Il Real Madrid, dopo una partita a dir poco avvincente e ricca di colpi di scena, riesce a battere il Bayern Monaco e a conquistare l’altro posto disponibile per la finale di questa Champions League. Dopo il vantaggio dei bavaresi con il super gol di Alphonso Davies, i blancos riescono nell’impresa: la doppietta incredibile di Joselu lancia il Real verso la finale di Wembley con il risultato finale di 2-1.
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Le due squadre partono con la solita fase di studio tattico vista anche all’andata, ma il Real Madrid inizia a mandare i primi segnali già al quindicesimo: Vinicius, dopo un incomprensione di gioco in cui non si capiva se il pallone fosse rimasto dentro, si ritrova servito da Carvajal dentro l’area ma trova Neuer a respingere il tiro sul palo e poco dopo quest’ultimo para anche il tiro di Rodrygo.
Il Bayern Monaco cerca di sfruttare gli spazi che si vengono a creare in contropiede e alcune volte trova delle trame di passaggi interessanti. Il primo sussulto tedesco arriva con una gran botta da fuori di Harry Kane, sventata da un attento Lunin. Già nel primo tempo Tuchel è obbligato a togliere lo sfortunato Gnabry (ennesimo problema di una stagione travagliata) ed entra il tanto chiacchierato Davies, possibile acquisto madridista.
Il primo tempo termina con una gran parata di un attento Neuer sempre su Vinicius, tra i più ispirati dei suoi. La ripresa inizia con un piglio diverso, le squadre iniziano ad aprirsi di più, nessuna delle due pare voglia andare ai calci di rigore. Davies si rende pericoloso con un tiri pericolosamente deviato da Rudiger e per poco non insacca Lunin. Nonostante la punizione pericolosa di Rodrygo o le altre due conclusioni di Vinicius, Davies porta in vantaggio i suoi grazie ad un eurogol di destro a giro (piede debole) dopo aver saltato Rudiger.
Intorno all’ottantesimo minuto di gioco arrivano i cambi decisivi, forse soprattutto per il Bayern Monaco (fuori Kane, Musiala e Sanè). La squadra di Ancelotti prende nuova vitalità con gli ingressi di Diaz e soprattutto con Joselu, dell’eroe della serata: il gigante spagnolo si fa trovare pronto su due situazioni in area di rigore e sigla una doppietta incredibile.
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Oramai è una questione di tradizione: pare che il Real Madrid sia nato per questa competizione. Un cammino praticamente quasi impeccabile in questa Champions League, sapendo anche soffrire e difendendo la porta quando necessario. Dal doppio match complicato contro il Lipsia, che ha seriamente messo in difficoltà i blancos fino ai quarti di finale indimenticabili con il Manchester City di Guardiola, terminati soltanto ai calci di rigore.
Ancelotti si conferma un allenatore straordinario nelle scelte in partita, nelle letture e nel carattere dato ai suoi, anche a quelle seconde linee che, come ieri sera, hanno segnato una stagione intera. La storia incredibile di Joselu, tornato dopo anni a Madrid per sostituire l’amato Benzema, è il film calcistico più bello della serata.
Dall’altro lato il Bayern Monaco è andato vicinissimo a replicare la finale di Champions del 2013 contro i rivali del Dortmund, tradito dall’errore di Neuer sul primo gol, un evento che ha aperto le speranze agli spagnoli, ma è evidente che nel calcio nulla sia prevedibile dato che proprio il portiere tedesco era il migliore in campo fino a quel momento, tradito dai suoi stessi guantoni.
Forse Tuchel poteva evitare i troppi cambi difensivi, abbassando la squadra quando sarebbe servita più profondità per mettere in difficoltà: rimane il forte dubbio riguardante la situazione di gioco sul finale: il fuorigioco di Mazraoui, piuttosto dubbio, fischiato con troppa veemenza visto il regolamento che vige da alcuni anni di lasciar giocare finchè non si ha certezza. De Ligt avrebbe poi fatto gol, ma l’arbitro ha fischiato anzitempo. Un finale concitato e ricco di polemiche ma in fin dei conti la finale sarà Real Madrid contro Borussia Dortmund, con una partita tutta da scrivere.
Fonte foto: Real Madrid X
Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.