La ricerca scientifica continua a fare grandi passi avanti per quanto riguarda la prevenzione tumorale. A Roma è stato siglato un accordo tra la Fondazione “Insieme contro il Cancro” e il CONI per sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’attività fisica.
ROMA – Troppi sono gli italiani che non praticano nessuna attività sportiva. Il 39,2% della popolazione (pari a 23 milioni) si è dichiarata sedentaria. Questo porta a gravi conseguenze sulla salute in generale: il 35,3% dei cittadini è in sovrappeso e il 9,8% soffre di obesità. Ma non solo, la sedentarietà rappresenta il 20% delle cause che portano a malattie molto gravi, come il cancro. Diversi studi hanno dimostrato l’influenza positiva che l’attività fisica può avere su alcuni dei tumori più frequenti: ridurrebbe del 12% il rischio di sviluppare il cancro al seno, del 44% al colon retto e del 55% al polmone. Per questo motivo, la fondazione Insieme contro il Cancro e il CONI hanno firmato un accordo biennale per promuovere campagne di sensibilizzazione sugli stili di vita sani (no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di dedicare almeno 150 minuti a settimana all’attività fisica. Dedicare due ore e mezza a qualsiasi tipo di esercizio aerobico, come camminare, correre, andare in bicicletta a un ritmo moderato-intenso potrebbe ridurre drasticamente il numero di persone il quale, annualmente, vengono colpite da queste malattie. Si stima che, complessivamente, ogni anno più di 73mila casi di tumore potrebbero essere evitati grazie al movimento, con conseguenze importanti anche in termini di risparmi. Svariate ricerche dimostrano che i livelli attuali di attività fisica in Italia fanno risparmiare 1,5 miliardi di euro l’anno al servizio sanitario nazionale. La pratica sportiva continuativa, infatti, permette di evitare 25.880 malattie ogni anno (in particolare, patologie cardiovascolari, ictus, tumori del seno e del colon retto, diabete di tipo II) e il ricorso a cure che costerebbero un miliardo e 283 milioni. «Il movimento fisico esercita effetti preventivi e terapeutici e può essere paragonato a un farmaco che, opportunamente somministrato, previene gravi malattie come i tumori e ne impedisce lo sviluppo, garantendo considerevoli vantaggi sia ai cittadini che al sistema sanitario. Questa intesa rafforza ancora di più la nostra collaborazione. Stiamo mettendo in cantiere una serie di iniziative che ci aiuteranno a fare prevenzione in modo attivo, tra cui un libro che raccoglie le testimonianze di alcuni personaggi importanti di vari settori e che uscirà nei prossimi mesi», ha dichiarato Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro.
Un altro aspetto rilevante, anche se troppo spesso sottovalutato, riguarda il ruolo dell’attività fisica nelle persone che hanno già ricevuto una diagnosi. Purtroppo, solo il 20-30% di questi pazienti pratica sport al termine delle cure. In realtà, i vantaggi sono chiari. Ad esempio, al Gastrointestinal Cancers Symposium che si è svolto a San Francisco lo scorso gennaio è stato presentato uno studio il quale ha coinvolto più di 1.200 pazienti con tumore del colon retto in fase metastatica: la mortalità si è ridotta del 19% e la progressione della malattia del 16% nelle persone che hanno svolto 30 minuti di attività fisica moderata giornaliera.
Dunque, come la goccia in mezzo all’oceano, sembra che basti davvero poco per migliorare la propria salute. Forse l’attività fisica non potrà compiere miracoli, ma miglioramenti sì. Mezz’ora di esercizi al giorno, come andare a lavoro a piedi piuttosto che in macchina, usare le scale invece che l’ascensore, una corretta alimentazione e uno stile di vita sano in generale, potrebbero davvero fare la differenza. Il nostro domani sarà sempre il risultato delle decisioni che prendiamo oggi, e qualche attenzione in più potrebbe evitarci problemi ben più grandi in futuro.
Sara Forni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.