BOLOGNA – In una location immersa nel contesto familiare bolognese, accolti dall’emozionatissima, ma anche gentilissima Simona Guerra, Presidente dell’associazione culinaria Otto in Cucina, abbiamo potuto conoscere e assaporare la filosofia di questa scuola e alcuni loro piatti. L’occasione dell’evento è stata la presentazione dell’inizio del nuovo anno e del calendario dei corsi stanziati, ma anche far conoscere il team composto dagli chef Giampiero Le Pera e Stefano Masetti, dai panificatori Vera Piler sfoglina, Giuliano Pediconi e Boris Zucchini, dal pasticcere Gabriele Spinelli, dal mâitre chocolatier Paolo Mencarelli, da Fu Ju Yang, chef specializzata in vera cucina cinese e Alessandra Cavazzi, chef che si occupa dei più piccolini.
«La mia idea», racconta Simona Guerra durante la presentazione, «è che il docente deve saper lavorare, in quel determinato ambito culinario, in maniera professionale e precisa: penso che per la pasticceria ci voglia un pasticcere, per il pane il panificatore e via dicendo. Per questo per me è importante che ognuno insegni il proprio mestiere, perché così sono sicura che ogni maestro dia il massimo sempre, affinché chi frequenta i corsi possa imparare il più possibile». Difatti, la Guerra preferisce rinunciare ad un corso fintanto che non si trovi l’insegnante giusto: si deduce, quindi, che tra la caratteristiche encomiabili da lei ricercate si annoverano la precisione e la professionalità. Anche la scelta del nome Otto in cucina non è casuale: infatti, 8 è il numero massimo degli allievi accettati per ogni insegnamento, cosicché ognuno abbia il proprio spazio, i docenti possano spiegare e nel frattempo seguire tranquillamente ognuno; 8 è anche il risultato che si vuol far raggiungere a tutti quelli che desiderano imparare a cucinare, senza necessariamente diventare professionisti; 8 è il numero civico dell’accogliente ed elegante location in via del Genio e, infine, persino un piacevole segno che richiama una continuità durevole, infinita.
Partecipe all’evento anche Claudio Brizi, che con i suoi prodotti “dalle migliori Marche” ha allietato la serata facendo assaggiare e vendendo prodotti tipici marchigiani, i quali hanno solleticato il palato dei presenti con pietanze provenienti direttamente dalle migliori aziende agricole quali, per esempio, la marmellata ai petali di rose, la confettura al limone e rosmarino, al peperoncino e allo zenzero, per passare poi allo sciroppo di amarene, ai pistacchi e alle arance candite ripiene di cioccolato. Otto in cucina negli anni ha fatto molti passi in avanti per riuscire a tenere vivo questo sogno e la passione per l’arte culinaria, la quale tutti lega. Tuttavia, non finisce qui: lo staff e la responsabile hanno fatto intendere che non si fermeranno poiché hanno già in mente un grande progetto di ampliamento, al momento tenuto segreto comunque, ma per questo verrete aggiornati al più presto.
Roberta Ventura
Elisa Mercanti
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