Se bambi fosse trans e Maschio o Femmina? sono due romanzi ideati e pubblicati dallo scrittore e sceneggiatore romano Emiliano Reali. I titoli delle due produzioni rispecchiano la natura e gli argomenti trattati. Infatti, Se bambi fosse trans analizza e descrive il conflitto interiore di un uomo, Giacomo, che affronta una doppia vita: di giorno, è un cameriere introverso e discreto, che convive con la fidanzata storica; di notte, svela la sua vera natura e si trasforma in Bambi: un travestito che si prostituisce presso le Terme di Caracalla e osserva attivamente l’avvicendarsi di personaggi forti e contradditori, che si muovono frenetici nella metropoli capitolina tra le ipocrisie e i taboo della società. Bambi sarà affiancato da diversi personaggi, i quali riusciranno ad essere al contempo sia rovina che salvezza del protagonista costringendolo, tramite il susseguirsi delle dinamiche presenti nel romanzo, a rivelare progressivamente la propria natura, affermandosi in un contesto di luci e ombre, pregnante di forti pregiudizi verso i transessuali e i travestiti.
Maschio o Femmina?, invece, riprende il filone narrativo del primo romanzo, intrecciando la vita di Giacomo/Bambi, che affronta gli interventi per il cambiamento di sesso, con quella di Francesco/Desideria (personaggio incontrato nel primo romanzo, prostituta e maestra di Bambi stessa) che cerca di ricollegare i tasselli della propria vita aprendo un suo ristorante, come avrebbe voluto suo padre; viene inoltre focalizzata l’attenzione su un nuovo personaggio, la misteriosa e intrigante Miss Myra, un’investigatrice privata col compito di proteggere le donne svelando le infedeltà coniugali. Se bambi fosse trans e Maschio o Femmina possono essere definiti con sicurezza dei veri e propri romanzi di formazione, dove Giacomo (alias Bambi) inizierà pian piano a sciogliere la matassa della propria vita, determinando in maniera sempre più sicura le proprie volontà e attitudini, segnando progressivamente una linea di confine ben marcata tra una vita passata piena di ombre e segreti ed una nuova, più complessa, ma vissuta alla luce del sole. Il romanzo affronta alcune tematiche forti e ancora attuali: vengono poste dinnanzi ai nostri occhi alcune realtà sociali arretrate, chiuse in loro stesse, piene di diffidenza e paura verso il diverso; viene presentata una realtà dove i giovani non posso realmente portare a compimento le proprie attitudini, ma devono sottostare alle convenzioni sociali stabilite, non solo dal punto di vista della vita sessuale ma anche di quella lavorativa e familiare. Il tutto si svolge in vari luoghi di un’Italia bellissima ed affascinante; ma anche angusta, oscura e spesso contesto di eventi crudi, di situazioni spiacevoli e di vite sofferte.
Se bambi fosse trans e Maschio o femmina sono, oltre che denuncia sociale, un mosaico di tanti aspetti della vita così differenti da coesistere, però, negli stessi luoghi; una spinta a dimostrare di essere ciò che in verità siamo e che non abbiamo il coraggio di palesare; una critica ad un contesto retrogrado, i cui protagonisti vivono in un’ipocrisia generale che opprime i deboli e lascia impuniti i forti.
Voci di Città ha inoltre intervistato lo stesso autore dei due romanzi, Emiliano Reali, per comprendere insieme a lui il messaggio che questi ultimi vogliono lanciare, con un piccolo accenno anche alla vita di uno scrittore.
Se Bambi fosse trans? e Maschio o femmina? sono due libri audaci, che trattano tematiche particolarmente spinose, specialmente in un contesto italiano spesso arretrato e diffidente verso travestiti e transessuali. Vedi col tempo una maggiore predisposizione da parte della gente a comprendere ed accettare certe realtà o consideri realistico il ritratto di quella Roma ipocrita e poco incline alla diversità che ci descrivi nei tuoi libri?
«I miei libri sono frutto d’indagine sul campo. Ho frequentato il mondo dei travestiti e delle transessuali per scrivere “Se Bambi fosse trans?” e, sebbene la prima edizione risalga al 2009, la condizione descritta nel romanzo è tristemente ancora attuale. Anche per quanto riguarda “Maschio o femmina?”, dove indago sul mondo delle relazioni familiari, sia che si parli di famiglia istituzionale o allargata o atipica, posso dire di aver svolto un’indagine sul campo, avendo collaborato con degli investigatori privati, saggiandone il lavoro, conoscendo le necessità dei loro clienti e di conseguenza traendone uno spaccato della società odierna».
Giacomo/Bambi , protagonista delle tue storie, è un personaggio in cui molti potrebbero rispecchiarsi. Che messaggio vuoi lanciare a chi quotidianamente si nasconde per paura di non essere accettato?
«Vorrei dire a chiunque non si sente ‘giusto’ a causa dei condizionamenti sociali, dell’ignoranza, dell’ottusità dilagante che non è così! Di esser fiero di quello che è perché i sentimenti sono universali a prescindere da chi li prova e dal soggetto verso cui sono rivolti. Quello che è sbagliato è giudicare, discriminare, e lo si fa per paura perché è molto più rassicurante un mondo che ci assomigli e da poter tenere sotto controllo. Quindi testa alta, non bisogna essere nient’altro che quello che si è!»
Sei uno scrittore giovane, ma che ha pubblicato già diversi libri. Cosa consigli a chi come te vorrebbe intraprendere la strada della scrittura? Quale pensi sia il miglior iter da seguire?
«Seguire la propria passione e i propri sogni è un “must” che ci dobbiamo, nel tentativo di costruire una esistenza senza rimpianti e rimorsi. Fare lo scrittore in questo mondo, in una realtà come quella italiana dove la cultura è poco valorizzata, non è facile. Ma hai mai sentito di qualcuno che abbia realizzato con facilità un sogno? Se fossero così facili le cose non si chiamerebbero sogni! Ci vuole studio, preparazione, impegno, costanza e la determinazione per non mollare anche dopo innumerevoli porte in faccia».
Francesco Laneri
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