Ieri, lunedì 4 maggio 2015, si sono aperte ufficialmente le celebrazioni previste per i 750 anni dalla nascita di uno fra i più celebri italiani di tutti i tempi: Dante Alighieri, considerato il padre della letteratura e della lingua italiana, nonché creatore di una delle opere più belle e conosciute al mondo, ossia la Divina Commedia. Ad aprire ufficialmente la ricorrenza è stato un altro fiorentino illustre, l’attore e regista Roberto Benigni, che davanti alle più alte cariche dello Stato e ai senatori di Palazzo Madama ha tenuto un monologo comico (durante il quale non ha risparmiato gli stessi rappresentanti politici presenti) e ha ricordato la grandezza e la bellezza dell’opera di Dante, forse ancora oggi ineguagliata, terminando l’intervento con interpretazione e recitazione a memoria del Canto XXXIII del Paradiso. Oltre all’attore fiorentino, ha partecipato all’apertura delle celebrazioni in Senato il pianista e compositore Nicola Piovani, il quale, insieme al tastierista Rossano Baldini e al soprano Rosa Feola, ha eseguito per la prima volta il canto inedito dalla Vita nuova, composta da Piovani appositamente per omaggiare l’anniversario dei natali di Dante.
Durante la cerimonia, in Senato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato: «L’opera e il pensiero di Dante ci servono oggi per ribadire la volontà di riscatto morale attraverso la cultura dell’Italia». E il Presidente del Senato Pietro Grasso ha continuato dicendo: «L’attualità di Dante risulta infatti sempre viva in ogni settore della cultura, della scuola, ma anche fuori dagli ambienti accademici, prova ne sia la moltiplicazione e la grande affluenza di pubblico all’antica consuetudine delle Lecturae Dantis diffuse in ogni parte d’Italia e all’estero: contributo prezioso alla circolazione del messaggio poetico dantesco, stimolo alla lettura e alla riscoperta soprattutto della Divina Commedia, e di cui avremo oggi, grazie alla generosità di Roberto Benigni, un esempio insieme efficace e profondo. Una “lettura”, la sua, che ha già avuto successi e riconoscimenti per aver saputo, mantenendo il massimo di adesione al modo e al tono della lettura antica, far rivivere e trasmettere a tutti noi l’emozione di una poesia che vive da settecento anni nell’ammirazione e nell’amore dei lettori in tutto il mondo».
A seguire l’inaugurazione saranno ben 187 manifestazioni, fra esposizioni, letture, mostre, convegni, concerti, spettacoli di teatro e danza, che si susseguiranno per alcuni mesi in tutto il territorio nazionale e che vedranno la partecipazione di importanti personalità artistiche e di studiosi della letteratura dantesca provenienti da ogni dove, il cui intento sarà di celebrare la grandezza dell’intellettuale italico. Oltre che nel Bel Paese, la ricorrenza verrà festeggiata anche all’estero, con altre 173 manifestazioni sparse per il mondo. Fra le città italiane più impegnate nella manifestazione vi sono Firenze, Ravenna, Verona e Roma, ovvero i luoghi con cui maggiormente il destino di Dante è venuto a incrociarsi. In ogni caso, peòr, dappertutto l’occasione servirà per ricordare l’importanza di fruire e gioire dello strepitoso patrimonio artistico lasciatoci da unsimile e tanto geniale connazionale.
Lorena Peci
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