, comunque, la luna può realmente diventare blu: ad esempio, ciò potrebbe avvenire in Nord America, dove la luna potrebbe avvicinarsi a questa sfumatura cromatica a causa di fumi e microscopiche particelle sollevate da una serie di incendi boschivi. Già in passato sono state segnalate altre lune tinte di blu in corrispondenza di incendi ed eruzioni vulcaniche: per esempio nel 1883, a seguito dell’eruzione del Krakatoa, tonnellate di particelle di ceneri dalle dimensioni di un millesimo di millimetro sono state proiettate nell’atmosfera e, così, hanno regalato per diverse notti l’effetto di una luna completamente colorata di azzurro. Stessa cosa si è verificata nel 1980 con l’eruzione del St. Helen, nel 1983 per il vulcano El Chichon in Messico, più recentemente nel 1991 con l’esplosione del Pinatubo e nel 1953 con l’incendio del bosco di Alberta, Canada.
Blu o no, la luna piena che sovrasterà la notte del 31 luglio resta comunque uno spettacolo da non perdere e che ci regalerà una romantica notte d’estate.
Lorena Peci
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