Nella trentottesima ed ultima giornata di Premier League, le venti squadre scendono in campo tutte di domenica, come di consueto. Alcuni verdetti sono già stati emessi prima del calcio d’inizio, tra cui le retrocessioni di Sheffield United, Burnley e, seppur non aritmeticamente, Luton Town, mentre resta apertissima la lotta al titolo. Il Manchester City capolista ospita il West Ham. I padroni di casa partono col piede ben piantato sull’acceleratore, segnando due gol in appena 18’, entrambi messi a segno da Phil Foden.
A tre minuti dall’intervallo, Kudus rimette in corsa gli Hammers, ma al 59’ Rodri cala il tris, tagliando definitivamente le gambe agli ospiti e ipotecando la vittoria del campionato, il sesto negli ultimi sette anni per i Citizens. Nel frattempo, l’Arsenal sfida l’Everton all’Emirates. Non solo dall’Etihad non arrivano buone notizie, ma i Gunners passano anche in svantaggio nel finale del primo tempo, con Gueye che calcia verso la porta di Raya su punizione e trova la sfortunata deviazione di testa di Rice. Quest’ultimo beffa involontariamente il suo portiere.
Poco più tardi, però, gli uomini di Arteta pareggiano con Tomiyasu, che riceve da Ødegaard e batte Pickford con un destro di prima intenzione. All’89’, Havertz completa la rimonta. Finisce 2-1 tra Arsenal e Everton, con i londinesi che terminano il campionato al secondo posto con 89 punti. Sul gradino più basso del podio si attesta il Liverpool, che supera senza particolari patemi d’animo il Wolverhampton ad Anfield (2-0, a segno Mac Allister al 34’ e Quansah al 40’) nell’ultima partita dell’era Jürgen Klopp.
Ostacolo Crystal Palace per l’Aston Villa, già certo della qualificazione in Champions League. Tutto facile per le Eagles, che con una doppietta di Mateta archiviano il discorso nel primo tempo. Al 54’, Eze aumenta il divario nel punteggio. Circa 10’ più tardi, Mateta serve il poker, coronando con una sontuosa tripletta la sua miglior stagione in Premier League (16 gol in 35 partite giocate). Al 69’, Eze firma la sua doppietta personale, mettendo il punto esclamativo sul netto 5-0 in favore dei ragazzi di Glasner.
Il Tottenham si assicura un posto in Europa League grazie al successo in casa del già retrocesso Sheffield United (0-2, decisivi i gol di Kulusevski al 14’ e al 65’ e Pedro Porro al 59’). L’ultimo slot valevole per l’Europa League, invece, se lo contendono Chelsea, Newcastle e Manchester United. I Blues affrontano il Bournemouth a Stamford Bridge. A sbloccare l’incontro è un gran gol di Caicedo, che al 17’ da centrocampo batte Neto, nel frattempo uscito dai pali per anticipare Sterling. Il raddoppio arriva al 48’, con il numero 7 dei londinesi che da distanza ravvicinata beffa Neto sotto le gambe. Subito dopo, Enes Ünal accorcia le distanze. Sulla conclusione mancina dell’attaccante turco risulta decisiva la deviazione di Badiashile. Il Chelsea vince 2-1 e si piazza al sesto posto con 63 punti.
I Red Devils passano per 2-0 sul campo del Brighton di De Zerbi, alla sua ultima gara da tecnico dei Seagulls. A regalare il successo agli ospiti sono i gol di Diogo Dalot al 73’ e Højlund all’88’. I Magpies, invece, si impongono per 3-2 in casa del Brentford, con le reti di Barnes (21’), Murphy (36’) e Isak (38’) che consegnano i tre punti agli ospiti. In avvio di ripresa, un sussulto d’orgoglio delle Bees porta al gol di Janelt. La squadra di Frank riapre tutto al 70’, con la rete di Wissa, ma al 77’ Bruno Guimarães ristabilisce le distanze. Il Newcastle chiude al settimo posto con 60 punti, a pari merito con lo United ottavo.
Il Nottingham Forest vince col Burnley a Turf Moor (1-2, doppietta di Chris Wood, a segno al 2’ e al 14’, per gli ospiti e gol di Cullen al 72’ per i padroni di casa), mentre il Luton Town in casa cade in casa col Fulham (2-3, reti di Adama Traoré e Harry Wilson e doppietta di Raúl Jiménez per i Cottagers, momentaneo pareggio di Carlton Morris su rigore e gol di Doughty per gli Hatters).
Hat-trick per Jean-Philippe Mateta, autore anche di un assist nel 5-0 con cui il Crystal Palace annienta l’Aston Villa. (Fonte: Premier League).
FODEN − Apre le marcature con una splendida conclusione mancina in avvio di gara e trova la doppietta al 18’, con un piazzato di sinistro nel cuore dell’area su assist di Doku. Devastante sin dalle prime battute, dà una marcia in più ai suoi e, di fatto, certifica la vittoria del quarto titolo consecutivo per i Citizens, nonché il sesto in carriera. Con 19 gol e 8 assist all’attivo, il classe 2000 chiude nel migliore dei modi la sua miglior annata in carriera in Premier League.
MATETA − La cura Glasner ha sortito gli effetti sperati. Con l’arrivo del tecnico austriaco, infatti, l’attaccante francese è diventato il terminale offensivo perfetto per il Crystal Palace, formando un trio magico con Eze e Olise. 14 gol nelle ultime 16 giornate per l’ex Lione e Mainz, che con una tripletta di pregevole fattura e un bell’assist di tacco per Eze travolge l’Aston Villa, contribuendo in maniera a dir poco determinante al 5-0 finale.
CAICEDO − Ottima prova per il centrocampista ecuadoriano, che fa la differenza in mezzo al campo con la sua fisicità, dominando nei duelli, e, soprattutto, si sblocca con un capolavoro da centrocampo, aprendo le marcature nel miglior modo possibile. Spesso e volentieri criticato per la somma spesa dal Chelsea per acquistarlo dal Brighton, può essere uno dei principali tasselli dei Blues del futuro.
Jayden Bogle in azione nella gara persa per 3-0 dal suo Sheffield United contro il Tottenham a Bramall Lane. (Fonte: Sheffield United).
DIEGO CARLOS − Al pari del compagno di reparto Lenglet, non riesce a esprimersi sui livelli cui ha abituato i tifosi dell’Aston Villa, offrendo una prestazione molto deludente. Quella di Selhurst Park si rivela sin da subito una gara a senso unico, con Eze e Mateta che fanno quello che vogliono nella metà campo avversaria. Il 5-0 finale per il Crystal Palace, in questo senso, è emblematico.
BOGLE − Si fa rubare ingenuamente palla da van de Ven in occasione dell’azione che porta al vantaggio di Kulusevski al 14’ e sbaglia anche nell’azione del raddoppio avviata da Son e finalizzata da Pedro Porro su assist di Brennan Johnson. Pomeriggio tutt’altro che memorabile per il difensore 23enne, che di certo però non è l’unico responsabile dell’ennesimo tracollo delle Blades.
PAQUETÁ − Grande obiettivo di mercato di Pep Guardiola, che era andato a un passo dal suo acquisto l’estate scorsa, il centrocampista brasiliano, suo malgrado, non riesce a destare una buona impressione sotto gli occhi del suo estimatore. Nel match perso per 3-1 dal West Ham sul campo del Manchester City, infatti, l’ex Milan non riesce mai a mettersi in mostra.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Manchester City
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