Due ingegneri della George Mason University della Virginia (USA), Viet Tran e Seth Robertson, hanno messo a punto un estintore che impiega le onde prodotte da un suono a bassa frequenza per spegnere gli incendi. Dato che il fuoco si nutre di molecol di ossigeno, tale tecnologia si basa su un meccanismo che le spinga il più lontano possibile, attraverso delle onde sonore sviluppate a bassa frequenza. Così, i suoni compresi fra i 30 e 60 hertz evitano di procurare ossigeno al fuoco, portandolo allo spegnimento definitivo.
Nel 2012 sono stati compiuti degli studi simili dal Darpa, un’agenzia americana al servizio dell’esercito per la ricerca e la progettazione di sistemi di difesa avanzati. In base agli esperimenti effettuati si era allora riusciti a realizzare un estintore, tuttavia troppo scomodo per l’utilizzo. Adesso, invece, con questa invenzione si è stati capaci di progettare un amplificatore e un tubo di cartone molto leggeri e facili da utilizzare: basta unire il fascio di onde sonore provenienti dalla sorgente per convertire questi ultimi in raggi paralleli verso il punto esatto delle fiamme – e il gioco è fatto. Le onde sonore non hanno l’effetto di raffreddamento come l’acqua e per ora il meccanismo funziona, più che altro, per non far propagare le fiamme, anche se presto sarà messo a punto grazie al dipartimento dei vigili del fuoco di Washington, il quale al momento lo sta testando.
L’invenzione utilizza le onde sonore a bassa frequenza anziché il liquido per sedare le fiamme, ma secondo gli inventori tali onde sono capaci di aumentare la velocità delle particelle d’aria intorno al fuoco, così da estinguerlo quasi immediatamente. Il dispositivo deve essere tenuto ad una distanza di almeno 30 centimetri dalle fiamme, rispetto ai sistemi antincendi tradizionali. Viet Tran al quotidiano inglese The Indipendent ha, inoltre, rilasciato la seguente dichiarazione: «Mi piacerebbe vedere questa invenzione applicata a un drone, il che vorrebbe dire spegnere incendi boschivi o in edifici senza dover mettere a rischio la vita dei vigili del fuoco». Per spegnere un incendio vengono utilizzati in genere acqua, una schiuma specifica e delle coperte ignifughe, anziché l’invenzione risultante ora più sicura. Il sistema potrebbe rilevarsi molto funzionale altresì negli incendi a bordo di veicoli o stazioni spaziali. Prima che venga lanciato sul mercato, però, bisognerà aspettare almeno un anno di ricerche e esperimenti, effettuati dai due ingegneri di cui sopra. Finora i due possiedono solo un brevetto provvisorio rilasciato lo scorso novembre.
Marcello Strano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.