Dopo mesi di attesa è arrivato El Niño, fenomeno climatico che si presenta una volta ogni tre o sette anni per poi durare circa sei mesi. Il Met Office, il più importante centro meteorologico europeo, ha infatti ufficializzato il suo arrivo sull’Oceano Pacifico.
Cosa comporterà questo semisconosciuto fenomeno climatico? Durante questo periodo l’Oceano Pacifico si riscalda notevolmente, portando importanti ripercussioni sulle correnti atmosferiche: se in Australia ci sarà siccità, nelle Americhe occidentali arriveranno violenti piogge e inondazioni. El Niño, tra l’altro, causerà un’alterazione dell’ecosistema oceanico. Le acque calde, infatti, indeboliscono gli elementi nutritivi e ciò comporta quindi una forte riduzione della pesca lungo le coste americane. Focus ha preparato un file multimediale per capire meglio il fenomeno de El Niño (per visualizzarlo clicca qui)
Il fenomeno climatico ha iniziato a manifestarsi alla fine del 201 e poi è rimasto in una fase di stallo fino alle ultime settimane. Attualmente è difficile stabilire se la manifestazione de El Niño sarà debole, media o intensa, ma studi climatici concordano nel dire che il picco avverrà verso settembre di quest’anno. Non è del tutto chiaro cosa comporterà questo fenomeno all’intero pianeta, ma gli studiosi sono certi che interesserà particolarmente il Sud-est asiatico, le Filippine e il Brasile occidentale.
L’ipotesi secondo cui El Niño sia la causa dei cambiamenti climatici in atto sulla Terra è ancora molto dibattuta ma gli studiosi stanno cercando di chiarire quali sono le pericolosità di questo fenomeno climatico sull’ecosistema mondiale.
Valentina Friscia
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