Il dipinto di Giovanni Boldini che ritrae “Donna Florio”, la baronessa Franca Jacona della Motta di San Giuliano, simbolo della belle èpoque palermitana degli anni venti, sarà messo all’asta dalla procedura pendente dinanzi al Tribunale di Roma nell’ambito della liquidazione degli hotel della società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone(Grand Hotel Villa Igiea, Grand Hotel et Des Palmes e Hotel Des Etrangers e Spa di Siracusa, San Domenico Palace Hotel di Taormina). Il quadro rimarrà in esposizione a Roma, al museo del Vittoriano, dal 4 marzo al 16 luglio, con l’incarico della vendita alla casa d’asta Bonino. Il consulente strategico Matteo Smolizza spera di poter piazzare la tela a non meno di un milione e mezzo di euro. Il ritratto di donna Franca Florio , venne eseguito da Boldini su richiesta del marito, che purtroppo caduto in disgrazia non potè più acquistarlo. Allora Boldini fu costretto a venderlo ai Rotschild che lo portarono in America, per metterlo all’asta molti anni dopo, da Sotheby’s.
Ritornò in Sicilia esposto presso l’Hotel Igiea di Palermo grazie alla Società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone. La nobildonna fu moglie dell’industriale Ignazio Florio, membro di una delle famiglie di imprenditori più importanti dei primi anni del secolo scorso. Parlava quattro lingue, corteggiata anche da Vittorio Emanuele e tra i suoi ospiti più illustri che soggiornavano in casa Florio vi erano il kaiser tedesco, la regina d’Inghilterra, lo zar Nicola II con la consorte Alexandra. La nipote Costanza Afan de Rivera Costaguti, contraria alla vendita, ha lanciato un appello affinchè il dipinto possa rimanere a Palermo, ci racconta: «mia nonna fu una donna fedelissima al marito e alla famiglia. Invece mio nonno Vincenzo, aveva avuto le sue scappatelle, ma ritornava a casa sempre con un dono per farsi perdonare. Infatti le perle indossate da mio nonna nel ritratto di Boldini non sono altro che una dichiarazione d’amore di 365 perle come i giorni dell’anno». Continua: «spero che lo Stato possa impedire la vendita del ritratto visto che Palermo è stata nominata capitale della Cultura europea, si potrebbe trasformare in un meraviglioso biglietto da visita per la nostra città».
Marcello Strano
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